ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

giovedì 28 maggio 2009

Dagli anni Cinquanta al futuro: sulle ali del tempo con Fashion Dance School Ballet

Dal mito degli anni Cinquanta al sogno del mondo che verrà, seguendo il filo rosso della passione per la danza. Mette in azione la macchina del tempo la Fashion Dance School Ballet, scuola di danza classica e moderna fondata una decina di anni fa da Anna Mondini e François Jaune nel centro di Busto Arsizio, e più precisamente negli spazi della Società sportiva Nuova Olimpia asd, dove la stessa Anna Mondini mosse i suoi primi passi da ballerina con Giovanna Monoli, oggi responsabile dell’organizzazione e delle pubbliche relazioni.
Getta, dunque, un ponte tra passato e futuro, tra ricordi e speranze la due giorni di spettacoli che la scuola di via XX settembre organizza presso il teatro Sociale di Busto Arsizio per le serate di giovedì 4 e venerdì 5 giugno, a partire dalle 21.00. Una vera e propria «vetrina della danza», questa, nata dalla passione e dalla competenza di un qualificato team di insegnanti e coreografi, composto dalla direttrice artistica Anna Mondini e da François Jaune, Roberta Lupi, Francesca Re Cecconi, Laura Bozzetti, Claudia Pintus, Riccardo Bonardi e Amos Giani.
A dare il via al viaggio a passi di modern, classico, jazz, hip hop, contact e break-dance della scuola bustese sarà lo spettacolo Vespa, mon amour! A passeggio nel tempo…, nato da un’idea di François Jaune e per la regia di Anna Mondini e Laura Bozzetti, durante il quale si esibirà un gruppo di allieve dai 3 ai 12 anni.
La lettera, fittizia, di un nonno alla nipotina, interpretata dalla voce recitante di Max Pinciroli, sarà l’espediente per una passeggiata nella nostra storia più recente, dagli anni Cinquanta, la leggendaria epoca della Vespa Piaggio e degli hula hoop, al 1980 e dintorni, il periodo in cui nel Bronx di New York si affermava la cultura dell’hip hop e della street art.
Ma che freddo fa di Nada, Be Bop a Lula di Gene Vincent, Mamma mia degli Abba, Tutti frutti di Little Richard, Disco inferno dei Trammps e I Like Chopin dei Gazebo, ma anche Le mille blu di Mina, Sapore di sale di Gino Paoli e Guarda come dondolo di Edoardo Vianello sono alcune delle canzoni scelte da Roberto Merlo come colonna sonora dello spettacolo, durante il quale verranno presentate una quindicina di coreografie fresche, colorate, spiritose e cariche di joie de vivre, firmate da Anna Mondini, dalla giovane Laura Bozzetti, responsabile della sezione Baby jazz e moderno, e dagli insegnanti di hip hop e break-dance Riccardo Bonardi e Amos Giani. L’appuntamento vedrà anche la partecipazione della Bailando Dance School, diretta da Ricky Rubino, che proporrà una performance di balli caraibici dal titolo Bailando.
E’, invece, il futuro, con le sue battaglie da Guerre stellari e i suoi sorprendenti effetti speciali, il protagonista dello spettacolo “I guerrieri della luce”, nato da un’idea di François Jaune e per la regia di Anna Mondini, che vedrà in scena nella serata di venerdì 5 giugno le allieve e le ballerine dai 12 ai 30 anni.
Nascita, Risveglio, Combattimento, Sentiero, Trasformazione, Anima, Tempio e Ali: basta una veloce scorsa ai titoli di alcune coreografie (studiate dagli stessi Anna Mondini e François Jaune, con Riccardo Bonardi, Francesca Re Cecconi, Claudia Pintus, Paolo Morrone e Romina Saillant) per capire che questo appuntamento, raffinato e filosofico, prende spunto da uno dei libri più conosciuti dello scrittore e poeta brasiliano Paolo Coehlo, il Manuale del guerriero della luce, una raccolta di preziosi consigli e indicazioni per compiere il proprio cammino di ricerca interiore e giungere al compimento della propria «leggenda personale».
La serata, durante la quale verranno assegnate anche tre borse di studio ad alunni talentuosi e meritevoli, vedrà, inoltre, una performance di Claudia Pintus e la partecipazione del gruppo Work in Progress di Romina Saillant.
Un’ottima occasione, dunque, questi due appuntamenti non solo per immergersi nella magica atmosfera della danza, ma anche per conoscere la molteplice attività della Fashion Dance School Ballet: una scuola che non solo propone corsi per bambini ed adulti, ma anche stage e workshop con ballerini professionisti, un programma intensivo per adolescenti (il Pro Academy) e un percorso triennale post-diploma (il Project Dance Teacher), teso alla formazione di insegnanti di danza moderna, che viene certificato a Bruxelles da Université Europeenne Jean Monnet Aisbl.
I biglietti, il cui costo di ingresso è di euro 15.00 per ogni singolo spettacolo, sono in vendita dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 21.30, presso la sede della Fashion Dance School Ballet-Società sportiva Nuova Olimpia (via XX settembre 8) e nelle serate di giovedì 4 e venerdì 5 giugno al botteghino del teatro Sociale (piazza Plebiscito 8). Per informazioni è possibile contattare la segreteria della scuola al numero 0331.679480.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Scena di BabyDance; (fig. 2] Locandina dello spettacolo I guerrieri della luce; [fig. 3] Ritratto di Anna Mondini, direttrice artistica della Fashion Dance School Ballet; [fig. 4] Ritratto di
François Jaune.

