lunedì 10 marzo 2008

Dalla Siberia a Ferrara: volo speciale per la «Moltiplicazione dei pani e dei pesci» del Garofalo

Giungerà a Ferrara, grazie alla collaborazione del Ministero per le Emergenze russo, la grande tela Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Benvenuto Tisi detto il Garofalo (Ferrara, 1481-1559), opera che andrà a comporre, con un'altra sessantina di lavori, il percorso espositivo della prima mostra organizzata da Ermitage Italia presso le eleganti sale del Castello estense, sede di una delle più importanti corti del Rinascimento italiano. Una notizia, questa, di pochi giorni fa che conferma il grande scrupolo scientifico e organizzativo dello State Hermitage Museum di San Pietroburgo, anche nelle sue sedi straniere, da Amsterdam a Londra.
E’ stato, infatti, lo stesso museo sulla Neva, uno dei più prestigiosi al mondo con i suoi ventiduemila pezzi catalogati, a chiedere al Ministero per le emergenze russo di consentire l’utilizzo di un velivolo speciale della propria flotta per il trasporto dalla Siberia a San Pietroburgo dell’opera, realizzata nel 1531 circa, per il perduto convento di San Bernardino, e oggi conservata presso il Museo delle belle arti del lontano Oriente, a Khabarovsk.
La tela, di quasi 3 metri di altezza e 2,5 di larghezza (troppo grande per essere trasportata con un aereo di linea), percorrerà, dunque, ben 15.000 chilometri, 9.000 in aereo e i restanti 6.000 in camion, per giungere nel nostro Paese in occasione della mostra Garofalo. Pittore della Ferrara estense (catalogo Skira editore), curata da Tatiana Kustodieva e Mauro Lucco, con la collaborazione di Michele Danieli e con il contributo di un pregevole comitato scientifico composto da Irina Artemieva, Francesca Cappelletti e Michail Piotrovsky.
L’appuntamento espositivo, in calendario da sabato 5 aprile a domenica 6 luglio, consentirà di rivedere questa bellissima tela, lontana da Ferrara dal 1792, insieme ad altre tre opere del complesso iconografico di San Bernardino, che fecero parte della collezione di papa Pio VI, a Palazzo Braschi a Roma, e che nel 1840 giunsero in Russia per volontà dello zar Nicola I: Le nozze di Cana di Galilea, L’allegoria del Vecchio e del Nuovo Testamento e L’andata al Calvario.
A differenza di queste ultime tele, conservate fin dal 1920 presso lo State Hermitage Museum e sottoposte nel 2007 a un accurato restauro proprio in vista dell’esposizione ferrarese, la Moltiplicazione dei pani e dei pesci fu trasferita al Museo per le belle arti del lontano Oriente nel 1931, dove è sempre rimasta, custodendo anche la presunta effige del pittore che, secondo la critica, si sarebbe ritratto insieme alla Madre Badessa nel gruppo di figure in basso a destra.
Oltre a queste quattro opere, la mostra al Castello estense, già ribattezzata la «prima grande monografica dedicata al Garofalo», allineerà importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Museèe du Louvre di Parigi, il Kunstinstorisches Museum di Vienna, i musei capitolini di Roma, gli Uffizi di Firenze e il museo di Capodimonte a Napoli.
Nello specifico, saranno una sessantina le opere di Benvenuto Tisi, detto anche il «Raffaello ferrarese», che giungeranno nella città estense, venti delle quali mai esposte prima d’ora in Italia. Un complesso di lavori, quello in mostra, che consentirà di riscoprire questo artista, in passato sottovalutato dalla critica, ma in realtà già assai apprezzato come «moderno» da Giorgio Vasari, per la sua pittura e per il suo stile di vita, ma che darà anche la possibilità di analizzare i suoi influssi sulla scuola locale nella prima metà del Cinquecento. Il percorso espositivo presenterà, pertanto, una decina di dipinti di assoluta qualità di artisti del Rinascimento ferrarese come Domenico Panetti, Boccaccio Boccaccino, Dosso Dossi e Francesco Francia.
E', inoltre, previsto un itinerario cittadino che permetterà di ammirare i capolavori del Garofalo conservati nella Pinacoteca nazionale di Ferrara e i bellissimi affreschi di tema cortese di Palazzo Costabili (ora sede del Museo nazionale archeologico) e del Seminario Vecchio, dei quali si è concluso da pochi mesi un completo restauro finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

Didascalie delle immagini
(fig. 1) Castello estense, Ferrara; (fig. 2) Benvenuto Tisi detto il Garofano, Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Khabarovsk, Museo delle belle arti del lontano Oriente; (fig. 3) Benvenuto Tisi detto il Garofano, Santa Lucia, post 1529. Olio su tavola, cm 63x44. Roma, Pinacoteca capitolina; (fig. 4) Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Allegoria del Vecchio e Nuovo Testamento, 1531-1535. Olio su tela, cm 318x257. San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage

[Le immagini sono state fornite da Villaggio Globale International, ufficio stampa della mostra Garofalo. Pittore della Ferrara estense]

Informazioni utili
Garofalo. Pittore della Ferrara estense
. Castello Estense - Ferrara. Orari: 9.30-19.30. Ingresso: interi € 10,00, ridotti € 8,00 (ultra 65enni, visitatori fino a 18 anni, convenzionati, disabili, altre riduzioni di legge e visitatori con biglietto della mostra Mirò. La terra), gruppi € 8,00 (da 15 a 30 visitatori con 1 gratuità oltre i 15 componenti paganti), scuole € 6,00 (2 gratuità a scolaresca); gratuito per bambini fino a 6 anni e giornalisti con tessera. Catalogo: Skira editore, Milano. Informazioni: call center 199.411.120. Sito web: www.mostragarofalo.it. Dal 5 aprile al 6 luglio 2008.

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