mercoledì 16 novembre 2016

«Invideo», tre giorni all’insegna delle seduzioni

Compie ventisei anni «Invideo», mostra internazionale di cinema e video che da giovedì 17 a domenica 20 novembre animerà, nell’ambito del «Mese della sperimentazione sull’immagine», la città di Milano.
Per tre giorni lo Spazio Oberdan e lo Ied - Istituto europeo di design apriranno le porte a proiezioni e incontri con ospiti italiani e internazionali, eventi ai quali farà da filo conduttore il tema «Seduzioni: attrazioni visive e desiderio, mutazioni, fascino di corpi e di tecnologie, di gesti e di sguardi».
Trentotto le opere presentate nella «Selezione internazionale», metà delle quali realizzate da under 35, e nove gli eventi speciali che compongono il cartellone di questa nuova edizione del festival milanese, organizzato da Aiace Milano e diretto da Romano Fattorossi e Sandra Lischi.
«Invideo» presenterà in anteprima italiana «Final Gathering» (domenica 20 novembre, alle ore 16.00, allo Spazio Oberdan), il nuovo lavoro di Alain Escalle sulla memoria, caratterizzato per la sua forte sperimentazione: «partendo dalle immagini di un gruppo di persone e bambini attivi su una spiaggia, -si legge nella scheda di presentazione- l'artista ne ha completamente alterato il dato reale, donando alle immagini un freddo aspetto pittorico. I corpi evaporano in silhouette fantasmatiche, lasciando allo spettatore una sensazione di attesa, di metamorfosi ineluttabile del tempo e dei corpi».
Alta importante anteprima, ma in questo caso solo milanese, sarà, poi, quella di «Love is All» (domenica 20 novembre, alle 21, allo Spazio Oberdan), toccante ritratto di Piergiorgio Welby firmato da Francesco Andreotti e Livia Giunti, che si configura come un viaggio tra animazione, video-arte e documentario alla scoperta di un uomo diventato -si legge nella scheda di presentazione- «un simbolo della lotta per i diritti civili e per l’autodeterminazione dei cittadini».
La rassegna, di cui rimarrà documentazione in un catalogo cartaceo e digitale, presenterà, inoltre, una personale dedicata ad Alessandro Amaducci, sperimentatore radicale con un profilo che spicca nel panorama italiano per l’esplorazione di effetti e tecniche. Nello specifico, «Invideo» omaggerà l’artista torinese con una masterclass allo Ied (venerdì 18 novembre, alle ore 11.30) e un incontro con l’autore (venerdì 18 novembre, alle ore 22, allo Spazio Oberdan), durante il quale verranno ripercorsi vent’anni di carriera: «fra immagini simboliche e riferimenti poetici, echi filosofici e memorie si dipanerà una riflessione audiovisiva – fra analogico e digitale – densa, ricca di richiami, intrecciata con varie arti eppure radicalmente altra».
Tra gli eventi in programma si segnala anche l’omaggio al cinema indipendente e a una delle sue più importanti protagoniste: Maya Deren. Anche in questo caso si sarà una masterclass allo Ied (giovedì 17 novembre, alle ore 15.30), alla quale seguirà la performance «Homage to Maya» (2015) dei Karmachina, importante studio milanese leader nell’ambito del visual design, che si è ispirato alle immagini e al montaggio dell’autrice, giustapponendo alcuni lavori realizzati negli anni Quaranta come «Meshes of the Afternoon, At Land» e «A study in Choreography for Camera», con un’elaborazione sonora del gruppo Fernweh.
«Invideo» apre, poi, per la prima volta alla videoarte peruviana (venerdì 18 novembre, dalle ore 16, allo Spazio Oberdan), con opere recenti di diverso taglio, tematica e stile, curata da Angie Bonino e José-Carlos Mariátegui, due protagonisti della scena artistica, tecnologica e culturale di questo Paese.
Spazio anche ai video reportage degli allievi del Centro sperimentale di cinematografia de L’Aquila (venerdì 18 novembre, alle ore 18, allo Spazio Oberdan), diretto da Daniele Segre, protagonista anche di una masterclass allo Ied (venerdì 18 novembre, alle ore 9.00), e all’incontro con Georges Bollon (sabato 19 novembre, alle ore 18.30, allo Spazio Oberdan), fondatore del Festival internazionale del cortometraggio di Clermont – Ferrand, la più importante vetrina internazionale dedicata ai corti che nell’edizione 2016, la trentottesima, ha registrato 162.000 spettatori.
Stanley Kubrick è, invece, fonte d’ispirazione e contaminazione dell’happening video-musicale «Nekrotzar – Inseguendo l’arcobaleno» di Matias Guerra (giovedì 17 novembre, alle ore 22.30, allo Spazio Oberdan). L’opera, che fa parte della serie Compendium, si configura come una partitura intessuta di riferimenti alle opere del regista, in cui il materiale video si intreccia con un intervento sonoro dal vivo, creando risonanze, evocazioni ed enigmi.
«Invideo» presenterà, inoltre, la rassegna «Identità negate», composta da due opere che proporranno un focus sul bullismo e sul tema dell’identità sessuale: «Bullied to Death» di Giovanni Coda e «Deseos» di Carlos Motta (sabato 19 novembre, dalle ore 16.00). Mentre nell’incontro «VideoARTgames» (domenica 20 novembre, alle ore 17.30) Roberto Cappai farà il punto della situazione sull’universo dei videogame artistici, un mondo ricco di ibridazioni e di aspetti non ancora conosciuti.

Informazioni utili 
«Invideo 2016». Sedi varie – Milano. Ingresso: con Tessera Aiace (€ 5,00). Informazioni: tel. 02.76115394 o info@mostrainvideo.com. Sito internet: www.mostrainvideo.com. Dal 17 al 20 novembre 2016.

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