martedì 18 giugno 2013

«Contemporary locus», riflettori puntati su Grazia Toderi. Videoarte al teatro Sociale di Bergamo

Era il 2002 quando Grazia Toderi (Padova, 1963) realizzava, nell’ambito di un ciclo di video sui più significativi teatri italiani (1999-2003), l’opera «Sound». Quel lavoro, che racconta la condizione di degrado e bellezza in cui versava dieci anni fa il Sociale di Bergamo, ritorna in mostra in prossimo week-end. L’occasione è offerta dalla quarta edizione di «Contemporary locus - Luoghi riscoperti dall’arte contemporanea», un progetto curato da Paola Tognon, con la collaborazione di Paola Vischetti, che intende interpretare luoghi del passato, segreti o dismessi, attraverso la ricerca espressiva del presente, e al quale si deve la riapertura, lo scorso anno, di importanti testimonianze storico-architettoniche bergamasche, quali il Luogo Pio Colleoni, la Cannoniera San Giacomo e l’ex Hotel Commercio, parte dell’antico complesso conventuale di Santo Spirito e più antico luogo di accoglienza della città lombarda.
Sabato 22 e domenica 23 giugno, Grazia Toderi si confronterà, dunque, nuovamente con l’architettura e il passato dello splendido edificio ideato nel 1803 da Leopoldo Pollack (Vienna, 1751 – Milano, 13 marzo 1806), progettista austriaco, allievo di Giuseppe Piermarini (Foligno, 1734-1808), al quale si devono opere come la Villa Belgiojoso Reale a Milano e le aule Volta e Scarpa dell’Università di Pavia, invitato a Bergamo da un folto gruppo di nobili desiderosi di dotare la Città Alta di una sala teatrale in grado di rivaleggiare con quella della Città Bassa: il Riccardi (l’attuale Donizetti). Cinque anni dopo, in occasione del Carnevale del 1809, veniva inaugurato il Sociale, un elegante teatro all’italiana, con ottantasei palchi sovrapposti in tre ordini, sui quali insiste un quarto ordine di loggione, e con una platea a forma ovale di stampo francesizzante.
L’attività musicale della sala sopravvisse, con alterne vicende, fino alla fine degli anni Venti del Novecento, ospitando anche generi nuovi come l’operetta e «addirittura -si legge nella scheda di presentazione- esibizioni di moderna tecnologia quali il grammofono (1898) e il cinematografo (dal 1908)». La storia successiva è segnata da continui passaggi di proprietà, progetti di demolizione o di avventuristici riusi, fino al 1974 quando il Comune acquisisce l’immobile, ormai in stato di abbandono, e lo riqualifica trasformandolo in spazio espositivo.
Ci vogliono altri trent’anni perché il teatro Sociale venga interessato da restauri che lo riportino alla sua funzione originale. Ciò accade nel triennio 2006-2009. Negli anni appena antecedenti a questo progetto, Grazia Toderi realizza «Sound» (2002), un video costruito sull’immagine fissa e monumentale della sala teatrale bergamasca, silenziosa e abbandonata, al quale fa da colonna sonora un suono misterioso, penetrante e continuo, quasi una melodia del vuoto.
L’inserimento di quest’opera nel teatro stesso, a distanza di più di dieci anni dalla sua realizzazione, «vuole offrire -spiegano gli organizzatori- una visione simultanea del luogo prima e dopo la sua ristrutturazione, con un effetto di forte suggestione e tensione narrativa».
L’artista patavina, che annovera in curriculum numerose mostre in prestigiosi spazi espositivi stranieri e la partecipazione a tre edizioni della Biennale di Venezia (1993, 1999 e 2009), restituisce con questo suo lavoro una dimensione dilatata e onirica dello spazio, che coinvolge il pubblico in una condizione a-temporale. E’ un’atmosfera, questa, che emanano anche altri video e fotografie della serie dedicata ai teatri storici italiani, da «Random» (Massimo di Palermo, 2001) ad «Eclissi» (Comunale di Ferrara, 1999), da «Orchestra» (Rossini di Pesaro, 2003) a «Il fiore delle mille e una notte» (Comunale di Modena, 1998).
L’arte contemporanea incontra, dunque, la magia del mondo della scena in questa quarta edizione di «Contemporary locus», nella quale avranno grande spazio anche le nuove tecnologie con pagine dedicate al progetto su Twitter e Facebook, video di Beatrice Marchi e Marco Chiodi su Vimeo, fotografie di Claudio Cristini, Maria Zanchi e Simone Montanari su Flickr, e una app gratuita per iPhone/iPad, realizzata da Elisa Bernardoni, con informazioni logistiche e approfondimenti sull’evento e sullo spazio espositivo. (sam)

Didascalie delle immagini
[Fig. 1 e fig. 2] Teatro Sociale, Bergamo 2013.Foto di Claudio Cristini; [fig. 3] Grazia Toderi, «Sound», 2002. Still da video. Courtesy l’artista; [fig. 4] Grazia Toderi, «Sound», 2002. Veduta dell’installazione per «Contemporary locus 4». Teatro Sociale, Bergamo 2013. Foto di Claudio Cristini; [fig. 5] Grazia Toderi, «Eclissi», 1999. Proiezione video, dimensioni variabili. Suono stereo, loop, dvd. Courtesy Galleria Giò Marconi, Milano
[Le foto sono state fornite da Alice Panti, responsabile dell'ufficio stampa di «Contemporary locus 4»]

Informazioni utili 
«Contemporary locus - Luoghi riscoperti dall’arte contemporanea» - Progetto di Grazia Toderi. Teatro Sociale, via Bartolomeo Colleoni, 4 – Bergamo. Orari: sabato, ore 10.00-23.00 e domenica, ore 10.00-20.00. Ingresso libero.  Informazioni e visite speciali: info@contemporarylocus.it.  Inaugurazione: sabato 22 giugno ore 10.00. Da sabato 22 a domenica 23 giugno 2013. 

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