ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 15 novembre 2013

Wayne McGregor, quando la danza incontra l’arte. Alla collezione Maramotti di Reggio Emilia il debutto di «Scavenger»

Ha curato i movimenti coreografici del film «Harry Potter e il calice di fuoco» e del videoclip «Lotus Flower» dei Radiohead, nel quale Thom Yorke si muove in modo sincopato al suono della sua musica. Ha creato più di trenta coreografie per la «Random Dance», compagnia in residenza al teatro Sadler Wells di Londra, di cui è fondatore e direttore artistico. Dal 2006 è coreografo al Royal Ballet, per il quale ha realizzato, tra l'altro, il pluripremiato «Infra», «Raven Girl», «Machina for Metamorphosis: Titian 2012» e «Carbon Life». Nel gennaio 2011 è stato insignito del titolo di Commander of the Order of the British Empire. Wayne McGregor (Stockport, Gran Bretagna, 1970), uno dei miti della danza contemporanea, sarà a Reggio Emilia, ospite del teatro municipale Valli e della Collezione Maramotti, nell'ambito del Festival Aperto 2013, un fitto programma di musica, balletti, teatro contemporaneo e tecnologie che, quest'anno, rende omaggio a Giuseppe Verdi e che si intitola «Inventare il vero».
L'appuntamento, programmato per le giornate da venerdì 15 a domenica 17 novembre, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione I Teatri, la collezione Maramotti e Max Mara, nell’ambito di un proficuo dialogo tra coreutica e arti visive, avviato nel 2009 con il coinvolgimento della Trisha Brown Dance Company e proseguito nel 2011 con la Shen Wei Dance Arts.
La tre giorni emiliana si aprirà con la prima nazionale dello spettacolo «Atomos» al teatro Valli (venerdì 15 novembre, alle ore 20.30), una coreografia per dieci danzatori, su partitura musicale del duo ambient neo-classico A Winged Victory For The Sullen e con i video di Ravi Deepres, che riflette sulle relazioni tra arte e scienza, corpo e mente attraverso una nebulizzazione di corpi, luci, suoni e movimento.
In concomitanza con questo evento, la collezione Maramotti ospiterà la prima assoluta della performance site specific «Scavenger» (sabato 16 e domenica 17 novembre, alle ore 16.00 e alle ore 19.00), frutto di un lavoro condotto da Wayne McGregor e dai suoi ballerini tra le oltre duecento opere d’arte contemporanea esposte nel museo reggiano, aperto nel 2007 nella vecchia fabbrica cittadina della Max Mara.
Wayne McGregor si è aggirato tra lavori di Alberto Burri, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Mimmo Paladino, Bill Viola e di molti altri protagonisti delle principali tendenze artistiche italiane dal secondo dopoguerra ad oggi, con l’attenzione di un entomologo e con l’entusiamo di chi scopre un luogo affine alla sua sensibilità. I danzatori della sua «Random Dance» hanno fatto altrettanto, appuntandosi impressioni e note su dei piccoli quaderni, ognuno scegliendo un’opera della raccolta da fare propria, da indagare, metabolizzare per poi restituirla al pubblico e agli altri danzatori rimessa al mondo con il proprio corpo, in uno scambio di flussi di energia.
Il coreografo inglese, che si è affermato nel mondo grazie allo studio del rapporto tra danza e nuove tecnologie, è rimasto, inoltre, affascinato dall’architettura brutalista e organicista dell’edificio che accoglie la collezione Maramotti, scelta –si legge nella presentazione- come «risorsa primaria per la creazione di una grammatica attorno al corpo, la cui punteggiatura è costituita da prossimità e distanza prospettica fra performer e spazio e in cui il dialogo fra le parti diviene realmente organico».
Il risultato finale di «Scavenger» sarà, quindi, dato dalla combinazione delle creatività dei danzatori e della visione corale di Wayne McGregor, ai quali si aggiungerà un terzo e innovativo elemento detto becoming: un undicesimo performer virtuale, un software in grado di trasformare le sollecitazioni raccolte dai movimenti dei danzatori in creazione autonoma, visibile su uno schermo e per la prima volta presente live come parte integrante della rappresentazione. Un appuntamento imperdibile, dunque, quello di Reggio Emilia per vedere all’opera Wayne McGregor e per rimanere affascinati dalla sue coreografie: vere e proprie poesie danzate, metafisiche, astratte, quasi allucinate.

Didascalie delle immagini
[Figg. 1, 2 e 3] Wayne McGregor | Random Dance, «Atomos», 2013. Ph. C. Rick Guest with Olivia Pomp; [fig. 4] Wayne McGregor | Random Dance, Prove di «Scavenger». Collezione Maramotti, Reggio Emilia, 2013. Ph. D.Lasagni

Informazioni utili
La Wayne McGregor | Random Dance. «Atomos» - Prima nazionale. Ideazione, direzione e scene: Wayne McGregor; coreografia: Wayne McGregor in collaborazione con i danzatori; musica: A Winged Victory For The Sullen; disegno luci: Lucy Carter; video: Ravi Deepres; costumi: Studio XO. Teatro municipale Valli, piazza Martiri del 7 luglio, 7 - Reggio Emilia. Ingresso: da € 35,00 a € 25,00. Informazioni: tel.  0522.458811. Sito web: http://www.iteatri.re.it/Sezione.jsp?idSezione=2901. Venerdì 15 novembre 2013, ore 20.30 (Festival Aperto 2013). 

Wayne McGregor | Random Dance. «Scavenger»  - prima assoluta. Performance site specific. Ideazione, direzione e coreografia Wayne McGregor. Collezione Maramotti, via Fratelli Cervi, 66 - Reggio Emilia. Ingresso: posto unico € 20,00. Informazioni: tel. 0522.382484. Sito web: http://www.iteatri.re.it/Sezione.jsp?idSezione=2903. Nota: Durante questo weekend, la collezione e le mostre temporanee alla Maramotti saranno accessibili solo agli spettatori dello spettacolo, al termine di ogni performance. sabato 16 e domenica 17 Novembre 2013, ore 16.00 e 19.00 (Festival Aperto 2013)

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