Informazioni utili
Vespa, mon amour. A passeggio nel tempo...
e I guerrieri della luce. Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8 - 21052 Busto Arsizio (Varese). Data: giovedì 4 e venerdì 5 giugno 2009, ore 21.00. Ingresso: € 15.00. Sito internet: www.teatrosociale.it.

domenica 24 maggio 2009

La Bibbia degli imperatori: più di mille anni di storia religiosa in mostra a Roma

È aperta su nove scene della vita di San Paolo di Tarso la preziosa Bibbia carolingia, il Codice unico voluto da Carlo il Calvo nell’IX secolo, che i monaci benedettini dell’abbazia di san Paolo fuori le Mura, in Roma, hanno gelosamente custodito per oltre mille anni (dai tempi di papa Gregorio VII) e che ora, in occasione dell’Anno paolino, viene per la prima volta esposto al pubblico.
La pregiata copia del «Libro dei libri», in mostra fino al 27 settembre grazie al sostegno di Fondo est e della Lateran University Press, fu commissionata nell’866 al monaco Ingolberto, massimo esponente della scuola miniaturistica di Reims, e nell’875 fu donato a papa Giovanni VIII dall’imperatore Carlo il Calvo, in occasione della sua incoronazione e del suo giuramento di fedeltà a Dio e alla Chiesa.
Per tutto il Medioevo, questo prezioso manoscritto in pergamena di trecentosessantasei pagine miniate è stato utilizzato per i giuramenti di fedeltà dei sovrani ai pontefici. Tra di loro, si narra che ci fosse anche Roberto il Guiscardo. In uno dei fogli, originariamente posto all’inizio, prima del restauro fatto nel 1646 dall’ bate Dom Giovita Rossi (che scombinò l’ordine delle pagine), si può, infatti, leggere la formula abbreviata del giuramento del re normanno a papa Gregorio VII.
Ventiquattro, di cui una scomparsa (quella del Libro di Giobbe), sono le miniature che corredano il testo e che, a detta degli esperti, fanno di questo Codice membranaceo quello che contiene il ciclo pittorico più ricco di illustrazioni e di varietà di stili che ci sia giunto dal periodo carolingio. Ventidue di queste raffigurazioni riguardano episodi tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento, una rappresenta alcuni momenti della vita di San Girolamo e un'altra -nel quale è raffigurato un uomo in trono, sovrastato da quattro fanciulle simbolo delle quattro Virtù cardinali- è di dedica. Il disco piatto che questa persona porta tra le mani, su cui appare il monogramma «Karolus rex Caesar, Conserva Karolum et Richilden, hic rex novae Romae Salomon», ha fatto ipotizzare che si tratti dello stesso Carlo il Calvo, il quale amava particolarmente essere paragonato al saggio re Salomone, tanto da usare quest’appellativo quando parlava ai suoi contemporanei.
Esposta in una sala allestita come una cappella per sottolineare il percorso non solo artistico, ma anche spirituale della mostra, la Bibbia carolingia è conservata in una teca blindata, tenuta a temperatura costante, e illuminata in modo tale da non alterare la composizione chimica della cartapecora e da non rovinare i colori -un tripudio di rosso carminio, turchino, verde smeraldo- utilizzati dagli amanuensi. L'unica miniatura che si può ammirare in originale è quella dedicata a San Paolo. Su un monitor posizionato nella sala antistante, è, invece, possibile scoprire le altre splendide pagine del Codice, tutte riunite anche in un catalogo pubblicato per l’occasione.

