ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

sabato 29 novembre 2008

Busto Arsizio, sul palco del teatro Sociale il fuoco e la passione de "Il trovatore"

«Con nessun’altra delle sue opere, neppure con il Nabucco, Giuseppe Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico»: con queste parole il compianto musicologo Julian Budden (1924-2007), autore di una monumentale monografia dedicata al maestro di Busseto, parlò de Il trovatore, dramma in quattro atti e otto quadri che i librettisti napoletani Salvatore Cammarano e Leone Emanuele Bardare trassero da El trobador, fosca tragedia di «cappa e spada» dello scrittore spagnolo Antonio García Gutiérrez. L’apprezzato melodramma, che insieme al Rigoletto e a La traviata fa parte della cosiddetta «trilogia popolare verdiana», debutta mercoledì 3 dicembre 2008, alle ore 21.00, presso la «sala grande» del teatro Sociale di Busto Arsizio, in un allestimento che si avvale della regia del tenore catanese Antonio Signorello e che vedrà salire sul palco il baritono argentino Lisandro Guinis nel ruolo del tirannico conte di Luna, la soprano bustese Donatella Giansanti nelle vesti dell’angelicata e romantica Leonora, la coreana Sonia Kang nei panni della zingara Azucena e lo stesso Antonio Signorello come il passionale Manrico. Oltre ai quattro protagonisti, l’opera si avvarrà delle abilità canore di un cast internazionale, formato da Yutaka Tabata, Elisabeth Escher, Tim Weiler e Giorgio Balestra. Sul palco si esibiranno anche la corale Santa Cecilia di Arluno e il coro Laudamus di Nerviano, guidati dalla bacchetta di Andrea Dellavedova, oltre all'Orchestra sinfonica di Lecco, che sarà diretta da Edoardo Sarcess, maestro del prestigioso teatro Carlo Felice di Genova. I costumi portano la firma dell'associazione Settima Diminuita di Bologna; mentre scenografie e luci sono a cura di Giancarlo Comolli. Lo spettacolo, promosso dall’associazione culturale Educarte e dalla società Amilcare Ponchielli di Busto Arsizio, è dedicato alla memoria del tenore Vittorio Tosto, deceduto lo scorso 22 aprile in un incidente stradale a Milano, e si inserisce nell’ambito di BA Teatro–Stagione cittadina 2008/2009, rassegna che raccoglie, sotto l’egida e il contributo economico dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio, i cartelloni di Palkettostage–International theatre productions e dei teatri Manzoni, San Giovanni Bosco e Sociale. Il destino come motore cieco di ogni esistenza umana, l'amore e la sete di vendetta quali sentimenti che divorano la vita, e, sullo sfondo, armi, soldati, campi di battaglia e lo scoppiettio delle faville di fuochi guizzanti: questi gli elementi che plasmano la trama de Il trovatore, melodramma rappresentato per la prima volta il 19 gennaio 1853 al teatro Apollo di Roma, che la critica e i melomani hanno ribattezzato, sin dall’esordio, l’«opera rossa» di Giuseppe Verdi. Una tinta forte e tenebrosa, magica e quasi selvaggia come quella del sangue, del fuoco e della passione colora, infatti, il melodramma verdiano, la cui storia è piena di contrasti drammatici e di intrecci difficili da raccontare. In scena ci sono due fratelli, il trovatore Manrico e il conte di Luna, che non si conoscono e si combattono; una donna, Leonora, immagine della purezza angelicata, della dedizione spinta fino al sacrificio di sé; una madre, la splendida zingara Azucena, che per vendicare un torto subito si trova a bruciare il proprio figlio, trattenendo per sé ogni segreto e lasciando così che si compia un fratricidio. Indimenticabili nell'immaginario collettivo restano arie come Tacea la notte placida, D'amor sull'ali rosee, il Coro delle incudini e la cabaletta Di quella pira l'orrendo foco, motivo di eroica risolutezza con cui Manrico chiude il terzo atto e che è diventato famoso per quei do di petto finali, non presenti nella partitura originale verdiana e la cui aggiunta si deve, probabilmente, a Carlo Baucardé o ad Enrico Tamberlick. Prima dello spettacolo, in sala verranno diffuse musiche tratte dal cd Il poeta, inciso da Vittorio Tosto, e verranno letti brani scritti dal tenore catanese e sue lettere ad amici e colleghi. Il costo del biglietto per l'opera lirica Il trovatore è di euro 16.00 per l’intero ed euro 12.00 per il ridotto, riservato a: giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, Cral, biblioteche, dopolavoro e associazioni con minimo dieci persone, iscritti alla società Amilcare Ponchielli di Busto Arsizio. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato negli uffici di piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e sette giorni prima degli spettacoli in “sala grande”, anche il martedì e il giovedì, sempre dalle 16.00 alle 18.00. E’ possibile prenotare telefonicamente allo 0331 679000 nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, e il sabato,dalle 9.30 alle 12.30.

