giovedì 7 dicembre 2017

Orologi, porcellane e reperti archeologici: nuove collezioni al Museo Poldi Pezzoli di Milano

Il museo Poldi Pezzoli di Milano è un po’ più grande. Rispettando le volontà testamentarie di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, che più di centotrent’anni fa chiedeva di continuare ad arricchire il patrimonio artistico da lui donato alla città, la collezione meneghina ha da poco tre nuove sale, collegate armoniosamente al cuore storico del museo, il Salone dorato, attraverso un corridoio di grande impatto scenografico.
Questo «cannocchiale visivo» suggerisce il percorso di visita guidando il pubblico alla scoperta degli ambienti appena inaugurati, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie a una donazione di Mario e Carmen Franzini e all’esecuzione tecnica di Luca Rolla e Alberto Bertini; l’impianto di illuminazione si deve, invece, a Ferrara Palladino Lightscape.
Nel nuovo allestimento, visibile dallo scorso 24 novembre, c’è spazio anche per la Galleria dei ritratti, uno spazio, questo, degno di un palazzo nobiliare quale era quello di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Qui, uno dopo l’altro, si susseguono i volti dei personaggi del Sei e Settecento appartenenti alla collezione permanente.
Il nuovo percorso inizia con l’esposizione di un’eccezionale collezione di orologi da persona provenienti da un’importante raccolta privata milanese che offre una panoramica dell’evoluzione tecnica e artistica dell’orologio dal XVI al XX secolo e permette al pubblico di ammirare la varietà delle tecniche di oreficeria e di smaltatura applicate alla decorazione delle casse.
Con questa acquisizione, la collezione di orologi del Museo Poldi Pezzoli diventa così una delle più importanti al mondo, alla pari di quelle del Louvre di Parigi, del Metropolitan Museum of Art di New York e del Musée d’art et d’histoire di Ginevra.
Proseguendo, nella seconda sala, grazie alla generosità di Rossella Necchi-Rizzi e Orazio Carandente, è possibile godere di una raccolta di reperti archeologici, costituita da un significativo nucleo di ceramica apula del IV-III secolo a.C., testimonianza della storia del gusto e delle tendenze del collezionismo europeo che tra Otto e Novecento si sviluppò tra monarchi, aristocratici e la nascente borghesia.
Infine, nella Galleria dei Ritratti è esposta, in dialogo con i dipinti dello stesso periodo qui accolti, la collezione di porcellane europee del XVIII secolo, donata dagli eredi di Guido e Mariuccia Zerilli-Marimò. La nuova sala consente così al pubblico un’immersione nella produzione artistica settecentesca di grande fascino. Le porcellane rappresentano, con pezzi di notevole rilievo, tutte le principali manifatture europee attive nel Settecento, tra le quali spiccano, per qualità e importanza, le opere realizzate a Meissen. Per l’occasione e per la prima volta dopo molti decenni, i tre vasi bianchi della raccolta, che facevano parte di una garniture de cheminée inviata nel 1725 da Augusto II a Vittorio Amedeo II di Sardegna, sono eccezionalmente riuniti ad altri due provenienti dallo stesso gruppo, conservati presso il Palazzo Reale di Torino.
A queste nuove collezioni, che dialogano in grande armonia con quelle già presenti nel museo, si affiancano altre opere giunte recentemente in donazione e finalmente accolte in ambienti più ampi e adeguati. Tra queste, piacevolmente inaspettato, il contributo di Omar Gallianiche nel 2011 ha donato l’opera «A contatto»: uno degli esempi di relazione che l’arte contemporanea può stabilire con quella del passato.

Informazioni utili 
Museo Poldi Pezzoli, via Manzoni, 12 - Milano. Orari: da mercoledì a lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ingresso: intero € 10,00, ridotto € 7,00. Sito internet: museopoldipezzoli.it.

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