giovedì 5 maggio 2011

Dai «Viva Maria» ai Palii di fine ‘800: in mostra tutti i volti del Risorgimento senese

Sono quattro le mostre con le quali i Musei civici senesi, nell'ambito del progetto «150 Storie d'unita, il Risorgimento nelle terre di Siena», intendono approfondire il ruolo assunto dalla patria di Simone Martini e Duccio di Boninsegna nella creazione dell’Italia unita.
Il percorso, che si può compiere fino a domenica 3 luglio, parte da Asciano, dove è allestita la mostra «Amos Cassioli e il Risorgimento» cura di Francesca Petrucci e Milena Pagni. Attraverso documenti inediti, fotografie, disegni e gio
Sono varie le esposizioni che compongono l’interessante rassegna «Risorgimento nelle Terre di Siena», promossa dalla Fondazione rnali è possibile approfondire il ruolo che l’artista toscano ebbe nella realizzazione di una delle imprese decorative più importanti realizzate in Italia per celebrare i fatti del Risorgimento, la sala Vittorio Emanuele II nel Palazzo pubblico di Siena, sala nella quale lavorarono anche Luigi Mussini, Cesare Maccari e Pietro Aldi.
Amos Cassioli venne incaricato di realizzare gli unici due affreschi con scene di battaglia presenti nella stanza, quelli dedicati a Palestro (combattuta il 31 maggio 1859) e a San Martino (combattuta il 24 giugno 1859). Opere, queste, conosciute ed apprezzate insieme con altre due tele al centro della mostra di Asciano: «Il Giuramento di Pontida», del quale è esposto un bozzetto, e «La Battaglia di Legnano», della quale vengono presentati rari documenti.
A Buonconvento, negli spazi del Museo della Mezzadria, va, invece, in scena la mostra «L’anti-Risorgimento nelle campagne senesi. Dal «Viva Maria» al plebiscito», a cura di Gianfranco Molteni. Il percorso espositivo, frutto di un’attenta ricerca d’archivio, racconta le reazioni del «popolo delle campagne» di fronte al processo di unificazione nazionale, focalizzando l’attenzione sul fenomeno del «Viva Maria», così chiamato per lo stendardo che ne era il simbolo, sul quale campeggiava l’immagine della Madonna del Conforto. Un fenomeno, questo, in difesa delle tradizioni religiose e dello Stato pontificio, che per lungo tempo, fino al plebiscito del 1860, oppose contadini e mezzadri senesi alle truppe di Napoleone, ma anche alle armate “italiche”.
Infine, Siena propone, negli spazi del Complesso museale Santa Maria della Scala, la mostra «Insieme sotto il tricolore. Studenti e professori in battaglia. L’Università di Siena nel Risorgimento», con documenti inediti, volumi, dipinti, timbri, bandiere, uniformi, manifesti e giornali, selezionati da Alessandro Leoncini e presentati in un raffinato allestimento a cura di Andrea Milani.
Otto le sezioni espositive, che trovano il loro cuore pulsante nella parte dedicata alla partecipazione degli studenti senesi alla celebre battaglia di Curtatone e Montanara, nella Prima guerra d’indipendenza. Tra i cimeli esposti si segnalano la divisa indossata da Carlo Corradino Chigi, una litografia appartenuta a Cesare De Laugier de Bellecur, la medaglia col ritratto del granduca Leopoldo II di Lorena, assegnata ai reduci dell’impresa bellica e donata all’Ateneo da Augusto Barazzuoli, ma anche la bandiera della Guardia universitaria (unico tricolore conservato a Siena con lo stemma granducale inserito nel campo bianco) e il celebre stendardo dei «Croda Frates». Non poteva mancare, inoltre, un omaggio al Palio, del quale, grazie alla particolare disponibilità degli Onorandi Priori, saranno esposti alcuni dei drappelloni vinti in quegli anni, dai quali emerge chiaramente l’effetto di una nuova iconografia pre-unitaria, i bozzetti e le monture “alla piemontese”, realizzate tra il 1851 e il 1856 secondo la moda dell’epoca.
In contemporanea, il Complesso museale Santa Maria della Scala apre le porte, fino al 19 giugno, alla mostra «L’anima e la musica», a cura di Sergio Carrubba, Orietta Rossi Pinelli e Roberto Venuti: un percorso multisensoriale, tra arte e nuove tecnologie, che propone opere di Ingres, Blechen, Friedrich, Constable, Vernet e Caffi, ma che racconta anche la rivoluzione dei gusti e della cultura di un periodo, quello del Romanticismo, attraverso il prisma dei generi musicali propri dell’epoca (notturni, mazurche, ballate, polacche, valzer, preludi, concerti) e del loro intreccio con temi quali il contrasto tra ingenuo e sentimentale, la scoperta dei miti e delle leggende, il ruolo del sogno, il grottesco, il sublime, il senso della patria.
«Il viaggio nel mondo romantico e risorgimentale avverrà –si legge nella nota stampa- attraverso una grande esperienza virtuale il cui sfondo e contesto saranno le sale di una casa ottocentesca che permetterà di rivivere i personaggi, i quadri, le musiche, le parole legate insieme attorno ai temi del viaggio, del popolo, della nazione, dei notturni, dell’amore. Il visitatore si troverà immerso nella biblioteca, nel salotto, in un giardino d'inverno e nell’«alcova dell'amore» di questa suggestiva casa ottocentesca, mentre schizzi e appunti di viaggio, lo accompagneranno come in un viaggio, di cui la musica sarà il filo conduttore. E proprio la musica avrà un ruolo centrale nel percorso espositivo perché diffusa in ogni sala e in alcune sale, le campane sonore riprodurranno voci narranti di viaggi e brani tratti da opere di poeti e viaggiatori del tempo».