 
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Vittorio Tosto; [fig. 2] Antonio Signorello nei panni di Manrico de Il trovatore. Foto: Silvia Consolmagno; [ fig. 3] Sonia Kang nei panni della zingara Azucena de Il trovatore. Foto: Silvia Consolmagno.

Informazioni utili
Il trovatore. Melodramma in quattro atti e otto quadri. Musica di Giuseppe Verdi. Libretto di Salvatore Cammarano e Leone Emanuele Bardare. Regia di Antonio Signorello.Interpreti: Lisandro Guinis (il conte di Luna), Donatella Giansanti (Leonora), Sonia Kang (Azucena), Antonio Signorello (Manrico), Yutaka Tabata (Ferrando), Elisabeth Escher (Ines), Tim Weiler (Ruiz), Giorgio Balestra (un messo). Con l'orchestra sinfonica di Lecco (direttore d'orchestra: Edoardo Sarcess) e con la corale Santa Cecilia di Arluno e il coro Laudamus di Nerviano (maestro del coro: Andrea Dellavedova). Costumi: associazione Settima Diminuita di Bologna. Scenografie e luci: Giancarlo Comolli. Attrezzature di scena: Ruggero Saronio. Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8 - 21052 Busto Arsizio (Varese). Mercoledì 3 dicembre 2008, ore 21.Ingresso: intero € 16,00; ridotto € 12,00. Informazioni: tel. 0331.679000.

lunedì 20 ottobre 2008

Bratislava, due spettacoli pirandelliani per la "Settimana della lingua italiana nel mondo"