Didascalie delle immagini
[fig. 1]
Esterno dell’Abbazia di San Paolo fuori le mura, in Roma; [fig. 2] Miniatura della Bibbia carolingia dell’Abbazia di San Paolo Fuori le mura, in Roma; [fig. 3] Cover del catalogo La Bibbia Carolingia, pubblicato dalle Edizioni Abbazia San Paolo, Città del Vaticano.

Informazioni utili
Esposizione della Bibbia carolingia. Abbazia di San Paolo fuori le Mura, via Ostiense 186 – Roma. Orari: lunedì-venerdì,9.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato, 9.00-19.30; domenica 9.00-13.00. Ingresso libero. Informazioni: 06.45435574 o tel. 06.5410341. Sito web: www.abbaziasanpaolo.net. Catalogo: Edizioni Abbazia San Paolo, Città del Vaticano (Roma). Fino al 29 giugno 2009; prorogata fino al 27 settembre 2009.

venerdì 22 maggio 2009

Libri rari e futuristi in mostra a Torino

Il libro antico si mette in mostra a Torino. Domenica 24 maggio, dalle 10.00 alle 20.00, la splendida cornice del seicentesco Palazzo Bertalazone di San Fermo, dimora nobiliare situata nel centro storico di Torino, apre, infatti, le porte a quaranta delle più prestigiose librerie antiquarie italiane, quasi tutte associate all’Alai (Associazione librai antiquari d’Italia). L’occasione è offerta dalla prima edizione della mostra-mercato Libri rari a Palazzo, promossa da PalaZone–Palazzo esposizioni e dall’associazione Comunicare 2.0, con il patrocinio della Città di Torino e con la stretta collaborazione delle librerie Gilibert e Biggio.
Camminando tra le sale della dimora di via San Francesco d’Assisi, riccamente decorata con affreschi e pavimenti intarsiati di epoca barocca, sarà possibile, fino a sabato 20 maggio, ammirare preziose opere, alcune accessibili a tutti i collezionisti, altre abbordabili da pochi, che rappresentano oltre cinquecento anni di storia della cultura. Le vicende dei popoli e il loro pensiero, le arti e la letteratura saranno, infatti, raccontate da libri, riviste, autografi, manoscritti, fotografie, stampe e manifesti, che spaziano dal Rinascimento ai giorni nostri.
L'allestimento della fiera -promettono gli organizzatori- sarà essenziale e di grande sobrietà, per non turbare la bellezza degli ambienti, e sarà strutturato in modo tale da permettere ai visitatori di incontrare lungo il percorso piacevoli aree di riposo e ristoro.
Non poteva, infine, mancare nell’anno in cui si celebra il centenario del movimento di Filippo Tommaso Marinetti una sezione dedicata alle “parolibere”. Libri rari a Palazzo accoglie, infatti, la mostra Futurismo di carta, a cura di Bruno Tonini e Giorgio Maffei, con libri, documenti, tavole e manifesti, che sono stati lo strumento privilegiato di comunicazione del dirompente pensiero futurista, ma che sono anche perle di bellezza artistica e tipografica.
Raramente esposte per la loro rarità e preziosità, queste opere d’arte cartacee rappresentano l’intera parabola della storia del movimento, dalla fondazione agli anni Quaranta. E permettono di avvicinarsi alla vivacità intellettuale dell’Italia del primo Novecento e di scoprire, in alcuni casi, un nuovo volto di Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Corrado Govoni, Carlo Carrà, Francesco Cangiullo, Bruno Munari e Ardengo Soffici.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Locandina della mostra Futurismo di carta; [fig. 2] Copertina del volume Solus ad Solam di Gabriele D’Annunzio; [fig. 3] Ingresso del Palazzo Bertalazone di San Fermo, Torino.

