venerdì 23 dicembre 2016

Pistoia: al Funaro dieci spettacoli internazionali per un 2017 da Capitale della cultura

«Rendere quotidiano ciò che spesso è un’eccezione» è l’obiettivo che si pone il Funaro per il 2017, anno nel quale Pistoia vestirà i panni di Capitale italiana della cultura. Ecco così che anche l’ordinario può diventare straordinario come racconta «Leo», spettacolo per la regia del canadese Daniel Brière, ideato e interpretato da Tobias Wegner, che sarà in scena il 10 e l’11 febbraio.
Presentato in molti stati dell’America, in Russia, Australia, Giappone, Cina, Corea, in numerosi Paesi europei e in Africa, in un quasi ininterrotto tour iniziato nel 2012, il titolo, al suo debutto sulla scena toscana, è vincitore di prestigiosi premi del Festival di Edimburgo e dell’Adelaide Fringe Festival.
«Leo» – si legge nella presentazione- «è uno spettacolo di teatro fisico per un pubblico di tutte le età, costruito su un’ingegnosa interazione tra performance dal vivo e proiezioni video, con cui sfida e destabilizza i sensi e la percezione della realtà fisica».
Di tutt’altro stile l’appuntamento che il 10 marzo vedrà tornare a Pistoia Daniel Pennaro: «Un amore esemplare», tratto dal fumetto «Un amour examplaire» (edizioni Dargaud), con la regia di Clara Bauer e i disegni di Florence Cestac, che sarà in scena insieme a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, sulle musiche di Alice Pennacchioni. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia Mia di Parigi con il Funaro, racconta la storia d'amore di Jean e Germaine, una storia così vera da sembrare inventata e così bella da doversi condividere.
Spazio, quindi, il 23 e 24 marzo a «Terre noire», una produzione del Théâtre Nationale de Nice (Francia) in prima nazionale, che vede alla regia Irina Brook su un testo originale da lei commissionato al pluripremiato drammaturgo italiano Stefano Massini. Lo spettacolo mostra la battaglia psicologica, degna di un thriller hollywoodiano ma tratta da una storia vera, di una donna sola contro alcune multinazionali prive di scrupoli, in un mondo in pericolo, dove l’umanità perde il suo posto per far spazio al denaro.
Il 21 aprile andrà, invece, in scena in prima nazionale la nuova versione di «Blake Eternallife Show», una produzione del Teatro del Carretto, con le voci di Elena Nenè Barini ed Elsa Bossi, Giacomo Vezzani alla tastiera e Fabio Pappacena alla chitarra. Dopo due anni di lavoro e la residenza artistica al Funaro, dal 18 al 21 aprile, questa indagine artistica diventa un live in bilico tra musica rock, teatro e videoarte, in cui si racconta di un William Blake, vissuto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, incisore, disegnatore e soprattutto poeta, artista visionario, libero, provocatorio, inafferrabile e capace di rivoluzionare il linguaggio poetico con immagini che ancora oggi impressionano perché eterne.
Mentre il 6 maggio i riflettori saranno puntati su Alessandro Bergonzoni, che sarà al Funaro per un progetto speciale: la proiezione del film «Urge» e una conferenza dal titolo «Città e Cultura». Il film è tratto dallo spettacolo omonimo, un monologo che combatte artisticamente e civilmente le vacuità e le «metastasi culturali» della società di massa. Una giornata per interrogarsi sul tema a partire dal bergonzoniano assunto: «urge grandezza non mania di grandezza, urge fantasia».
Il 21 giugno verrà presentata, dopo il debutto al Festival Aperto di Reggio Emilia, la seconda data italiana di «A Fury Tale», spettacolo di Cristiana Morganti, volto noto della Compagnia Pina Bausch che, dal 2011, ha intrapreso con successo la carriera da solista e coreografa (accompagnata fin dall’inizio dal Funaro in veste di produttore), diventando, in poco tempo, fra i danzatori italiani più apprezzati anche all’estero. Con questo appuntamento, vengono messe in scena due danzatrici, Breanna O’Mara e Anna Wehsarg, che esplorano in modo sorprendente la favola poetica, feroce, ironica che può nascere dall’incontro di due donne alte, dalla pelle chiara e i capelli rossi, uguali ma diverse.
La stagione riprenderà, dopo la pausa estiva, con Enrique Vargas e il suo Teatro dei sensi che, dal 16 al 22 settembre presenteranno in prima nazionale «Il filo di Arianna», primo spettacolo della compagnia, che compone con «Oracoli» e «L’eco dell’ombra», la trilogia dei grandi labirinti. In questa creazione, concepita come un viaggio per uno spettatore alla volta chi è coinvolto è invitato a percorrere un cammino mitologico sulle orme del Minotauro, per superare i propri limiti. Si tratta –si legge nella nota stampa- di «un gioco teatrale sulla memoria del corpo, archetipi e paure, condotto nell’oscurità, per acuire sensi, intuizione e la dimensione poetica che risiedono in ciascuno». Chiude la programmazione, l’1 e il 2 dicembre, la prima nazionale di «Aladino» dei praghesi Fratelli Forman, uno spettacolo con marionette, ombre, musica e una straordinaria scenografia che conduce il pubblico nei paesaggi esotici e incantati de «Le mille e una notte».
Dieci spettacoli, di cui quattro in debutto nazionale, proposti da artisti di sei differenti Paesi compongono, dunque, il cartellone del Funaro, che miscela linguaggi e discipline per accompagnare il pubblico alla scoperta di un teatro che fa proprie due differenti direttrici: mondo e territorio. Grande spazio nel cartellone ha anche la formazione con corsi di teatro per tutte le età e laboratori con i maestri della scena contemporanea come Mark Down di Blind Summit Theatre che, l’8 luglio, parlerà delle marionette giapponesi (il Bunraku).
Completano l’offerta le iniziative legate alla biblioteca del Funaro come Il «Raccontamerende», «Leggiamo poi si vedrà», i «Compleanni d’autore» e il «Cinetandem», ovvero il cinema più piccolo del mondo.

Informazioni utili 
Il Funaro centro culturale, via del Funaro 16/18 – 51100 Pistoia, tel/fax 0573.977225, tel 0573.976853, e–mail: info@ilfunaro.org. Sito web: www.ilfunaro.org.

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