ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 14 maggio 2014

Milano Asian Art, nove mostre che profumano d’Oriente

Raffinati manufatti di arte buddhista antica del nord India e del Gandhara storico, colorati tappeti Kilim tessuti da comunità nomadi della Persia, preziose sculture cinesi in terracotta e giada realizzate tra il II secolo a.C. e il Seicento, eleganti opere di design giapponese datate al primo Novecento: è ricco il carnet di proposte messo in cantiere per la quinta edizione della Milano Asian Art, unico evento italiano che mira a promuovere l’arte orientale.
Da giovedì 15 a sabato 24 maggio, per dieci giorni, il capoluogo lombardo si ammanterà, dunque, delle atmosfere esotiche ed eteree che caratterizzano lo stile e il gusto asiatici grazie alla collaborazione di otto gallerie cittadine: Dalton Somarè, David Sorgato, Giuseppe Piva, Illulian, La Galliavola, Mirco Cattai, Renzo Freschi e Gracis, dove verrà proposta la mostra di oggetti in ceramica e bronzo «Japanese Design of the 20th century», a cura di Joost van den Bergh e di Ben Janssens, uno dei maggiori specialisti internazionali di arte asiatica e, per anni, chairman antiquairs del Tefaf di Maastricht.
A queste realtà si unirà, anche per l’edizione 2014, una delle istituzioni milanesi che da sempre ha con il mondo del collezionismo un legame molto forte, il museo Poldi Pezzoli, nel quale l’attenzione sarà focalizzata su un oggetto particolarmente interessante della sua raccolta: un Bruciaprofumi a forma di tapiro in bronzo dorato decorato a smalti cloisonné, proveniente dalla Cina della dinastia Qing (XVII – XVIII secolo).
Dalle moderne lacche giapponesi di Tomizo Saratani (Kyoto, 1949), in mostra da Giuseppe Piva, alle memorie di viaggio del milanese Roberto Meazza, ovvero una trentina di immagini scattate in India tra gli anni Settanta e Ottanta, esposte da Renzo Freschi, questa edizione della Milano Asian Art offrirà al pubblico una visione articolata sia dal punto di vista cronologico, muovendo dall’antichità al periodo contemporaneo, sia da quello culturale, spaziando dal vicino all’estremo Oriente e attraversando il sub-continente indiano e il sud-est asiatico.
Attraverso nove rassegne, il collezionista o il semplice curioso potranno avere anche una visione completa per tecniche e materiali, accostandosi a marmi e pietre, giade e lacche, porcellane e avori, bronzi e tappeti, opere in legno e, novità di questo quinto appuntamento, la fotografia nella duplice veste di arte e testimonianza storico-sociale. È il caso della mostra «Minguo - Fermoimmagine di un'epoca» alla galleria «La Galliavola» che racconterà usi e costumi in voga nella Cina della Prima Repubblica, in quel frammento di millennio chiamato appunto Minguo (1936-1940), attraverso un album di più di cento scatti realizzati da un giovane marinaio imbarcatosi nel 1936 sulla nave «Lepanto», al quale saranno accostati oggetti d’epoca come, per esempio, una piccola coppa millefleurs in porcellana, datata ai primi del Novecento, e una scatola decorata a smalti cloisonné del periodo Jiaqing (1795-1820).
Nel molteplice mondo dell’espressività artistica asiatica, la galleria Dalton-Somaré ha, invece, scelto di focalizzare il proprio interesse sull’arte antica buddhista del nord India e del Gandhara storico, proponendo un viaggio alle radici dell’iconografia del pantheon e del buddhismo mahayanico attraverso splendide e rilevanti sculture in bronzo, pietra e terracotta come un «Buddha in predicazione» (II secolo) e un «Ercole - Vajrapani» (IV secolo circa).
Mentre altre due gallerie, la David Sorgato e la Illulian, omaggeranno l’antica arte asiatica della tessitura di tappeti, l’una proponendo la mostra «Il tesoro dei monti Zagros» con preziosi Kilim Qashqa’i e vivaci Sofreh di fattura persiana, l’altra allestendo l’esposizione «Zaronim», che permetterà di ammirare meravigliosi manufatti caucasici come un inusuale Alpan Kuba dal raro fondo color zafferano, un caratteristico Cane Foo cinese, un rarissimo Suzani uzbeko in seta con il suo sole raggiante e un Tibetano tigrato usato come giaciglio.
Infine, Mirco Cattai proporrà nella sua galleria un percorso tra dipinti del periodo Qing (XVIII-XIX secolo) e sculture che vanno dalla dinastia Han (II secolo a.C.) all’epoca Ming (XVII secolo d.C.), opere, queste, riunite sotto il titolo «Ma dao cheng gong», una frase dell’antica tradizione cinese che augurava prosperità e benessere con l’arrivo dell’anno del cavallo, animale che gli oroscopi orientali celebrano proprio quest’anno.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Brucia profumi a forma di tapiro, particolare. Cina, Dinastia Qing, XVII - XVIII secolo. Bronzo dorato e smalti cloisonné. Milano, Museo Poldi Pezzoli, inventario num. 1125. Opera esposta al Museo Poldi Pezzoli di Milano; [fig. 2]  Takahashi Kaishu (attivo tra 1929-1982), «Colombe». Bronzo, h. cm. 12,5. Opera esposta alla galleria Gracis di Milano nella mostra «Japanese Design of the 20th century»;  [fig. 3]  Tomizo Saratani, «Scatola», 2013. Conchiglie e lacca, cm 4,5 x 8 x 8. Opera esposta nella mostra «L’anima nella lacca» alla galleria Giuseppe Piva di Milano; [fig. 4] Roberto Meazza, La moschea di Jama Masjid a Delhi, 1983. Fotografia esposta nella mostra «My indian memories» alla galleria Renzo Freschi di Milano, nell'ambito della V edizione della Milano Asian Art;  [fig. 5] Una scatola cloisonné del periodo Jiaqing (1795-1820), h cm 14. Opera esposta nella mostra «Minguo - Fermoimmagine di un'epoca» alla galleria «La Galliavola» di Milano; [fig. 6]  «Buddha in predicazione». Grande Gandhara, Valle dello Swat, II secolo. Scisto, 86 cm. Opera esposta nella mostra «Arte antica buddhista» alla galleria Dalton-Somaré di Milano; [fig. 7] Kilim Qashgah'i, Persia, circa 1986. Lana su lana, cm 236x145. Tappeto esposto nella mostra «Il tesoro dei monti Zagros» alla galleria David Sorgato di Milano. 

