ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

sabato 6 luglio 2013

Lora Lamm, una graphic designer nella Milano degli anni Cinquanta

Nella valigia ha un diploma alla Zunstgewerbeschule di Zurigo, una delle migliori scuole di grafica del mondo, e le raccomandazioni dei suoi insegnanti, a cominciare da quelle di Johannes Itten, maestro del Bauhaus e teorico del colore. Nel cuore nutre un grande sogno: diventare famosa, scrivendo una pagina importante nella storia della comunicazione pubblicitaria del secondo dopoguerra. E’ il 1953 quando Lora Lamm (Ascona-Svizzera, 1928) lascia, appena venticinquenne, il suo Paese natale per trasferirsi a Milano, dove inizia a lavorare, dietro consiglio di Frank Thiessing, nell’importante studio di Antonio Boggeri, sui cui tavoli da disegno si sono avvicendati, tra gli altri, Xanti Schawinsky, Max Huber, Carlo Vivarelli, Walter Ballmer, Aldo Calabresi e Bruno Monguzzi. Poco dopo, la giovane graphic designer svizzera, originaria del Canton Grigioni, trova un impiego presso l’ufficio pubblicità del pastificio Motta, per il quale disegna vari packaging per scatole di torroncini e cioccolatini.
Il 1954 è l’anno della svolta: grazie al contatto con Max Huber, Lora Lamm entra nell’ufficio creativo dei grandi magazzini «La Rinascente», dove inizia a impaginare la rivista «Cronache» e si occupa, poi, della grafica coordinata di cataloghi, manifesti, pubblicità e inviti per i nuovi prodotti del marchio milanese della grande distribuzione, fino a giungere ai vertici della sezione pubblicitaria.
Quattro anni dopo, nel 1958, l’illustratrice, il cui operato ottiene anche il plauso di Andy Warhol, scrive un’altra pagina importante del suo periodo lombardo, avviando una collaborazione come freelance con note aziende come la Pirelli, la Elisabeth Arden, la Niggi e la Centrale del Latte di Milano, per la quale crea i contenitori con la forma stilizzata del Duomo.
Per altri cinque anni, ovvero fino al 1963, le grafiche pubblicitarie di Lora Lamm, dai colori delicati e dalle forme semplici, continuano ad essere l’immagine spensierata e leggera di un Paese, l’Italia, in pieno boom economico, desideroso di dimenticare velocemente il grigiore e la miseria della guerra.
L’artista decide, quindi, di tornare in Svizzera, dove diventa socia dell’agenzia Bsr Frank C. Thiessing di Zurigo, per la quale si occupa di exhibition design e packaging. E’ la fine di un’avventura, oggi un po’ dimenticata o forse conosciuta solo dagli addetti ai lavori, alla quale il m.a.x. museo di Chiasso dedica, fino a domenica 21 luglio, una mostra intitolata «Lora Lamm. Grafica a Milano 1953-1963», a cura di Nicoletta Ossanna Cavadini e della stessa Lora Lamm.
Una settantina di manifesti e un centinaio fra schizzi preparatori, biglietti da invito, carte da pacco, veline e fascette di cartone per incartare gli abiti, buste e pacchi per la spedizione -provenienti dall’archivio storico della Fondazione Pirelli, dall’archivio Boggeri e dal Museum für Gestaltung di Zurigo- scorrono sotto gli occhi dei visitatori, restituendo uno stile illustrativo ed essenziale, fatto di eleganza, fantasia, leggerezza ed allegria.
Tra i pezzi esposti, si trovano immagini per diverse campagne pubblicitarie dei grandi magazzini «La Rinascente», da «Volentieri a scuola» (1956) ad «Apertura di stagione» (1957), da «Estate e mare» (1957 e 1958) a «Grande fiera del bianco» (1961), sino ai lavori promozionali per le aperture di nuove filiali a Roma, Genova e Catania o per le mostre a tema sul Giappone (1956), la Gran Bretagna (1957) e l’America (1959). Strappano un sorriso le due fanciulle con la cuffia a fiori pronte a ‘tuffarsi’ nel relax delle vacanze o la ragazza vestita di sole farfalle, così come i cartelloni declinati al femminile per la Pirelli, nei quali l’illustratrice svizzera inizia a unire la fotografia con la pittura. E’ il caso, per esempio, di «Rolle – Pirelli» (1961), con una teen-ager in corsa dentro uno pneumatico, la cui gioia di vivere è contagiosa. Lo scatto porta la firma del fotografo Sergio Libis, nome d’arte di Serge Libiszewski, artista al quale si deve anche il ritratto di Lora Lamm destinato ad accompagnare il primo articolo sulla sua produzione grafica, apparso sulla prestigiosa rivista «Graphis» e scritto da  Gillo Dorfles, indiscusso scopritore di talenti destinati a lasciare la propria impronta nella storia, ad essere contemporanei ieri come oggi.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Lora Lamm, «Estate e mare - lR - La Rinascente», Milano 1957. Manifesto Offset, 68 x 99,5 cm; [fig. 2]Lora Lamm, «Apertura di stagione - lR», 1957. Stampa Offset, 100 x 70 cm. Committente: La Rinascente, Milano. Stampa: Industria Grafica Ugo Riboldi S.p.A., Milano. Collezione: Museum für Gestaltung Zurigo, MfGZ; [fig. 3] Lora Lamm, «rolle - Pirelli», 1961. Stampa Offset, 48 X 70 cm.
Fotografia: Serge Libiszewski. Committente: Pirelli, coordinamento pneumatici S.p.A., Milano. Collezione: Museum für Gestaltung Zurigo, MfGZ; [fig. 4] Lora Lamm, «Volentieri a scuola - La Rinascente», 1956. Stampa Offset . 70 x 100,5 cm. Committente: La Rinascente, Milano. Stampa: Industria Grafica Ugo Riboldi S.p.A., Milano. Collezione: Museum für Gestaltung Zurigo, MfGZ 

Informazioni utili 
«Lora Lamm. Grafica a Milano 1953-1963». m.a.x. museo, via Dante Alighieri, 6 – Chiasso (Svizzera). Orari: martedì-domenica, ore 10.00-12.00 e ore 15.00-18.00; lunedì chiuso.  Ingresso: intero ChF 10,00 (€ 8,00), intero ChF 7,00 (€ 5,00), scolaresche e gruppi di minimo 15 persone ChF 5,00 (€ 4,00), gratuito per i bambini fino ai 7 anni, entrata gratuita ogni prima domenica del mese. Catalogo: Silvana editoriale, Cinisello Balsamo (Milano). Informazioni: +41(0)91.6825656 o info@museomax.ch. Sito web: www.maxmuseo.ch. Fino a domenica 21 luglio 2013. 


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