giovedì 3 ottobre 2019

A Roma il «realismo visionario» di Andrey Esionov

Che profumo ha l’arte? Risponde anche a questa domanda la mostra dell'acquerellista Andrey Esionov (Tashkent – Uzbekistan, 1963), maestro indiscusso dell'arte figurativa russa contemporanea, allestita fino al prossimo 25 gennaio negli spazi dei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma.
«Realismo visionario», questo il titolo della rassegna capitolina, prevede, infatti, anche il coinvolgimento sensoriale del visitatore grazie all’allestimento di Laura Bosetti Tonatto, «naso» professionista conosciuto in tutto il mondo, che dal 1986 crea profumi per le maggiori case cosmetiche e che, in passato, ha già arricchito di sensazioni olfattive eventi espositivi e realtà culturali in giro per il mondo. Ne sono un esempio la mostra «Caravaggio un quadro, un profumo» all’Ermitage a San Pietroburgo e il Museo nazionale d’arte orientale di Roma, per il quale ha curato la sezione «Aromatica: essenze, profumi e spezie tra Oriente e Occidente», ricreando, tra l’altro, l’Acqua Siriana (I secolo a.C.) e l’Acqua Admirabilis (1609) di Giovanni Maria Farina, diventata in seguito la famosa Acqua di Colonia.
Lasciandosi avvolgere dalle fragranze ideate da Laura Bosetti Tonatto sarà così possibile ammirare a Roma -seconda tappa di un tour in Italia, che ha già toccato la scorsa primavera Firenze e che arriverà anche a Milano e Venezia- un centinaio di opere del maestro, membro titolare dell'Accademia Russa di Belle Arti, presente, tra l’altro, in raccolte museali a Mosca (Moscow Museum of Modern Art), San Pietroburgo (Museo di Stato russo), Firenze (Accademia delle arti del disegno), Kazan (Museo statale di Belle arti della Repubblica del Tatarstan) e Taskent (Museo delle arti dell'Uzbekistan).
L’esposizione allinea in particolare acquerelli e disegni, selezionati dal curatore Marco di Capua, che raccontano l’interesse dell’artista per la ritrattistica, per i monumenti delle grandi città e per la realtà che ci circonda, anche la più insignificante, spesso popolata da passanti, pittori di strada, bambini e animali.
Fonte di ispirazione di questi lavori sono stati i frequenti viaggi in Europa, i cambiamenti epocali e gli avvicendamenti politici dell'ex Unione Sovietica, vissuti da Andrey Esionov in prima persona.
Dal turismo di massa dei ricchi agli ingenti flussi migratori della parte indigente della popolazione mondiale, la mostra testimonia così -raccontano gli organizzatori- «i mutamenti e le contraddizioni dell'umanità nell'intricato rapporto con il proprio io, con la propria coscienza, concentrata unicamente sul consumo o sul sogno di consumo».
La realtà viene, però, trasfigurata, dando vita a una sorta di rappresentazione visionaria. Andrey Esionov non usa, dunque, dispositivi ottici, pellicole o fotocamere per creare una nuova realtà, partendo dal dato oggettivo, ma si affida solo a mezzi puramente artistici. «Le composizioni immaginarie di Esionov e le peculiarità stilistiche creative visualizzano l’armonia della realtà e l’immaginazione che ispira la percezione e l’immaginazione associative», ha scritto a tal proposito Alexander Rozhin, accademico dell’Accademia delle arti russa, redattore capo della rivista «The Tretyakov Gallery Magazine».
La carriera artistica di Andrey Esionov è abbastanza recente. Portate a termine tutte le tappe della formazione artistica classica, il maestro russo, per venti anni, si è preso, infatti, una pausa da tele e colori, dedicandosi all'imprenditoria. È tornato all'arte soltanto nel 2010, consacrandosi a pieno alla pittura: questo ritorno è stato per Esionov -a suo stesso dire- come «riprendere a respirare».
L'intervallo di sospensione dalla pratica artistica per il maestro si è dimostrato, come già ricordato, un periodo di intensivo accumulo di esperienze visive e strutture compositive, che successivamente hanno trovato riflesso nelle opere.
In un breve arco di tempo Esionov ha volutamente dato prova di sé in diversi generi pittorici, primo fra tutti il ritratto. La sua notorietà si fonda, infatti, sulla serie dei ritratti ad olio su tela di intellettuali russi: lo scrittore Vladimir Voinovich, i registi cinematografici Petr Todorovsky ed Eldar Ryazanov, il campione mondiale di scacchi Anatoly Karpov, il presidente dell'Urss Michail Gorbaciov e altri ancora. Ciò nondimeno, la tecnica prediletta da Esionov è, come già ricordato, l'acquerello, da lui interpretato in chiave innovativa e contemporanea.
Il pittore ricrea l'immagine di un istante di vita, sospeso tra la raffigurazione realistica e una dimensione «altra», simbolica e favolosa. Nelle sue opere ciò che da principio appare come un riflesso fugace del quotidiano si tramuta in qualcosa di straordinario. Perché niente è come appare e ogni attimo può essere indimenticabile. Basta guardarlo con gli occhi della poesia.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Andrey Esionov, «Dresda. Teatrplats», 2015 Сarta, acquerello, 76×56; [fig. 2] Andrey Esionov, «L'irrealtà di qualcun altro», 2017 Сarta, acquerello, 76×56; [fig. 3] Andrey Esionov, «Voce assoluta», 2018 Сarta, acquerello, 110 ×70

Informazioni utili
«Realismo visionario. Gli acquerelli di Andrey Esionov». Musei di San Salvatore in Lauro, Piazza San Salvatore in Lauro, 15. Orari: da martedì a sabato, ore 10-13 e ore 14-19; domenica,  ore 10-13; lunedì e festività chiuso. Ingresso gratuito. Informazioni: redazione@ilcigno.org | tel. 06.6965493. Sito internet: www.esionov.it. Fino al 25 gennaio 2020. 


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