giovedì 29 giugno 2017

Robert Wilson rilegge Italo Calvino a Varese. E celebra Illy a Venezia

«I racconti popolari e le favole mi hanno sempre affascinato»: così Robert Wilson presenta l’installazione «A Winter Fable», un lavoro inedito nato per le rimesse delle carrozze di Villa Panza a Varese ispirato a una delle «Fiabe italiane» di Italo Calvino, raccolta edita nel 1956 per i tipi di Einaudi. L’opera che ha dato vita al terzo e ultimo capitolo del progetto «Robert Wilson for Villa Panza. Tales», ideato per il Fai – Fondo per l’ambiente italiano, è una favola della tradizione napoletana: «Comare Volpe e Compare Lupo», trascritta per la prima volta in italiano da un giovanissimo Benedetto Croce, nella quale si racconta di di due animali, legati da un patto indissolubile, che si promisero reciproco aiuto, ma che l’ingordigia di uno divise per sempre. Il lupo rifiutò, infatti, di condividere con la volpe un agnello appena catturato segnando così il suo destino.
Robert Wilson si è concentrato sui tre personaggi principali della fiaba: il lupo, la volpe e l’agnello, protagonisti di una storia di violazione, manipolazione e vendetta. «Spesso le persone mi chiedono quali siano le idee che stanno dietro alle mie immagini -ha spiegato Robert Wilson-. Rispondo che non interpreto il mio lavoro. L’interpretazione è per gli altri. Le favole sono una fonte di ispirazione, dare un significato a questo lavoro limita la sua poesia e la possibilità di far nascere altre idee».
Nelle mani dell’artista la favola si è tradotta in un trittico di video interconnessi: tre ritratti dei singoli animali legati a un unico paesaggio, onirico e surreale, come elemento ancora una volta caratteristico e caratterizzante della sua poetica. A completare la sua visione, la colonna sonora del duo musicale statunitense CocoRosie (le sorelle Bianca Leilani e Sierra Rose Casady) che aveva già composto nel 2013 la musica per lo spettacolo «Peter Pan» di Wilson a Berlino.
In «A House for Giuseppe Panza» il maestro americano aveva messo in luce aspetti che lo accomunano allo spirito del collezionista italiano come l’amore per lo studio, la contemplazione e la ricerca del silenzio. Nella nuova opera «A Winter Fable» l’artista esprime ancora con la sua complessa poetica stringenti parallelismi con l’essenza della collezione permanente di Villa Panza, come il continuo confronto tra classico e contemporaneo, che scaturisce in una forte tensione per far dialogare epoche differenti, le contaminazioni di diversi linguaggi e discipline, la specifica sensibilità per il tema della luce. Anche la tensione verso il concetto di tempo interiore, rallentato, testimonia la capacità dell’arte di rapportarsi alla sfera spirituale insieme al carattere meditativo che accomuna entrambe le esperienze.
Il progetto di Robert Wilson rientra in una serie di iniziative promosse in questi anni dal Fai – Fondo per l’ambiente italiano con la finalità di valorizzare la figura del collezionista milanese che ha dato vita e forte identità a Villa Panza e al spirito. Ciò è avvenuto proponendo anche mostre di artisti come Bill Viola e Wim Wenders, che non fanno parte della collezione, ma che sono in grado di suggerire una lettura trasversale, nuova e non autoreferenziale, rispettandone comunque le peculiarità e le naturali caratteristiche genetiche.
La ricerca del Fai ha permesso così di implementare la collezione permanente di Villa Panza con l’ingresso di nuove acquisizioni: «Tre cubi» e «Forma d'archi e piccola elevazione» (2010) di Christiane Löhr, «Varese Scrim 2013» di Robert Irwin (2013), «Ganzfeld» di James Turrell (2013), «Ground Zero, 2001» di Wim Wenders (2015), «Cone of Water» di Meg Webster (2016), «A House for Giuseppe Panza» (2016) e «A Winter Fable» (2017), entrambe di Wilson. Ognuna di queste, con grande equilibrio, dialoga con lo spirito e l’identità del luogo e la cifra stilistica degli spazi e contribuisce ad accrescerne il suo valore e la sua conoscenza.
In contemporanea Robert Wilson è in mostra anche a Venezia, negli spazi dei Magazzini del Sale, con il progetto «The Dish Ran Away With The Spoon. Everything You Can Think Of Is True», ideato per celebrare il venticinquesimo anniversario delle illy Art Collection, le serie di tazze che dal 1992 la illycaffè di Trieste crea con alcuni tra i più famosi artisti internazionali, tra i quali Marina Abramović, Robert Rauschenberg, Jeff Koons, Julian Schnabel, Anish Kapoor e Daniel Buren.
Una tigre siberiana all’interno di un bosco uscito dai dipinti di Hieronymus Bosch, conigli meccanici in un interno vintage, lupi e vulcani accesi, gru e scimmie in un candido giardino, un’elegante pantera: tutto questo compone la Wunderkammer con cui il poliedrico regista americano celebra uno dei più conosciuti simboli iconici del nostro tempo, la porcellana bianca simile a una tela disegnata nel 1991 da Matteo Thun e trasformata, di volta in volta, da grandi nomi della creatività contemporanea dando vita a «oggetti divertenti e giocosi -come afferma lo stesso Wilson- che esprimono la diversità di estetica degli artisti coinvolti».

Informazioni utili
Robert Wilson for Villa Panza. Tales. Villa e Collezione Panza, piazza Litta, 1 - Varese Orari: tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ingresso: Ingresso gratuito per chi si iscrive al Fai (o rinnova l’iscrizione) al momento della visita; adulti € 13,00 (martedì e mercoledì ridotto € 10,00); iscritti Fai e bambini (4-14 anni) € 6,00; studenti (fino a 26 anni) € 8,00 nei giorni feriali ed € 10,00 il sabato, la domenica e i festivi; famiglia (2 adulti + 2 bambini) € 30,00. Sito web: www.villapanza.it. Fino al 15 ottobre 2017. La chiusura della mostra è stata prorogata al 4 marzo 2018. 

«The Dish Ran Away With The Spoon. Everything You Can Think Of Is True». Magazzini del Sale, Zattere Dorsoduro 262 – Venezia. Orari da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Fino al 10 settembre 2017

Nessun commento:

Posta un commento