martedì 3 novembre 2020

Moleskine Studio Collection: un taccuino, sei visioni creative


Ernest Hemingway
ne teneva sempre uno in tasca, riempendolo di parole e racconti, quando storie e personaggi bussavano alla porta della sua immaginazione, nei luoghi più disparati della terra: tra i viali e i bistrot di Parigi, negli alberghi di Venezia o in riva al mare a L’Avana. Pablo Picasso, Henri Matisse e Vincent Van Gogh fissavano sui suoi fogli le idee per opere d’arte che sarebbero diventate immortali. Oscar Wilde vi appuntava i suoi celebri aforismi; mentre lo scrittore inglese Bruce Chatwin ne era così innamorato da parlarne nel libro «Le vie dei canti», dove si legge la storia della sua cartolaia di fiducia, in Rue de l’Ancienne Comédie a Parigi, che gli procurava blocchi per appunti dall’inconfondibile copertina nera cerata e rigida, simile alla «pelle della talpa», con gli angoli arrotondati, i risguardi trattenuti da un elastico e le pagine color avorio. Stiamo parlando del Taccuino Moleskine, ideato in Francia tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo e prodotto fino al 1986 da un’azienda a conduzione familiare di Tours. La seconda vita del leggendario «quadernetto», immancabile compagno d’avventura dei maestri delle Avanguardie novecentesche, inizia, invece, nel 1997 quando Modo & Modo, un piccolo editore milanese, ne rinnova la tradizione grazie a una felice intuizione della scrittrice e sociologa Maria Sebregondi. Da allora il marchio Moleskine, oggi di proprietà del gruppo belga D'Ieteren, si diffonde in tutto il mondo. Quel taccuino per viaggiatori colti e moderni globetrotter, ispirato ai quaderni in cerata nera usati da Chatwin e da Van Gogh, diventa un’icona da avere nella propria valigetta.
Negli anni nascono anche progetti speciali, a tiratura limitata, dedicati, per esempio, a Frida Kahlo, a «Il mago di Oz» e alle più belle città del mondo.
Dare spazio alla voce degli artisti è sempre stata una priorità di Moleskine e in questa ottica nasce la nuova collezione Studio, comprendente sei taccuini, ognuno dei quali è stato personalizzato da artisti internazionali.
Il gruppo di artisti che ha collaborato alla collezione rappresenta il mondo globale in cui viviamo, toccando quasi tutti i continenti, da Ovest a Est e viceversa. Olimpia Zagnoli è un'illustratrice italiana. Sonia Alins è spagnola. Yukai Du è di origine cinese e ha vissuto in alcune delle città più cosmopolite del suo Paese prima di stabilirsi nel Regno Unito. Yellena James è nata e cresciuta a Sarajevo; si è poi trasferita negli Stati Uniti e ha scelto l'Oregon come casa. Dimitra Mirtalipova è originaria dell'Uzbekistan ma vive in Ohio. Jon Koko è un'artista svedese che ha vissuto in tutto il mondo, da Taipei a Berlino, e che ha una passione per il Giappone e il suo patrimonio artistico.
Ognuno di questi artisti ha una sua voce, peculiare e distintiva, che si esprime in creazioni artistiche tanto individuali quanto universali, rendendo la collaborazione perfettamente in linea con Moleskine e i suoi valori fondamentali. Dai paesaggi onirici e misteriosi di Koko si spazia al vibrante e potente mondo pop di Olimpia Zagnoli. Alla delicatezza delle composizioni floreali astratte di Yellena James fa da contraltare la realtà ultramoderna di Yukai Du, create con linee e punti. L'arte nostalgica di Mirtalipova ispirata al folklore e alla cultura uzbeka dialoga con le nuotatrici di Sonia Alins.
«La collezione Studio -raccontano da Moleskine- parla a tutti noi, invitandoci a lasciarci ispirare dalle diverse visioni dei sei artisti. La collaborazione è un invito a riempire le pagine bianche di questi taccuini con pensieri e idee personali e uniche, partendo dalle creazioni artistiche in copertina, come fossero il trampolino di lancio per tuffarsi nella propria creatività».

Per saperne di più
www.moleskine.it

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