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Bandiera della Guardia universitaria. Opera esposta nella mostra «Insieme sotto il tricolore. Studenti e professori in battaglia. L’Università di Siena nel Risorgimento»; [fig. 2] Pietro Senno, «I Toscani a Curtatone», 1861, olio su tela, Collezione Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Opera esposta nella mostra «Insieme sotto il tricolore. Studenti e professori in battaglia. L’Università di Siena nel Risorgimento»; [fig. 3] Amos Cassioli, «La battaglia di Palestro», 1864. Affresco per la sala Vittorio Emanuele II nel Palazzo pubblico di Siena; [fig. 4] Luca Abete, «L'esercito del «Viva Maria» marcia verso Siena». Opera esposta nella mostra «L’anti-Risorgimento nelle campagne senesi. Dal «Viva Maria» al plebiscito»; [fig. 5] John Henry Füssli,
«Amleto e il fantasma del padre», 1793, olio su tela, Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma). Opera esposta nella mostra «L'anima e la musica. L'esperienza romantica e l'età del Risorgimento».

Informazioni utili

«Amos Cassioli e il Risorgimento». Museo Cassoli, via Goffredo Mameli -Asciano (Siena). Orari: giovedì-domenica ore 10.30-13.00 e 15.00-18.00. Ingresso: intero € 4,50, ridotto € 3,00. Informazioni: tel. 0577.718745 o museocassioli@gmail.com. Fino al 3 luglio 2011.

«L’anti-Risorgimento nelle campagne senesi. Dal «Viva Maria» al plebiscito». Museo della mezzadria senese, piazzale Garibaldi, 1 - Buonconvento (Siena). Orari: martedì-venerdì, ore 10.00-13.00; sabato e domenica, ore 10.00-13.00 e 15.00 -18.00. Informazioni: tel. 0577.809075 e tel. 0577.530164. Sito web: www.museisenesi.org. Fino al 3 luglio 2011.

«Insieme sotto il tricolore. Studenti e professori in battaglia. L’Università di Siena nel Risorgimento». Complesso museale Santa Maria della Scala - Siena. Orari: 10.00-18.30. Ingresso: intero € 6,00, ridotto € 4,50. Informazioni: tel. 0577.534571. Catalogo: Silvana editoriale, Cinisello Balsamo (Milano). Sito web: www.santamariadellascala.com. Fino al 3 luglio 2011.

«L'anima e la musica. L'esperienza romantica e l'età del Risorgimento». Complesso museale Santa Maria della Scala - Siena. Orari: 10.30-19.30. Ingresso: intero € 8,00, ridotto € 6,00 (gruppi minimo 15 massimo 25 persone, minori di 18 anni e maggiori di 65), convenzioni € 4,00 (detentori di appositi coupon e possessori di tessera Aci, Tci, Coop, Unpli), studenti € 2,00, Informazioni: tel. 0577.534571. Catalogo: Silvana editoriale, Cinisello Balsamo (Milano). Sito web: www.santamariadellascala.com. Fino al 19 giugno 2011.

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