venerdì 29 novembre 2013

«Etica, DNA dell’arte»: il neo-umanesimo culturale trova casa alla Florence Biennale

Si intitola «Etica, DNA dell’arte» la nona edizione di Florence Biennale, mostra interamente dedicata al contemporaneo che, dal 1997 ad oggi, è stata in grado di richiamare nella città di Firenze centinaia di artisti provenienti da ogni parte del mondo, tra i quali Josè Luis Cuevas, Agatha Ruiz de la Prada, Marina Abramovic, Gilbert & George, Christo & Jeanne-Claude.
Quest’anno la manifestazione, in programma da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre alla Fortezza di Basso (all’interno del Padiglione Spadolini), vede alla direzione artistica il professor Rolando Bellini, docente all’Accademia di Brera e all’Università internazionale dell’arte di Firenze, curatore del Map-Museo d’arte platica di Castiglione Olona (Varese) e autore, con Maria Luisa Stringa e altri studiosi dello staff della Florence Biennale, della Carta etica dell’artista del nuovo millennio, presentata lo scorso marzo al XXXIII Convegno mondiale dei centri Unesco.
Questo documento programmatico esprime l’intima essenza della nuova edizione della manifestazione fiorentina, alla quale parteciperanno quattrocentocinquanta artisti (trecentosettanta iscritti più ottanta ospiti), dei quali sessantacinque under 30 e quarantacinque veterani.
La nazione più rappresentata alla Biennale -che vanta come tradizione l’Alto patronato del presidente della Repubblica italiana e i patrocini del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze- sarà l’Italia con ottantacinque partecipanti, seguita dalla Cina, dalla Spagna, dagli Usa e dal Messico.
Obiettivo dell’iniziativa, che nel 2001 è stata riconosciuta dall’Onu come partner ufficiale nel programma «Dialogo tra le civiltà», è quello di «scannerizzare» il codice genetico dell’arte, fino a metterne a nudo una delle matrici base: l’etica. La «culla del Rinascimento», Firenze, si trasforma così in patria di un neo-umanesimo artistico, in cui la creatività diviene forza vitale che anima ogni processo relativo alla conoscenza.
Da questo assunto è nata l’idea di cambiare il nome della manifestazione, chiamandola «The New Florence Biennale», e, contestualmente, di modificare il logo. Stessi colori, arancio e nero, ma look decisamente più contemporaneo per il nuovo marchio della rassegna fiorentina, dunque, nel quale il graphic designer Alessandro Mannocchi, sotto la supervisione di Rolando Bellini e François Zille, ha scelto di raffigurare una porta su Palazzo Vecchio, simbolico dialogo tra l’antico e il contemporaneo. Mantra propiziatorio di questa edizione sarà, invece, una frase di Paul Klee: «Nelle mie vene scorre il sangue di un tempo migliore».
Evento clou della manifestazione, fondata da Pasquale e Piero Celona, sarà la consegna del premio «Lorenzo il Magnifico», in programma sabato 7 dicembre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Per la cultura sarà premiato  Franco Mussida, membro acclamato del celebre gruppo progressive rock Premiata Forneria Marconi e «autore –si legge nella presentazione della Florence Biennale- capace di ‘scolpire la musica’, ovvero di coniugare arti visive e performative in una sinestesia etico-estetica fondata su un linguaggio che, sotto l’egida di una istanza timbrica, trascende i confini di luce, forma, colore e suono per dar vita a una sintesi della dimensione visiva e materiale della scultura con quella invisibile e impalpabile della musica. In questa sorta di insight estetico l’esperienza sensoriale delle opere di Mussida attiva la percezione interiore e il pensiero in un processo creativo che è anche etico perché indissolubilmente legato sia alla coscienza sia alla conoscenza».
Premio alla carriera per la cultura anche a Henryk Jurkowski, che nella sua vita ha contribuito significativamente alla comprensione, all’apprezzamento e allo sviluppo del teatro di figura. Mentre nel campo dell’arte sarà premiato Anish Kapoor, autore che ha contribuito in maniera straordinaria alla definizione di un nuovo paradigma della creatività artistica nell’età contemporanea, con opere come gli «Sky Mirror», il «Cloud Gate» al Millennium Park di Chicago e il «Tall Tree and the Eye» al Museo Guggenheim di Bilbao.
Più che mai ricco il carnet di eventi collaterali che coinvolgeranno in maniera capillare l’intera città di Firenze con mostre temporanee, performance, installazioni, presentazioni di libri, eventi per i più piccoli, in un proficuo dialogo tra passato e presente. L’artista Ornella Piluso porterà, per esempio, in alcuni ristoranti fiorentini, come il «Luci della città» e l’«Outside Bistrot», la sua iniziativa «Arte da mangiare, Mangiare per l’arte», che vedrà gli artisti Diego Pasqualin, Daniela Dente e Gianfranco Maggio ‘dialogare’, tra ricette e colori, con gli chef Renato Pellizzari, Domenico Portolano, Oliver Betancourt e Daniele Raddi. Lo spazio Linea, base stabile della Florence Biennale, ospiterà, invece, la mostra «Bestiario fantastico», a cura di Erica Tamborini e Diego Pasqualin; mentre Palazzo Vecchio sarà la sede, martedì 3 dicembre, di un convegno sul Neo-umanesimo culturale.
Eventi e artisti presenti alla Fortezza di Basso rimarranno documentati in un catalogo pubblicato da Fausto Lupetti Editore e distribuito da Messaggerie, del quale sarà disponibile anche una versione digitale acquistabile su I-Tunes e su altre piattaforme. Uno strumento utile, questo, per conservare il ricordo di un’edizione pioniera della Florence Biennale, manifestazione che, nei prossimi anni, valorizzerà tutti quegli artisti che contribuiscono a «delineare una visione olistica per lo sviluppo di un futuro sostenibile».

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] «Nelle mie vene scorre il sangue di un tempo migliore», frase-mantra di Paul Klee interpretata da Pasquale Celona per «Etica, DNA dell’arte» - IX Biennale di Firenze; [figg. 2 e 3] Veduta di insieme della Florence Biennale; [fig. 4] Opera esposta allo spazio Linea di Firenze nella mostra «Bestiario fantastico», a cura di Erica Tamborini e Diego Pasqualin: [fig. 5] Opera di Maurizio Gabbana per la mostra «Illustrating Florence» alla Biblioteca delle Oblate di Firenze.

Informazioni utili
«Etica, DNA dell’arte» - IX Biennale di Firenze. Firenze, Fortezza di Basso e sedi varie. Orari: ore 10.00-20.00. Ingresso: intero € 10,00, ridotto € 8,00/ € 5,00, ingresso gratuito per disabili e i loro accompagnatori, scuola primaria, guide di gruppi di almeno 12 persone. Informazioni: Arte Studio, via delle Porte Nuove, 10 - Firenze, tel. 055.3249173, fax.055.333540, info@florencebiennale.org. Sito internet: www.florencebiennale.org. Da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre 2013. 


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