Informazioni utili
Libri rari a Palazzo
. Palazzo Bertalazone di San Fermo, via San Francesco D’Assisi n. 14 – 10122 Torino. Orari: 10.00 – 20.00. Ingresso gratuito. Informazioni: tel. 011.5069646, fax. 011.5538799, e-mail: info@palazzobertalazone.com. Sito web: www.palazzobertalazone.com. Da domenica 24 a sabato 30 maggio 2009.

Per saperne di più
www.librirariapalazzo.org

“Futurvino”, anche Enoteca italiana celebra i cent’anni del Futurismo

Erano i primi decenni del Novecento e il poeta, scrittore e drammatugo Filippo Tommaso Marinetti, in visita a Siena, presenziava alla prima mostra mercato dei vini tipici (l'antesignana del Vinitaly). In quell’occasione, la sua esplosiva e irriverente vena creativa dava vita alla famosa poesia Bacchica. Non poteva, dunque, che essere un omaggio al Futurismo, nell’anniversario dei suoi cent’anni, a fare da filo conduttore alla 43° edizione delle Settimane dei vini, promossa da Enoteca italiana, con il contributo del ministero delle Politiche agricole e forestali. E così, al grido di Futurvino, come avrebbe detto lo stesso Filippo Tommaso Marinetti, Siena verrà vivacemente “vestita” –da venerdì 22 maggio a sabato 20 giugno- da mostre, degustazioni, convegni, corsi e performance gastronomiche, interamente dedicati al nettare di Bacco.
Si incomincia questo pomeriggio, alle 17.30, con l’assegnazione dei premi Dioniso d’oro, Vite d’oro-Giovanni Dalmasso, Torchio d’oro-Immagine doc Paolo Desana e Penna d’oro-Paolo Maccherini, che andranno rispettivamente ai giornalisti Paolo Vallentino del Corriere della Sera, Alessandro Regoli di Wine News e Walter Mariotti del quotidiano Il Sole 24 Ore. La cerimonia si terrà presso il palazzo Civico di piazza del Campo, dove verranno anche presentati il video e la mostra (l’inaugurazione è fissata per sabato 23 maggio, alle 12.30, presso la Fortezza medicea) che gli studenti dell'Istituto statale d'arte Duccio di Boninsegna hanno realizzato in ricordo della visita senese di Filippo Tommaso Marinetti: un insieme di documenti e foto d'epoca, tra i quali spicca l'immagine dello scrittore d’Alessandria d’Egitto, all’interno della sede dell'Enoteca italiana come testimonianza unica della sua presenza a Siena.
Il primo week-end di Futurvino ha in programma, sabato 23 maggio, anche un convegno dal titolo Turismo del vino in vetrina. Le novità dell’enoturismo italiano, durante il quale si parlerà dell’alta moda del turismo del vino: destinazioni esclusive per la clientela più ricca e esperta, luoghi famosi e poco accessibili per i wine lovers e cantine “senza griffe” per gli autobus del turismo a grandi numeri. Ciascuno con diversi interessi, bisogni e capacità di spesa.
Dulcis in fundo, a partire dalle 18.00, alla Fortezza medicea sarà possibile assaggiare dieci gusti di gelato al vino e assistere alle performance dell’artista del gusto Ciro Bernardi. Il famoso gelatiere e cioccolatiere pugliese, che ha creato una grande struttura in cioccolato ispirata alla famosa opera Forme uniche nella continuità nello spazio di Umberto Boccioni, realizzerà il suo gelato al primitivo di Manduria e i cioccolatini in chiave futurista in onore del centenario del movimento artistico fondato da Filippo Tommaso Marinetti.
Sempre questo week-end, gli ospiti del ristorante Millevini, che si trova nei locali dell’Enoteca italiana, potranno degustare tre creazioni del gelatiere senese Awad Hasib, noto per la sua gelateria in piazza del Campo da anni segnalata dalla Guida Routard: gelati al Passito di Pantelleria, Gewurztraminer e Nobile di Montepulciano.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Manifesto di Futurvino; [fig. 2] Interno del ristorante Millevini di Siena; [fig. 3] Gelato al vino: le nuove creazioni di Ciro Bernardi e Awad Hasib