Prestigiosa trasferta europea nel segno di Luigi Pirandello e della storia linguistica e culturale del nostro Paese per gli attori del teatro Sociale di Busto Arsizio. La compagnia diretta da Delia Cajelli sarà, infatti, tra i protagonisti della rassegna L’italiano in piazza, organizzata in occasione dell’ottava edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo, iniziativa nata nel 2001, per volontà della Direzione generale per la promozione e cooperazione culturale del ministero degli Affari esteri e dell’Accademia della Crusca, che da lunedì 20 a domenica 26 ottobre vedrà tutti gli Istituti italiani di cultura all’estero proporre incontri, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali dedicati alla lingua e alle tradizioni italiane, alla «storia di feste sacre e profane, di sommosse popolari e parate e giostre, di predicazioni, di mercati e fiere». Palcoscenico della trasferta sarà la città di Bratislava, in Slovacchia, dove l’associazione culturale Educarte-teatro Sociale di Busto Arsizio prenderà parte al convegno internazionale L’attualità di Pirandello, organizzato dal Centro nazionale studi pirandelliani di Agrigento, dall’Università Comenio di Bratislava e dal locale Istituto italiano di cultura, con il supporto della Presidenza della Regione siciliana-Ufficio per le relazioni diplomatiche ed istituzionali. L’appuntamento, in programma per le giornate comprese tra giovedì 23 e sabato 25 ottobre presso l’Auditorium Maximum dell’Università Comenio e il Centro convegni Družba, vedrà la partecipazione di studiosi provenienti da otto Paesi europei (tra i quali gli italiani Enzo Lauretta, Stefano Milioto, Giorgio Pullini e Maria Rusignuolo), che discuteranno sulla figura del grande drammaturgo, scrittore e poeta siciliano, insignito del premio Nobel nel 1934, e sui suoi influssi sul pensiero, sulla letteratura e sul teatro dei giorni nostri. A chiudere tutte le sessioni di lavoro saranno gli attori Gerry Franceschini, Ambra Greta Cajelli e Valentina Brivio, che metteranno in scena -sotto la regia di Delia Cajelli e in première europea- il monologo L’atroce notte…la tormentata storia d’amore tra Marta Abba e Luigi Pirandello di Stefano Milioto e l’atto unico Sogno (ma forse no) di Luigi Pirandello, spettacoli entrambi prodotti in occasione del 45° Convegno internazionale di studi pirandelliani, in programma il prossimo dicembre ad Agrigento. L’atroce notte…, in cartellone alle 17.30 di giovedì 23 ottobre presso l’Auditorium Maximum dell’Università Comenio, ripercorre gli undici anni di sodalizio artistico, ma soprattutto di amore tra Marta Abba e Luigi Pirandello, a cominciare dal loro primo incontro, avvenuto nella primavera del 1925 al teatro dell’Arte di Roma, per giungere alla morte del maestro siciliano. Sono anni, questi, caratterizzati da «un amore straziante, tormentoso, disperato, profondo», da un «amore sublimato per l’impossibilità di realizzare un legame che vibrava di pulsioni erotiche innegabili», dove un ruolo centrale assume la misteriosa «atroce notte passata a Como», che diede per sempre il carattere di rapporto inconcluso e senza sbocco all’amore tra l’attrice milanese e il drammaturgo dei Sei personaggi in cerca d’autore. La tematica amorosa fa da filo conduttore anche all’atto unico Sogno (ma forse no), in scena alle 17.30 di venerdì 24 ottobre al Centro convegni Družba. Il testo, tra i meno rappresentati del teatro pirandelliano, tratta, infatti, dell’incerto confine tra verità e finzione. E racconta, nel breve spazio di un sogno-incubo, la vicenda di una giovane e affascinante donna, che vive l’esito possibile cui l’affievolirsi del suo amore per l’attuale amante e la riscoperta della passione per l’antico amore, tornato ricco da lontani ed esotici Paesi, potrebbero condurla. «L’allestimento di Sogno (ma forse no) –spiega la regista Delia Cajelli- è stato affrontato con una tecnica cinematografica, mutuata dai noir tedeschi degli anni Trenta e, per la scena in cui la donna fedifraga sogna di essere strangolata dal suo compagno, dalla pellicola M, Il mostro di Dusseldorf dell’austriaco Fritz Lang. Accanto ai due personaggi pirandelliani, «la giovane signora» e «l’uomo in frak», è, dunque, in scena anche un’attrice che dà voce alle numerose e dettagliate annotazioni e didascalie che Luigi Pirandello ha inserito nel testo di Sogno (ma forse no), interpretando il ruolo della regista tedesca Leni Riefenstahl». 

Didascalie delle immagini 
[fig. 1] Gerry Franceschini ad Agrigento, durante uno spettacolo pirandelliano; [fig. 2] La regista Delia Cajelli con Enzo Lauretta, presidente del Centro nazionale studi pirandelliani di Agrigento. 

Informazioni utili 
Istituto Italiano di Cultura di Bratislava, Kapucínska 7 - 811 03 Bratislava (Slovacchia), tel. +421 2 59 30 71 11, fax +421 2 59 30 71 19, e-mail: iicbratislava@esteri.it. Sito web: www.iicbratislava.esteri.it.

