lunedì 22 febbraio 2021

Milano, «I dormienti» di Mimmo Paladino incontrano la musica di Brian Eno

È il 1998 quando Mimmo Paladino (Paduli, 18 dicembre 1948), uno tra i principali esponenti della Transavanguardia, espone per la prima volta in Toscana, a Poggibonsi, nell’ambito della mostra «Arte all’Arte», promossa annualmente dalla Galleria Continua, i suoi «Dormienti». All’interno della Fonte delle Fate trovano posto coccodrilli e uomini in posizione fetale; le figure, in terracotta, sono collocate su lastre di ferro scuro e sembrano immerse in un sonno che richiama la profondità dell'inconscio e l'immagine stessa dei sogni. Due anni dopo, nel 2000, le opere vengono fuse in bronzo e vanno a comporre l’installazione permanente che ancora oggi è visibile a Poggibonsi, in quella che è l’unica fonte medievale superstite del castello di Poggiobonizzo, raso al suolo dai fiorentini nel 1270. Le opere sono parzialmente immerse nelle acque, che variando di livello (a causa delle piogge) le sommergono o le rivelano. La vegetazione sulle pareti e il picchiettare delle gocce d’acqua creano un’atmosfera suggestiva e sospesa.
Quegli imperturbabili uomini eterni realizzati in terracotta accostando frammenti provenienti dalla stessa matrice, ma combinati diversamente, ognuno con il colore unico dell'argilla utilizzata, vengono esposti anche, nel 1999, in una grande mostra negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra, in dialogo con un impianto sonoro appositamente ideato dal musicista, compositore e produttore britannico Brian Eno.
A vent’anni di distanza, i «Dormienti» arrivano per la prima volta a Milano, dove rimarranno esposti fino al prossimo 8 maggio alla Cardi Gallery, in un nuovo allestimento inedito, un unicum irripetibile pensato per l’occasione dallo stesso artista.
La scelta non è casuale: «desideriamo inaugurare questo nuovo anno con una mostra importante e ambiziosa – spiega, infatti, Nicolò Cardi –. In un momento particolare come quello di oggi continuiamo a produrre concretamente contenuti di altissima qualità, così da stimolare una nuova progettualità per il sistema dell'arte e dare un segno di fiducia al mondo della cultura».
Nella penombra del grande open space della galleria milanese, l’artista dispone trentadue sculture secondo una nuova costruzione concettuale, rimodulando il tono dell’installazione con solennità. Le composizioni musicali di Brian Eno anche questa volta liberano i «Dormienti» dalla pesantezza del sonno o dall’evanescenza del sogno, restituendo loro un soffio vitale e una serena concretezza.
Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo, con un testo di Demetrio Paparoni, che così racconta la ricerca dell’artista campano: «ricorre in Paladino l’idea di assemblare delle forme come se fossero moduli. Non va dimenticato che l'artista ha in più occasioni manifestato l’attitudine a realizzare opere concepite come un insieme di frammenti archiviati nel suo immaginario visivo. È questa attitudine che lo ha portato a realizzare dei lavori insieme a Sol Le Witt, Alighiero Boetti e non ultimo Brian Eno, artisti che hanno sempre lavorato con un concetto di modulo e di ripetizione differente».
La mostra può essere vista anche on-line, sul sito www.cardigallery.com. Elemento innovativo alla base del progetto, realizzato in collaborazione con la start up milanese Wide Vr, è la tecnologia Real-time 3D Streaming, derivata dal gaming. La galleria utilizza questa nuova modalità digitale, che integra le più avanzate ricerche tecnologiche sulla realtà virtuale, per offrire al suo pubblico un risultato di altissima qualità. Le trentadue sculture in terracotta che compongono l'installazione sono state scansionate con un procedimento di fotogrammetria che restituisce l'immagine tridimensionale nel minimo dettaglio. Il visitatore può muoversi tra le opere e osservare a 360 gradi i particolari che le compongono, proprio come farebbe nello spazio reale, con la possibilità di usufruire anche di approfondimenti e contenuti inediti.
I corpi dei «Dormienti» – in cui molti hanno visto un’ispirazione ai resti degli abitanti di Pompei e Ercolano, ma che in realtà fanno riferimento ai disegni di Henry Moore dei ricoveri di guerra inglesi durante la Seconda guerra mondiale – sono accompagnati al primo piano della Cardi Gallery dalla grande opera inedita «Sunday Mornin' Comin' Down», composta da cento disegni realizzati nel corso del 2020. Anche quest’opera, così come «I Dormienti», è emblematica del modo in cui l'artista concepisce il lavoro, un puzzle nel quale i frammenti convergono in un unicum monumentale, una «finestra panoramica» sulle immagini che popolano il mondo dell'artista alla ricerca di un equilibrio naturale tra intimismo e memoria collettiva.

(aggiornato il 4 maggio 2021, alle ore 15:00)
 

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Mimmo Paladino, Ritratto. Foto di Lorenzo_Palmieri; [figg. 2 e 3] Mimmo Paladino, I dormienti, 1998-2020. Foto di Carlo Vannini. Courtesy Cardi Gallery, Milano; [fig. 4] Mimmo Paladino, Sunday Mornin' Comin' Down», 2020. Foto di Carlo Vannini. Courtesy Cardi Gallery, Milano

Informazioni utili 
Cardi Gallery | Milano, corso di Porta Nuova, 38 - Milano. Orari: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.30, sabato dalle 11.00 alle 18.00. Ingresso libero. Informazioni: tel. (+39)02.45478189; mail@cardigallery.com. Sito internet: www.cardigallery.com. Social Network: @cardigallery. Fino all'8 maggio 2021

Nessun commento:

Posta un commento