Informazioni utili 
Milano Asian Art. 
«Japanese Design of the 20th century» - Galleria Gracis, piazza Castello, 16 – Milano (tel. 02.36564455 o gracis@gracis.com). «Arte antica buddhista»  - Galleria Dalton - Somaré, via Borgonuovo, 5 – Milano (tel. 02.89096173 o info@daltonsomare.com); «Il tesoro dei monti Zagros»  - Galleria David Sorgato, via Sant’Orsola, 13 – Milano (tel. 02.86453592 o info@davidsorgato.com); «L'anima nella lacca» - Giuseppe Piva, via San Damiano, 2 – Milano (tel. 02.36564455 o info@giuseppepiva.com); «Zarunin» - Illulian, via Manzoni, 37/41 - Milano (tel 02.6570108 o illulian@illulian.com); «Minguo - Fermoimmagine di un'epoca» - La Galliavola, via Borgogna, 9 – Milano (tel. 02.76007706 o info@lagalliavola.com); «Ma dao cheng gong» - Mirco Cattai, via Manzoni, 12 – Milano (tel. e fax 02.76008959 o info@mircocattai.com); «My indian memories» - Renzo Freschi, via Gesù, 17 – Milano (tel. 02.794574 o info@renzofreschi.com); Brucia profumi a forma di tapiro - Museo Poldi Pezzoli,Via Manzoni, 12 - Milano (tel. 02.794889 o 02.796334 o info@museopoldipezzoli.org).
Orari nelle gallerie del circuito: lunedì 15.00-19.00, martedì-sabato, ore 11.00-19.00; domenica chiuso. 
Orari al museo Poldi Pezzoli: 10.00-18.00; chiuso il martedì. 
Ingresso nelle gallerie del circuito: gratuito. 
Ingresso al museo Poldi Pezzoli: intero € 9,00, ridotto € 6,00, scolaresche € 2,00. 
Informazioni: presso le singole gallerie o sul sito www.asianart.milano.it
Inaugurazione: giovedì 15 maggio, dalle ore 17.00. Da giovedì 15 a sabato 24 maggio 2014.


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