mercoledì 23 dicembre 2020

Firenze, Marinella Senatore illumina il cortile di Palazzo Strozzi

Relazione, vicinanza, comunità, inclusione sociale: riflette su questi concetti, rimessi in discussione dalla pandemia, il progetto che Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977), artista multidisciplinare apprezzata per le sue performance e opere pubbliche che coinvolgono intere comunità intorno a tematiche sociali e questioni urbane quali l’uguaglianza o le condizioni dei lavoratori, ha pensato per Palazzo Strozzi a Firenze.
«We rise by lifting Others» («Ci eleviamo sollevando gli altri») è il titolo dell’installazione site-specific, ideata a partire da una frase dello scrittore e politico americano Robert Ingersoll (1833-1899), per ornare il cortile d’onore dell’istituzione toscana, che vede alla guida Arturo Galansino.
Alta oltre dieci metri e costituita da centinaia di luci led, l’opera è ispirata alle luminarie tipiche della tradizione popolare dell’Italia meridionale ed è prodotta in collaborazione con l’atelier dei fratelli Parisi di Taurisano, artigiani pugliesi con cui l’artista toscana ha già lavorato nei mesi scorsi in occasione della sfilata di Dior, dello scorso luglio, davanti al Duomo di Lecce. 
Con questo lavoro, Marinella Senatore, che nel 2013 ha ideato il progetto didattico «School of Narrative Dance» per la crescita personale, «crea – ha dichiarato Arturo Galansino durante la presentazione, tenutasi nei giorni scorsi in diretta streaming su Facebook- una piazza tanto fisica quanto ideale per cercare un senso di vicinanza, comunità in un momento di distanziamento sociale e fisico». Per questo motivo il cortile dalle scenografiche suggestioni rinascimentali, a differenza del museo, chiuso almeno fino al 15 gennaio per effetto dell’ultimo Dpcm con le misure per contrastare la diffusione del Coronavirus, sarà aperto ininterrottamente al pubblico – tutti i giorni, dalle 9 alle 20 - fino al 7 febbraio.
«We rise by lifting Others», motto che l’artista ha visto in fotografia sulla maglietta di un manifestante americano degli anni Settanta, non è la sola frase scelta per attivare una riflessione sul nostro tempo.
L’installazione, che nella sua conformazione ricorda un portone o un varco, una sorta di soglia mistica, propone, infatti, altri due motti che instillano domande e ragionamenti: «Breathe, You Are Enough» («Respira, tu sei abbastanza») e «The Word Community Feels Good» («La comunità di parole si sente bene»), un detto del pensatore Zygmunt Bauman.
Marinella Senatore ci dice così che possiamo essere uniti anche se distanti e dà forma a questo suo pensiero anche attraverso un’intensa attività on-line, caratterizzata da una serie di conversazioni con il curatore e il pubblico, ma anche da workshop sul rapporto tra individui e corpi, che vedranno la partecipazione di gruppi, istituzioni e associazioni: studenti liceali e universitari, frequentatori di centri diurni e Rsa, detenuti della Casa circondariale di Firenze Sollicciano, insegnanti, educatori, volontari e artisti.
Le conversazioni sono partite lo scorso 10 dicembre con Maria Grazia Chiuri, la direttrice artistica delle collezioni donna Dior, e continueranno con tante altre personalità internazionali nel mondo dell’arte e della cultura, come la curatrice spagnola Chus Martinez, l’economista Pier Luigi Sacco e il collettivo russo Pussy Riot. «Pensarsi comunità significa anche questo – conclude Marinella Senatore -: essere persone che attivano altre persone».

Didascalie delle immagini
[Figg. 1,2,3 e 4] Marinella Senatore, «We rise by lifting others», Palazzo Strozzi, Firenze ©photoOKNOstudio

Informazioni utili
Marinella senatore. «We rise by lifting others». Palazzo Strozzi, piazza Strozzi - Firenze.Orari: tutti i giorni, ore 9.00-20.00. Informazioni: +39.055.2645155 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.00 e ore 14.00-18.00), prenotazioni@palazzostrozzi.org. Sito  internet: www.palazzostrozzi.org. Fino al 7 febbraio 2021 



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