domenica 27 gennaio 2008

Giornata della Memoria, mostre per non dimenticare

Sono passati sessantatre anni da quel 27 gennaio 1945, in cui le truppe dell'Armata rossa aprivano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, e rivelavano al mondo intero l’orrore del genocidio nazista, lo sterminio sistematico del popolo ebreo e l'uccisione di centinaia di migliaia di omosessuali, rom, disabili e deportati militari e politici.
Tra i pochi sopravvissuti alle torture del lager polacco c'era anche il prigioniero numero 174517: il chimico Primo Levi, autore del capolavoro mondiale Se questo è un uomo, testo noto anche e soprattutto per la sua epigrafe iniziale con quel toccante «Meditate che questo è stato», diventato invito simbolo alla memoria della Shoah. Un invito, questo, che, otto anni fa, è stato accolto dallo Stato italiano che, sulla scia di altri Paesi europei, ha istituito con una legge - la 211 del 20 luglio 2000 - la Giornata della memoria, «per ricordare le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, i cittadini italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che - anche in campi e schieramenti diversi - si sono opposti al progetto di sterminio, ed anche a costo della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Ogni anno, dunque, il 27 gennaio il nostro Paese ricorda - con un fitto calendario di incontri, cerimonie, rassegne, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche – la Shoah, una delle pagine più tristi e oscure della nostra storia recente. Non fa eccezione questo 2008, in cui si commemora anche il 70° anniversario delle leggi razziali, leggi «che di fatto - ha recentemente dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - prepararono l’Olocausto anche in Italia».
Tra le tante mostre, soprattutto a carattere documentario e didattico, in programma (per maggiori informazioni si rimanda ai siti www.ucei.it e www.deporatati.it), si ricordano, per la loro importanza dal punto di vista storico-artistico, Dal lager. Disegni di Lodovico Belgiojoso al Museo di storia contemporanea di Milano, (R)esistere per immagini. Germano Facetti dalla rappresentazione del Lager alla storia del XX secolo al Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà di Torino e Primo Levi, i giorni e le opere al Palazzo dell’ex Ateneo di Bergamo.
La rassegna meneghina, curata da Massimo Simini e aperta fino a domenica 9 marzo, ricorda la figura di Lodovico Belgiojoso, celebre architetto milanese, morto nel 2004, che fu tra i soci dello Studio BBPR (Belgiojoso, Banfi, Peressutti e Rogers), uno degli studi che più hanno influenzato l’architettura milanese e italiana tra gli anni Trenta e la fine del secolo scorso.
Schiene dove si contano le ossa, cadaveri appesi per il collo, carretti ricolmi di carcasse umane, vivi che sembrano morti: i soggetti degli schizzi e disegni a carboncino, nei quali il progettista milanese fissò i suoi ricordi della prigionia nel campo di Mauthausen-Gusen, dove venne rinchiuso con il collega Gian Luigi Banfi. Il corpus grafico, composto da una cinquantina di lavori - tratteggiati nel lager, di nascosto, grazie a una matita prestata dal grafico Germano Facetti o disegnati dopo la Liberazione - viene presentato per la prima volta nella sua interezza, accanto a una serie di poesie e di brani letterari dello stesso Belgiojoso e una videoproduzione che ripercorre, anche attraverso testimonianze dirette dei familiari, la sua vita e la sua attività di architetto.
A Germano Facetti, art director alla Penguin Books e creativo poliedrico, viene, invece, dedicata la mostra (R)esistere per immagini (catalogo Silvana editoriale), aperta fino al 27 aprile a Torino, che presenta parte del ricco archivio di immagini, che è stato acquisito nel 2006 dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, che ha curato i contenuti della rassegna assieme a Gianfranco Torri. Si tratta di circa 22.000 documenti, tra cui una serie di disegni, in parte inediti, realizzati tra il 1944 e il ’45 nel campo di Mauthausen-Gusen.
Porta la firma dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, e per la precisione di Alberto Cavaglion ed Elisabetta Ruffini, anche la mostra Primo Levi, i giorni e le opere, aperta fino al 3 febbraio a Bergamo. Grazie a fotografie, immagini video e riproduzioni di documenti, l’esposizione porta a conoscere la figura dell’autore di Se questo è un uomo attraverso una complessa tessitura di situazioni: il chimico, lo scrittore, il testimone, l'editorialista ed il drammaturgo.
Una segnalazione particolare merita, infine, l’iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo che, in collaborazione con la Gamec, ha invitato l'architetto, scrittore e poeta Corrado Levi a concepire un progetto come immagine guida del Giorno della Memoria 2008. Locandine, cartoline, manifesti, stendardi rimandano la visione, tradotta da un'immagine di Aldo Mondino, di innumerevoli gabbiani che si librano in un cielo azzurro e limpido con in primo piano la silhouette bianca del filo spinato.

Didascalie delle immagini
(fig. 1) Corrado Levi per il Giorno della Memoria 2008. Progetto promosso dal Comune di Bergamo e dalla Gamec [L'immagine è stata fornita da Silvia Dandossola, ufficio stampa della Gamec]; (fig. 2) Copertina del volume Germano Facetti. Dalla rappresentazione del Lager alla storia del XX secolo, edito da Silvana editoriale; (fig. 3) Immagine guida della mostra Dal lager. Disegni di Lodovico Belgiojoso

Informazioni utili
Dal lager. Disegni di Lodovico Belgiojoso. Museo di storia contemporanea, via Sant'Andrea, 6 - Milano. Orari: martedì-domenica 9.30–13.00 e 14.00-17.30. Ingresso libero.Catalogo: disponibile in mostra. Informazioni: tel. 02.88465933. Sito web:
http://www.museidelcentro.mi.it/. Fino al 9 marzo 2008.

(R)esistere per immagini. Germano Facetti dalla rappresentazione del Lager alla storia del XX secolo. Museo Diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà - Palazzo dei Quartieri militari, corso Valdocco 4/A - Torino. Orari: martedì-mercoledì-venerdì-sabato-domenica 10.00-18.00; giovedì 14.00-22.00; lunedi chiuso. Ingresso gratuito. Catalogo: Silvana editoriale, Cinisello Balsamo (Milano). Informazioni: numero verde 800 553130. Sito web: http://www.museodiffusotorino.it/. Fino al 27 aprile 2008.

Primo Levi, i giorni e le opere. Palazzo dell’ex Ateneo (città alta) - Bergamo. Orari: da lunedì a venerdì 17.00-19.00, sabato e domenica 10.30-13.30 e 16.00-20.00. Ingresso libero Informazioni: tel. 035.238.849. Fino al 3 febbraio 2008.

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