lunedì 26 maggio 2014

«Archivio dei sogni», Antonia Ciampi racconta il principe Torlonia

Foglie secche e petali di fiori imprigionati in piccoli contenitori di vetro, uniti insieme a formare un insolito scacciaguai, ciondolano dal soffitto della Casina delle Civette, dimora novecentesca del principe Giovanni Torlonia junior, oggi inserita nel circuito espositivo di Roma Capitale.
La scenografica installazione, intitolata «Pioggia di riflessioni», è una delle opere che compongono il percorso espositivo della mostra «Archivio dei sogni», a cura di Claudio Strinati, con la quale Antonia Ciampi (Bologna, 1959) ha rivisitato espressivamente la storia della dépendance di Villa Torlonia, esempio incomparabile di arte Liberty, costruito su disegno dell’architetto Giuseppe Japelli e decorato, tra gli altri, da Duilio Cambellotti, Paolo Paschetto, Umberto Botazzi e Vittorio Grassi.
Recuperando scritti autografi, foto, ambientazioni originali e la biografia del proprietario di casa, il principe Giovanni Torlonia junior, l’artista bolognese ha costruito uno straordinario percorso sensoriale formato da wunderkammer (camere delle meraviglie) miniaturizzate, dove vita reale e dimensione esoterica, simbologia e storia si intrecciano in un affascinante colloquio che ha per attori principali l’arte, l’uomo e la natura.
Ad accogliere il visitatore nel portico di ingresso del Casino delle Civette, o meglio della sua Dipendenza, è una gigantesca ragnatela cristallizzata, simbolo e metafora della memoria umana e di tutte le relazioni che ognuno di noi intesse nella propria vita. Inizia così un viaggio onirico, suggestivo e carico di emozioni sensoriali, che porta lo spettatore indietro nel tempo, in un’epoca sospesa che si nutriva di bellezza come i primi anni del secolo scorso.
Un abito bianco chiuso in un vecchio armadio, un letto di piume con uova di rondini, un cuscino sgualcito su cui è impresso l’«Autoritratto» del principe Torlonia e «Birthday», un cielo astrale che connette l’uomo alle stelle, sono solo alcune delle installazioni site-specific, spesso di grandi dimensioni, che Antonia Ciampi ha realizzato per la mostra con materiali naturali, ma anche con vetro, piombo, tela e gommapiuma.
Dall’omaggio a Pablo Neruda, con l’opera «Mi piaci silenziosa», al cubo «Waterscape», dalla tappezzeria del «Fumoi» alla cassa matta della «Stanza del Chiodo», dalla pioggia delle riflessioni nel «Salottino delle 24 ore» ai dittici nella «Stanza dei pavoni»: tutto rievoca la figura di Giovanni Torlonia junior, che si fa addirittura presenza concreta grazie ad alcuni lavori. Il visitatore può, infatti, ‘conversare’ con il principe, sedersi sul divano e ascoltare con lui «Il Flauto Magico» e le sue melodie d’epoca preferite o, ancora, leggerne la «BioGrafia». L’arte apre così il cassetto dei ricordi.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Antonia Ciampi, «Pioggia di riflessioni»; [fig. 2]  Antonia Ciampi, «Autoritratto»; [fig. 3] Antonia Ciampi, «Nido di piume»

Informazioni utili
«Antonia Ciampi. Archivio dei sogni». Museo della Casina delle Civette e Dipendenza - Villa Torlonia, via Nomentana, 70 - Roma. Orari: 9.00-19.00; chiuso il lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Ingresso: intero € 5,00, ridotto € 4,00, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni, ore 9.00 – 21.00). Sito internet: www.museivillatorlonia.itwww.museincomuneroma.it. Fino all'8 giugno 2014.  

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