mercoledì 9 maggio 2012

Abano, ritorno alla Belle Èpoque per i cent’anni del «Trieste & Victoria»

Erano gli anni della Belle Èpoque, momento irrepetibile della storia europea. Un'incrollabile fede nel progresso faceva credere che ogni cosa sarebbe stata possibile. La luce elettrica annullava le differenze tra il giorno e la notte, facendo sfavillare i cafè chantant, i teatri, i cabaret e i cinema. Astuti intrecci amorosi, arguta ironia e imprescindibile gioia di vivere animavano i salotti del tempo. Donne ammiccanti e maliziose, eteree e aristocratiche facevano a gara per mettersi in posa davanti a pittori famosi come Toulouse Lautrec e Giovanni Boldini. Denaro e ottimismo sembravano destinati a non finire mai e a garantire l'appagamento di ogni voglia. Persino le malattie facevano meno paura grazie alle continue scoperte della scienza.
A Parigi si innalzava la Tour Eiffel e si vivevano i fasti dell'Esposizione universale. Un milione di chilometri di binari attendeva merci e viaggiatori; mentre nuovi e lussuosi modelli di automobili sfrecciavano lungo strade piene di vita, rese ancora più colorate dai grandi manifesti che affermavano il nuovo modo di vendere e di vivere.Euforia e frivolezza dominavano, insomma, in ogni dove, anche se sotto la superficie serpeggiavano i virus di un malessere che sarebbe sfociato nel dramma della Grande Guerra. In questo clima spensierato, apriva, nel 1912, l’hotel «Trieste» (oggi conosciuto come «Trieste e Victoria», in ricordo di Gabriele D’Annunzio), il gran decano degli alberghi termali di Abano Terme, che nei suoi cent’anni di vita ha avuto ospiti noti come papa Giovanni XXIII, i presidenti della Repubblica Antonio Segni e Giuseppe Saragat, i politici Alcide De Gasperi e Aldo Moro.
Il termalismo, tra le sale e le stanze fatte costruire da Quinto Mazzuccato, diventava soprattutto un'occasione mondana: l'acqua calda delle sorgenti, perfetta per le cure, o i fanghi erano spesso pretesto per incontri, amori e passioni. Ma c'era anche chi sceglieva il piccolo borgo ai piedi dei Colli Euganei per ritemprarsi da fatiche di lavoro e di mondanità, per volersi bene e farsi coccolare.
Ai bei tempi, magici e unici, che videro la nascita del prestigioso albergo veneto, ora appartenente al gruppo Borile, è dedicata la mostra «Le belle della Belle Èpoque», ideata e curata da Massimo e Sonia Cirulli.
L'esposizione racconta, lungo il fil rouge del ritratto femminile e non solo, le mode e le pose, le pause dell'intimità e i momenti pubblici con le escursioni al parco, alle riviere o alle terme, le promenade e i rendez-vous, le sfilate di moda, le gite al lago o al mare. Ma anche la vita notturna nei teatri e nei tabarin, i veglioni, i casinò, le passeggiate a cavallo, i riti mondani, le galanterie, i vizi e gli eccessi degli anni tra Otto e Novecento. Al centro sempre loro, le donne. Tra vanità e seduzione, tra l'autoreferenzialità del lusso, fantasie e vanità senza freno e gli estremi dell'alcol e della morfina.
Alla divulgazione e alla formazione di miti e modelli provvedevano gli affichistes, in primis Leonetto Cappiello. I suoi cartelloni, colorati e accattivanti, insieme a opere di Achille Beltrame, Aleardo Terzi, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Gino Boccasile, Erberto Carboni, Lucio Fontana e Bruno Munari, tutti materiali di proprietà del Cirulli Archive di Bologna – New York, saranno esposti, da sabato 12 maggio e fino a lunedì 30 luglio, nelle fastose sale di ricevimento dei cinque hotel del gruppo Borile: Grand Hotel Terme Trieste e VictoriaAbano Grand Hotel, Hotel Terme Due Torri, Hotel Terme Metropole, Hotel La Residence e Idrokinesis.
Le opere esposte, documentate anche in un bellissimo catalogo in cinque lingue, raccontano un passato carico di ottimismo e vitalità, con l'intento di trasmettere questo sentimento a chi oggi gode dell'ospitalità del «Trieste e Victoria», scegliendo magari di soggiornare nella camera 110, monumento alla storia d'Italia nella quale albergò il generale Diaz durante la prima guerra mondiale, o di sedersi sulle scrivanie dei salottini riservati, dove D'Annunzio progettò il volo su Vienna.

Didascalie delle immagini 
[fig. 1] Marcello Dudovich, E. e A. Mele e Ci. Napoli. Mode e Novità, 1907, 200x140 cm. Officine G. Ricordi e C. - Milano litografia a colori su carta; [fig. 2] Leopoldo Metlicovitz, Distillerie italiane, 1905 c., 140x100 cm. Officine G. Ricordi e C. - Milano litografia a colori su carta


Informazioni utili
«Le belle della Belle Èpoque». Grand Hotel  «Trieste e Victoria»  e altri alberghi del gruppo Borile - Abano Terme (Padova).Orari: aperto 24 h su 24. Ingresso: libero e gratuito. Catalogo: disponibile in mostra. Informazioni: numero verde 00800.88118811 o info@gbhotelsabano.it  Sito Web: www.gbhotelsabano.it. Da sabato 12 maggio a lunedì 30 luglio 2012.

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