sabato 31 ottobre 2020

Trieste, Sandro Miller e John Malkovich fanno rivivere gli scatti iconici del Novecento

«Per me, John Malkovich è un genio disposto a correre rischi, con un talento che gli permette di diventare qualsiasi cosa io gli chieda». In questa dichiarazione del fotografo americano Sandro Miller sta tutto il senso della mostra «Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters», a cura di Anne Morin e Simona Cossu, allestita al Magazzino delle Idee di Trieste.
Il progetto, realizzato nel 2013 ed esposto per la prima volta in Italia, nasce come omaggio a trentaquattro maestri della fotografia, fra cui Albert Watson, Annie Leibovitz, Bill Brandt, Diane Arbus, Herb Ritts, Irving Penn, Pierre et Gilles, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe.
In ognuno delle oltre sessanta opere in mostra John Malkovich impersona il soggetto di un celebre scatto, trasformandosi di volta in volta in Marilyn Monroe, Salvador Dalì, Mick Jagger, Muhammad Alì, Meryl Streep, John Lennon e Yoko Ono, Andy Warhol, Albert Einstein, Ernest Hemingway e in molti altri personaggi.
Ogni opera riproduce in tutti i dettagli le fotografie prese a modello esaltando le doti camaleontiche e la capacità mimetica di Malkovich. Di volta in volta, l’artista muta non solo espressione, ma anche sesso e età divenendo uomo o donna, anziano o bambino, sensuale o enigmatico, cupo o gioioso.
Importante per la realizzazione di questo lavoro è la collaborazione dei due artisti, che si conoscono dagli anni Novanta (quando si incontrarono nella sede della Steppenwolf Theatre Company), con un gruppo qualificato di costumisti, truccatori e scenografi, con i quali hanno analizzato accuratamente ogni dettaglio degli originali, scandagliando i lavori dei grandi fotografi presi a modello.
I maestri dell’obiettivo scelti sono dei veri e propri miti per Miller. «Ognuno di noi ha un eroe o una persona che ammira – ha raccontato a tal proposito il fotografo-. Li lodiamo, li veneriamo e li mettiamo su un piedistallo. Può essere una figura religiosa, un attore di Hollywood, una star dello sport come Tiger Woods o Michael Jordan. Per me i grandi maestri della fotografia sono come i campioni sportivi. Ammiro Irving Penn, Richard Avedon, Annie Leibovitz, e ogni singolo fotografo rappresentato nel mio «Homage to the Masters». Ho ricreato le fotografie dei grandi maestri in segno di rispetto, amore e ammirazione»
Il progetto fotografico ha avuto inizio con lo scatto in cui John Malkovich reinterpretava Truman Capote ritratto da Irving Penn.
Sulla scorta di questo primo scatto l’attore americano, apprezzato in film come «Il talento di mister Ripley» ed «Educazione siberiana», è diventato «la tela e la musa» del fotografo americano, che ha firmato campagne pubblicitarie per Malboro e Coca Cola. Sono nate così tutte le opere esposte in mostra, in cui l’attore interpreta una galleria di ritratti così noti da essere divenuti quasi immagini devozionali e che tuttavia non ha timore di dissacrare attraverso il proprio talento.
Malkovich si cala nella parte del Che Guevara di Korda, di Warhol come appare nel celebre autoritratto o del Mick Jagger di Bailey, sottolineando debolezze, vanità e contraddizioni dei grandi personaggi.
Conclude la mostra la sezione inedita «Malkolynch» che si compone del video «Psychogenic Fugue» (2015), un cortometraggio frutto della collaborazione tra i due artisti, che Sandro Miller ha definito «un ottovolante nella mente di David Lynch», oltre ad alcune fotografie.
In queste opere scorrono otto fra i personaggi più noti di Lynch,reinterpretati da John Malkovich. Tra questi si trovano il Frank Booth di «Velluto blu», il «Mystery Man» impersonato da Robert Blake, il protagonista di «The Elephant Man», il personaggio di Henry Spencer interpretato da John Nance nel film «Eraserhead – La mente che cancella», l’agente Dale Cooper e la Log Lady di «Twin Peaks». Per il gran finale, Malkovich interpreta Lynch in persona. 

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Annie Leibovitz / Meryl Streep, NYC (1981), 2014 © Sandro Miller / Courtesy Gallery FIFTHY ONE, Antwerp; [fig. 2] Albert Watson / Alfred Hitchcock with Goose (1973), 2014. © Sandro Miller / Courtesy Gallery FIFTHY ONE, Antwerp; [fig. 3] Andy Warhol / Green Marilyn (1962), 2014. © Sandro Miller / Courtesy Gallery FIFTHY ONE, Antwerp

Informazioni utili
«Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters». Magazzino delle Idee, corso Cavour, 2 – Trieste. Orari: dal lunedì al venerdì, ore 10:00-19:00; sabato e domenica è obbligatoria la prenotazione al numero 040.3774783  o info@magazzinodelleidee.it. Ingresso: intero € 6,00, ridotto € 4,00. Sito internet: www.magazzinodelleidee.it. Informazioni: info@magazzinodelleidee.it, tel. 040.3774783. La mostra è stata prorogata al 16 maggio 2021. 

Normativa anti-Covid
È necessaria la prenotazione al numero 040.3774783 o via email info@magazzinodelleidee.it. A seguito delle normative anti Covid la capacità massima del Magazzino delle Idee è di 50 persone alla volta.

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