martedì 21 novembre 2017

Riapre a Venezia la fornace Orsoni

Dagli smalti e dalle piastre d’oro antico per i mosaici che decorano la Basilica di San Marco a Venezia alle preziose tessere per il grande Buddha del Wat Phikhun Thong Temple in Thailandia, senza dimenticare le decorazioni per la Sagrada Familia fatta costruire dall’architetto Antoni Gaudì a Barcellona o le colorate realizzazioni per i meravigliosi palazzi da mille e una notte dei reali dell'Arabia Saudita: sono tante le referenze prestigiose legate al nome Orsoni.
La prestigiosa fornace, nata nel lontano 1888 a Cannaregio e unica di questo tipo in centro storico, è tornata da poco a brillare dopo un importante lavoro di restauro architettonico a firma dello studio Duebarradue, già noto in città per aver contribuito al recupero conservativo del Fondaco dei Tedeschi e delle Procuratie Vecchie.
Veneziani e turisti potranno così tornare ad ammirare la Biblioteca del Colore, una sala espositiva che conserva più di tremila e cinquecento colori, debitamente codificati in un numero sconfinato di tonalità e sfumature: un luogo di rara bellezza che, in un’epoca velocizzata e spesso semplificata dal digitale, è uno strumento di comunicazione fortissimo per i progettisti, per gli artisti ma anche per gli appassionati di arte storia e cultura.
Per il restauro, lo studio Duebarradue si è avvalso di fornitori d’eccezione quali i tendaggi di Rodolfo Bevilacqua o i serramenti di Lunardelli o brand di punta del made in Italy nel settore arredo quali Roda e Cappellini.
Nella nuova visione della fornace ci sarà grande attenzione per la tradizione artigiana, cifra stilistica che ha resa questa azienda un’eccellenza nel mondo a partire dal lavoro del suo fondatore, Angelo Orsoni, un uomo realmente innamorato delle misteriose alchimie di un materiale nobile e prezioso come il mosaico, parte fondamentale nella storia artistica veneziana. Quella di Orsoni fu una scommessa caratterizzata fin dall'inizio dal successo. Le tessere della sua fornace, realizzate con tecniche ardite che coniugavano metodologia artigianale e innovazione, conquistarono, infatti, la mitica Esposizione Universale di Parigi, dove il pubblico poté scoprire il suo pannello multicolore della fornace, campionario di smalti e ori musivi. La nuova stagione, capitanata da Riccardo Bisazza, porterà anche a un rinsaldato dialogo con la città, rendendo questo luogo dal fascino senza tempo un punto di interesse per i giovani artisti dell’arte vetraria. Da qui è nata la collaborazione con la Biennale, che ha portato all’esposizione nel Padiglione Venezia del vetro con micro-diamanti, nella inedita tonalità black che segue la versione "chiara" che ha spopolato a Milano al FuoriSalone - Milano Design Week.
Turisti e veneziani potranno visitare la fornace in due appuntamenti fissi al mese,  il primo e l’ultimo mercoledì, esclusi i giorni festivi. Le visite, tutte a titolo gratuito, si terranno su prenotazione a visit@orsoni.com e saranno riservate a gruppi di massimo venti persone, comprese le scolaresche a partire dalla prima media. La Orsoni offre così un'occasione al suo pubblico per accostarsi a progetto innovativo e rivoluzionario che interpreta al meglio la filosofia di una azienda che dalla sua prestigiosa storia trova slancio per un futuro di ricerca e sviluppo sempre nel segno dell'esclusività.

Informazioni utili
http://trend-group.com/orsoni/index.php

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