martedì 7 ottobre 2008

Dalla mostra al museo: Milano celebra i miti del rock

Da Elvis Presley a Jimi Hendrix, da Jim Morrison ai Beatles, dai Rolling Stones a David Bowie, dai Sex Pistols a Madonna, dai Nirvana a Vasco Rossi: questi e molti altri saranno i protagonisti del nuovo Museo del rock, la cui apertura è prevista a Milano, negli spazi della Fabbrica del Vapore, in occasione dell’Expo 2015.
«Il progetto –ha spiegato il sindaco Letizia Moratti, in una conferenza stampa congiunta con Giovanni Terzi, assessore allo Sport e al Tempo libero, tenutasi in mattina a Palazzo Marino- verrà realizzato grazie alla generosità di Red Ronnie, che ha messo a disposizione la sua personale collezione di memorabilia, appartenute agli artisti che hanno segnato la storia della musica di tutti i tempi».
A lanciare l’iniziativa sarà Rock’n’Music Planet, la prima mostra in assoluto in Italia dedicata al rock’n’roll, cui farà da palcoscenico uno dei luoghi simbolo della città: piazza del Duomo. Qui, all’interno di una struttura di acciaio e vetro di 730 metri quadrati, sarà possibile ammirare –da sabato 18 ottobre a domenica 15 marzo 2009- una selezione della ricca collezione di Red Ronnie, la più importante in Europa del genere: strumenti musicali, locandine, autografi, poster, oggetti, foto, riviste d’epoca, interviste video, vestiti, ma anche scritti, poesie, pensieri di personaggi che hanno trasformato la musica in mito e che la musica ha fatto diventare leggenda. Nove le sezioni dell’esposizione, organizzata da Sicom eventi e promossa dall’assessorato allo Sport e Tempo libero con Alfa Romeo Mito, attraverso le quali sarà possibile ammirare tanti pezzi unici come le chitarre di Jimi Hendrix, George Harrison e Kurt Cobain, i testi di Jim Morrison, gli scritti di John Lennon, la batteria degli Animals o l’armonica di Bob Dylan. Un percorso, quello proposto a Milano e, poi, in tour per tutto il mondo fino all’avvio di Expo 2015, che passa anche attraverso l’impegno sociale di artisti come Bob Geldof e Luciano Pavarotti.
Ad arricchire l’esposizione -che racconta oltre cinquant’anni di emozioni, volti, suoni, look e stili di vita del rock mondiale, di quel fenomeno di musica e costume che "nacque" nel 1955 con il grande Chuck Berry- le opere luminose di Marco Lodola, artista neofuturista contemporaneo.
Cinque euro il costo del biglietto intero, tre del ridotto. Una politica, quella dei prezzi contenuti, che fa parte della finalità del progetto, improntato alla diffusione della storia del rock tra tutte le fasce d’età, soprattutto tra i giovanissimi. «Per questo motivo -ha spiegato il sindaco Letizia Moratti- l’esposizione di piazza del Duomo verrà a aperta agli studenti delle scuole medie e superiori della città, che tutte le mattine avranno la possibilità di visitarla, gratuitamente, e di ascoltare interessanti lezioni sul rock». Non solo: un euro sul biglietto a tariffa piena sarà devoluto alla Veneranda Fabbrica del Duomo per i lavori di conservazione e restauro della Cattedrale.
Rock’n’Music Planet sarà aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00. L’area comprenderà anche una zona a ingresso libero che includerà un Planet Store (in cui sarà possibile acquistare libri, cd, poster, biglietti per i concerti) e una riedizione del Roxy Bar, dove ascoltare musica dal vivo, ma anche consumare cibi e bevande ricercate.

Didascalie delle immagini
(fi. 1) Chitarra The African Axe, esemplare unico, con il corpo sagomato in mogano, autografata da: Stevie Wonder, Mark Knopfler, Gary Moore, Elton John, Eric Clapton, Def Leppard, Pete Townshend, Bryan Adams, Status Quo, David Gilmour, Phil Collins, Simply Red, Joe Satriani, Jeff beck, Jimmy Page, Sting e Bon Jovi. Il pezzo è stato venduto a favore della Sight Savers per raccogliere fondi per finanziare la lotta alla cecità del fiume in Africa occidentale; (fig. 2) Armonica Hohner Marine Band di Bob Dylan, autografata dall’artista; (fig. 3) Un’opera realizzata da Marco Lodola per la mostra Rock’n’Music Planet; (fig. 4) Contrabbasso classico Epiphone suonato da Bill Haley, nel 1951 circa, durante la registrazione originale della storica canzone.

