ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 21 gennaio 2008

La Guggenheim a Venezia? Un evento che dura da sessant'anni

Tempo di bilanci e di progetti per il futuro alla collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Sono di questi giorni i dati di affluenza dei visitatori per l’anno 2007. Dati che fanno registrare un nuovo record per il piccolo e affascinante spazio espositivo sul Canal Grande, i cui cancelli sono stati varcati da 378.613 persone. «Nei 314 giorni di apertura, la media giornaliera» – spiegano dal museo lagunare - «è stata di 1.206 presenze: i gruppi sono stati ben 855, di cui 647 provenienti da scuole italiane e straniere, per un totale di 25.201 visitatori. A queste presenze» – raccontano ancora dalla Guggenheim - «si sommano gli oltre 8.395 studenti che hanno partecipato ai programmi didattici del museo, oltre 500 insegnanti e le circa 9.000 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, eventi istituzionali, eventi e visite speciali che nel 2007 hanno raggiunto quota 68».
Forte di questi dati, la collezione lagunare guarda al futuro. Nel 2008, una serie di eventi - da mostre temporanee a conferenze e dibattiti, da laboratori didattici a visite guidate gratuite e proiezioni di film in giardino - ripercorreranno i momenti che hanno segnato la vita della mitica Peggy Guggenheim, dal suo arrivo a Venezia, sessant’anni fa, attraverso la storia delle opere della sua collezione, dei suoi amici artisti, del suo talento e del suo amore per l’arte.
Era il 1948 quando Rodolfo Pallucchini, allora Segretario generale della Biennale, invitava l’eccentrica collezionista americana a esporre la propria, già leggendaria, collezione al Padiglione della Grecia, Paese all’epoca impegnato nella guerra civile. Arrivarono così in Italia, per la prima volta, grandi rappresentanti dell’espressionismo astratto americano, artisti quali Jackson Pollock, Arshile Gorky e Mark Rothko. Appena un anno più tardi Peggy Guggenheim acquistava il settecentesco palazzo Venier dei Leoni, prezioso scrigno sul Canal Grande che da allora custodisce la sua collezione, la più importante in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del Novecento.
Durante i trent’anni trascorsi a Venezia, Peggy Guggenheim continuò instancabilmente a collezionare opere d’arte e ad appoggiare artisti internazionali e locali, come Edmondo Bacci e Tancredi Parmeggiani. Nel 1969 Peggy decise di donare il palazzo e le opere d’arte alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, creata nel 1937 dallo zio Solomon per amministrare la propria collezione e il museo a New York, lasciando così ai posteri una straordinaria collezione che vanta capolavori di indiscussi di maestri del calibro di Pablo Picasso, Salvador Dalì, Max Ernst, Piet Mondrian, Kasimir Malevich, Marc Chagall, Giorgio de Chirico e Marcel Duchamp.
Per ripercorre la “geografia” di Peggy Guggenheim e per approfondire l’importanza dei suoi legami con le avanguardie americane e la sua influenza all’interno del panorama artistico veneziano degli anni ‘40 e ’50, la collezione lagunare sta organizzando due rassegne temporanee.
Si inizia questa estate con l’attesa mostra Coming of Age: American Art, 1850s to 1950s (28 giugno–12 ottobre), che allinea oltre settanta dipinti e sculture, perfetto documento dei complessi e contraddittori impulsi che nell’arco di un secolo hanno spinto gli artisti d’oltreoceano verso la ricerca di un linguaggio pittorico propriamente americano. «Partendo dai dipinti della Hudson River School, si passa» – spiegano dalla collezione Guggenheim - «alle opere dell’Impressionismo americano, al realismo di Homer e Eakins, alla Ash Can School, per arrivare al primo modernismo americano con gli artisti della galleria 291 di Alfred Stieglitz (O’Keeffe, Marin e Dove), a Hopper e Davis, all’astrattismo geometrico e infine all’espressionismo astratto di Pollock, Baziotes e Gottlieb, tutti artisti che, attraverso una rottura definitiva con le tradizioni, hanno portato l’arte americana al centro della scena internazionale».
L’autunno porta, invece, sul Canal Grande la mostra Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte (1° novembre–9 febbraio 2009), curata da Luca Massimo Barbero, che ruota attorno all’eclettica personalità del mecenate, collezionista, editore e gallerista veneziano, e ne mette in evidenza la molteplicità degli interessi e la straordinaria attualità del modo di intendere e promuovere l’arte attraverso innovative strategie culturali. Documenti, oggetti, pubblicazioni e alcuni iconici capolavori forniscono una panoramica storico-artistica su questo grande protagonista del Novecento, creando un vero e proprio percorso in grado di narrare al visitatore la vita stessa degli artisti e con essa la loro avventura d’avanguardia.

Didascalie delle immagini
(fig. 1, 2, 3) Vedute esterne della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia

Informazioni utili
Collezione Peggy Guggenheim - Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 - Venezia. Orari: 10.00-18.00; chiuso il martedì. Ingresso: intero € 10.00; ridotto € 8.00; studenti € 5.00; gratuito 0-10 anni. Informazioni: tel. 041.2405411, fax 041.5206885, e-mail: info@guggenheim-venice.it. Sito web: www.guggenheim-venice.it.

Vedi anche

Nessun commento:

Posta un commento