ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 8 maggio 2013

«Perché», quarant’anni d’arte attraverso gli occhi di Lucrezia De Domizio Durini

Operatrice culturale, giornalista, editrice, collezionista, scrittrice e mecenate. Sono tante le etichette usate per descrivere Lucrezia De Domizio Durini (Trento, 1936), testimone privilegiata di un’epoca che ha visto la nascita della Transavanguardia, dell’Arte povera e del Concettuale, il cui nome è particolarmente legato a quello di Joseph Beuys. Per chi volesse approfondire la vita di questa atipica protagonista del sistema dell’arte contemporanea è appena uscito in libreria, per i tipi di Mondadori Illustrati - Electa, il romanzo autobiografico «Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte».
Il libro, scritto con uno stile diretto ed empatico, ripercorre la storia artistica, politica e sociale degli ultimi quarant’anni, svelandone protagonisti, incontri ed episodi inediti attraverso gli occhi dell’autrice.
Sullo sfondo della propria abitazione parigina o della Piantagione Paradise del borgo antico di Bolognano, dove per anni ha condiviso arte e pensieri con il marito Buby, Lucrezia De Domizio Durini regala al lettore un flusso di descrizioni e scorci di vita che ritraggono, anche nella loro quotidianità e umanità, grandi artisti come Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli e Gino De Dominicis, ma anche Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto. Non mancano tra le oltre trecento pagine di questo volume aneddoti su noti critici e curatori italiani, fra i quali Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Bruno Corà, Vittorio Sgarbi e Italo Tomassoni.
In un’affascinante conversation piece, la scrittrice parla, poi, anche della Biennale di Venezia, di Documenta di Kassel, di musei come il Guggenheim di New York, la Kunsthaus di Zurigo e il Mart di Rovereto. In un flusso di coscienza razionale ed emozionale al tempo stesso, senza soluzione di continuità tra passato e presente, il libro permette, inoltre, di rivivere i ricordi dell’autrice su galleristi e su protagonisti del mondo dello spettacolo e della musica come Lina Wertmüller, John Cage, Giorgio Gaslini ed Emanuel Pimenta.
Dalle pagine di «Perché», emerge la filosofia di vita di Lucrezia De Domizio Durini, una filosofia che sfugge alle ideologie politiche, alle fedi religiose, agli orientamenti culturali, ma che crede fermamente nel «coraggio» delle proprie idee e azioni, nell’«integrità» nel perseguirle e nella «generosità» nel condividerle con gli altri, a partire da coloro che sono stati i suoi punti di riferimento: il marito Buby Durini, prematuramente scomparso, Joseph Beuys, e i critici Harald Szeemann e Pierre Restany.
Nel libro, l’autrice si definisce «collezionista di rapporti umani» e la sua vita ne è l’esempio. Al centro di tutto vi è l’etica nei rapporti e, quindi, il valore fondamentale dell’amicizia e della conoscenza di se stessi, importante nella quotidianità quanto nell’arte. Emerge con forza la convinzione che, per comprendere l’opera, sia necessario prima di tutto conoscere l’artista nella sua autenticità. L’arte, dunque, deve avere soprattutto una funzione sociale, «deve portare a riflettere e non più a soddisfare l’occhio», deve aspirare a un cambiamento.
Per questo «Perché» rappresenta il coraggio di un sogno vissuto in maniera «radicale» e rivoluzionari». Un sogno che ha dovuto fare i conti con delusioni, dolori e sofferenze, ma che ha permesso a Lucrezia De Domizio Durini di coltivare quello che definisce «l’eros dell’arte e la sua seducente capacità di saper ricordare e donare ai posteri le verità vissute appassionatamente». Il romanzo di una vita diviene così, al tempo stesso, un j’accuse ricco di episodi e spunti critici sulle carenze del sistema culturale e politico italiano, troppo spesso incapace di valorizzare e sostenere il patrimonio impareggiabile di arte e talenti che il Paese può vantare. Lucrezia De Domizio Durini offre, però, al lettore anche un’intensa riflessione sull’esistenza, l’arte, la scienza, il destino, l’amore e la morte. Una riflessione che è stimolo per riflettere sui grandi valori e sui sentimenti che animano le scelte, spesso difficili, della nostra vita e dei suoi tanti perché.

Informazioni utili
Lucrezia De Domizio Durini, «Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte», Mondadori Illustrati - Electa, Milano 2013. ISBN: 9788837094720. Formato: cm 14 x 21. Pagine: 320. Prezzo: € 15,00. Presentazione a Milano: lunedì 13 maggio 2013, alle ore 18.30, presso il Modadori Multicenter (piazza Duomo, 1).



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