Informazioni utili
Rock’n’Music Planet
. Piazza Duomo – Milano. Orari: tutti i giorni, 10.00-22.00. Ingresso: intero € 5.00, ridotto € 3.00. Informazioni: Sicom, tel. 02.43983255. Dal 18 ottobre al 15 marzo 2009.

Curiosando nel Web
La mostra sul sito del Comune di Milano

martedì 16 settembre 2008

«Who is Peggy?», una collezione di oggetti limited edition per la Guggenheim

Una mini-collezione di oggetti e accessori di uso quotidiano ispirata a Peggy Guggenheim, alle sue passioni, al suo amore per l’arte e alla sua originale visione di vita. Ecco Who is Peggy?, linea di oggetti disegnata dai giovani designer di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton, che ha sede a Treviso, nel complesso restaurato ed ampliato da Tadao Ando.
In occasione del sessantesimo anniversario della collezione Peggy Guggenheim a Venezia, i due store del prestigioso museo che s’affaccia sul Canal Grande, il più importante in Italia per l'arte europea ed americana della prima metà del ventesimo secolo, si dotano di una collezione limited edition suggerita dall'eccentrica e lungimirante collezionista americana, passata alla storia come una vera e propria talent-scout ante litteram per aver scoperto, creduto e sostenuto artisti del calibro di Picasso, Mondrian, Kandinsky, Dalì, Magritte e Pollock.
La collezione, in vendita da qualche giorno, è stata studiata da Marta Teixeira da Silva, Sam Baron, Valentina Carretta e Carine Damon, giovani designer che hanno fatto rivivere, con strumenti moderni come la computer grafica e altri più artistici come la serigrafia, il mondo di Peggy e tutto ciò che di lei è entrato nell’immaginario collettivo, dall'adorata macchina da scrivere, strumento di amicizie e amori epistolari, agli inconfondibili occhiali a farfalla, dagli innumerevoli cagnolini pechinesi alle foto in bianco e nero, con la Serenissima sullo sfondo. Ecco così allegri e colorati quaderni, in edizione numerata, con ritratti in movimento della collezionista americana, a sottolineare il suo desiderio di esplorare forme d’arte sempre nuove, ma anche due divertenti ciotole in ceramica per i propri «amici a quattro zampe» e borse con serigrafie fucsia che ci restituiscono alcuni momenti della vita di Peggy. Imperdibile, infine, la spiritosa ed elegante macchina da scrivere-contenitore, che può anche trasformarsi in uno scrigno segreto.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Who is Peggy?, photo by Fabrica; [fig. 2] Fabrica Design Team, photo by Gustavo Millon/Fabrica; [fig. 3] Typewriter; photo by Gustavo Millon/Fabrica.


Informazioni utili
Who is Peggy?
Collezione Peggy Guggenheim - Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro, 701 -Venezia. Informazioni: Museum Shop (Roque Luna / Roberta Chiarotto / Mattia Talli), tel. 041.2405422/432/410, fax 041.5203491, e-mail: shop@guggenheim-venice.it. Sito web: www.guggenheim-venice.it.

Curiosando nel Web
www.guggenheim-venice.it
www.fabrica.it

Una serata con I Legnanesi per il debutto di "BA Teatro 2008-09"