Informazioni utili
Futurivino. Dove: Fortezza Medicea – Siena. Quando: da venerdì 22 maggio a sabato 19 giugno 2009. Informazioni: Enoteca Italiana, via Camollia 72, 53100 Siena, tel. 0577.228811, fax. 0577.228888, info@enoteca-italiana.it. Sito web: www.enoteca-italiana.it.

Per saperne di più
Il programma di Futurvino

giovedì 21 maggio 2009

Rimini, un’estate firmata Alessandro Bergonzoni

Un’ampia onda blu, su cui spicca, più volte ripetuta nei colori del bianco e dell’azzurro cielo, la scritta «onde per cui»: è questa l’immagine che il poliedrico attore, scrittore, autore e pittore Alessandro Bergonzoni (Bologna, 1958) ha scelto per raccontare la “sua” Rimini, quella a cui ha voluto dare forma visiva nel manifesto realizzato per la prossima stagione turistica della città romagnola.
Dopo la pittura seducente di Milo Manara e quella onirica di Luca Giovagnoli, dopo il disegno pop di Lorenzo Cherubini (in arte Jovanotti), il segno cine-pittorico di Gianluigi Toccafondo e le forme concettuali di Pablo Echaurren, la lunga stagione dell’affiche balneare riminese (iniziata negli anni Venti del XX secolo, interrottasi nel secondo Dopoguerra e ripresa nel 2000), si apre, dunque, a un capitolo ancora poco esplorato. Saranno, infatti, la forma e il suono della parola a raccontare l’anima e la storia della città che diede i natali a Francesca da Polenta e a Federico Fellini. Una città che, nel corso del Novecento, è stata interpretata da tantissimi grandi maestri della grafica, a partire da Marcello Dudovich e Adolfo Busi, per giungere ad Ugo Nespolo e Milton Glaser.
Spunto per l’inedita “creatura verbale” di Alessandro Bergonzoni, uno dei più surreali esploratori contemporanei del linguaggio, è la frase «onde per cui scendere dal tempo e ammarare; onde per cui rompere le clessidre e spiaggiarsi; onde per cui dire Rimini è come dir rimani; onde per cui cambi arie e non te le dai; onde per cui ci và in vacanza anche la vacanza (quando finisce)».
La nuova opera verrà esposta nel Museo della Città, ma soprattutto campeggerà sui manifesti, le cartoline, la pubblicità e i materiali di informazioni turistica realizzati dall’assessorato al Turismo, compreso il volume degli eventi estivi che racchiude gli oltre settecento appuntamenti che animeranno l’estate riminese. Per la campagna di affissioni sono due i soggetti grafici -accomunati dalla medesima head line- scelti per “vestire” la città. Nel primo soggetto la scritta «onde per cui» è ripetuta all’infinito seguendo l’immaginario movimento di un’onda. Nel secondo soggetto, si esprime in tutta la sua forza un’unica volta, per dare un maggiore impatto visivo al manifesto in affissione.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Manifesto di Alessandro Bergonzoni per Rimini 2009; [fig. 2] Manifesto di Milo Manara per Rimini 2004: [fig. 3] Manifesto di Marco Morosini per Rimini 2008

Per saperne di più
Rimini nei manifesti balneari
Balnea – Museo virtuale dei bagni di mare e del turismo balneare