Dai palcoscenici teatrali del nord Italia, dove presenteranno una grande rivista amarcord per i sessant’anni dalla fondazione, al piccolo schermo di Antenna 3, sul quale da sabato 27 settembre saranno protagonisti della sit-com Casa Colombo: sono davvero tante le novità che la compagnia I Legnanesi di Felice Musazzi ha in serbo per la nuova stagione.
Chi fosse curioso di saperne di più, non può assolutamente perdersi la serata di presentazione di BA Teatro–Stagione cittadina 2008-2009, in programma alle 21 di giovedì 18 settembre presso il teatro Sociale di Busto Arsizio. Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi -più noti al grande pubblico come «la Teresa, la Mabilia e il Giovanni»– saranno, infatti, tra i protagonisti dell’appuntamento, a ingresso libero e gratuito (fino ad esaurimento posti), che PalkettoStage-International Theatre Production e i teatri Manzoni, San Giovanni Bosco e Sociale stanno organizzando per far conoscere al grande pubblico l’ampio e articolato ventaglio di proposte culturali che compone la seconda edizione di BA Teatro, rassegna nata sotto l’egida e con il contributo economico dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio, che comprende ventinove spettacoli e dodici eventi collaterali, capaci di accontentare i gusti di un pubblico eterogeneo, dai giovanissimi agli amanti delle vecchie tradizioni e del dialetto.
Scenette umoristiche, proiezioni video con spezzoni dello spettacolo estivo Teresa e Mabilia. Rogne in famiglia e della nuova sit-com Casa Colombo e, dulcis in fundo, una chiacchierata con il pubblico presente in sala su I Legnanesi 1949-2009. Sessant’anni in un grande evento, spettacolo che da martedì 3 a giovedì 5 marzo 2009 andrà in scena al teatro Sociale di Busto Arsizio, caratterizzano la partecipazione del «trio dei record», compagnia di prosa più vista nella passata stagione teatrale (secondo i dati recentemente pubblicati da Il giornale dello spettacolo), alla serata di presentazione di BA Teatro 2008-2009.
Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi chiuderanno in allegria l’appuntamento di giovedì 18 settembre, concepito come un brioso contenitore di momenti di spettacolo teso a presentare un assaggio del ricco carnet di appuntamenti, composto da grandi classici e testi di innovazione, produzioni in lingua originale e incontri musicali, che nei prossimi otto mesi porteranno a Busto Arsizio grandi nomi del teatro, come Erica Blanc, Paolo Bonacelli, Debora Caprioglio, Leo Gullotta, Giò di Tonno, Sebastiano Somma e Paola Gassman, ma non solo.
Testimonial del teatro Sociale, oltre alla compagnia I Legnanesi di Felice Musazzi, sarà il Centro arte danza di Olgiate Olona, che presenterà un estratto delle coreografie studiate da Antonella Colombo per lo spettacolo Isadora. Omaggio alla Duncan, in cartellone giovedì 26 febbraio 2009. Sulle note di Dream di John Cage, i danzatori Gjergj Bodari, Daniela Macchi, Marilena Garufi, Laura Russo Volpe e Giulia Sebastiani, introdurranno il pubblico alla figura della leggendaria ballerina americana, che è passata alla storia come l'ideatrice della cosiddetta «danza libera», nuovo genere che si pose in aperta polemica con l’accademia e che ha indicato la via, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, verso il balletto astratto.
Gli Attori del teatro Sociale lanceranno, invece, la stagione del ridotto Luigi Pirandello, nuova sala dedicata al «teatro di parola e di ricerca», la cui inaugurazione è prevista per la serata di giovedì 13 novembre, alla presenza di esponenti del Centro nazionale studi pirandelliani di Agrigento, proponendo un piccolo assaggio dello spettacolo Nannarella. Omaggio alla Magnani (giovedì 12 marzo 2009).
Palkettostage proporrà una rassegna-video con immagini di repertorio di alcuni suoi spettacoli delle passate stagioni. Il Manzoni offrirà un momento di spettacolo a cura della compagnia amatoriale Attori per caso di Busto Arsizio; mentre il San Giovanni Bosco proporrà un breve stralcio della commedia brillante Il contravveleno di Nino Martoglio, con la compagnia non professionista La marmotta di Fagnano Olona.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] La Teresa, la Mabilia e il Giovanni in una foto di repertorio; [fig. 2] Primo piano di
Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi; [fig. 3] Isadora Duncan
[Le immagini 1 e 2 sono state fornite da LPM Spettacoli]


Informazioni utili

Una serata con I Legnanesi. Presenzione di BA Teatro 2008/2009. Data: giovedì 18 settembre 2008, ore 21.00. Ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Informazioni: Il teatro Sociale Srl, piazza Plebiscito 1 - 21052 Busto Arsizio (Varese). Infoline: tel. 0331 679000. Sito web: www.teatrosociale.it.