venerdì 5 marzo 2021

«Un seme di collina», in un libro di Mudima la Sicilia «sensuale e misteriosa» di Nerina Toci

Sensuali e misteriose: sono questi i primi due aggettivi che vengono in mente guardando le fotografie che Nerina Toci (Tirana, 21 gennaio 1988), artista vincitrice nel 2016 del concorso «Guido Orlando - Premio fotografico Peppino Impastato», ha scattato tra il 2017 e il 2020 in Sicilia, la terra adottiva dove trascorre gran parte del suo tempo.
Questo suo work in progress, realizzato principalmente tra i versanti asimmetrici dei monti Nebrodi, è al centro del volume «Un seme di collina», appena pubblicato da Mudima.
Il libro, per la curatela di Davide di Maggio, contiene saggi critici di Achille Bonito Oliva, Lorand Hegyi, Dominique Stella, oltre a un testo della stessa fotografa, protagonista in questi giorni a Milano della collettiva «La Face autre de l'autre Face» (visibile fino al 12 marzo), che raccoglie, proprio negli spazi espositivi di Mudima (le gallerie private sono aperte anche in zona arancione scuro), le opere di ventuno artisti, in prevalenza italiani, tra cui Gabriele Basilico, Francesco Jodice, Christiane Löhr, Uliano Lucas, Sabrina Mezzaqui, Ugo Mulas e Nicola Samorì.
La giovane fotografa albanese, originaria di Tirana, che per molti anni ha vissuto in Sicilia e che ora divide la sua vita tra Palermo e Milano, si occupa di fotografia dal 2015 e riserva da sempre, nel suo lavoro, un ruolo centrale alla sua terra di adozione.
Se all’inizio del suo percorso di ricerca artistica, lo sguardo era condizionato dai sogni e dall’emotività ed era focalizzato sull’indagine della sua identità, oggi Nerina Toci si propone di catturare, con il suo lavoro, l’identità universale attraverso l’esperienza del sensibile. Questo sentire ha portato l'artista a una graduale eliminazione della figura umana dagli scatti.
L’interesse antropologico – con la costante riflessione sulla figura femminile, sul senso del luogo e del confine – e l’interrogazione sul reale spostano, poi, la funzione della fotografia da quella estetica a quella reale: «la vera risposta -afferma la stessa artista - sta non nel catturare e possedere la realtà, ma nell'accettazione della sua esistenza».
Nei sui lavori – dei quali anche Letizia Battaglia ha sottolineato l’inquietudine e la grazia –, Nerina Toci riesce a dare forma alla sua immaginazione sconfinata, che varca i confini della fotografia e ci porta in un mondo incantato. La chiave per capire il suo lavoro va cercata nel fatto che, applicando leggi proprie, supera la visione monoculare che la fotografia impone. 
Il lavoro di Nerina Toci parte, dunque, dalla fotografia ma prende subito altre rotte, diventando opera d’arte. La macchina fotografica è semplicemente un mezzo che le consente di esprimere quello che per un fotografo è impossibile: uscire dalla realtà che ci circonda per addentrarsi in una sorta di Wunderkammer – una realtà personale che diventa universale – nella quale entriamo insieme a lei.
Davide di Maggio, curatore del volume, dice di Nerina Toci: «Il fotografo blocca un istante in eterno, lei apre quell’istante all’infinito. Le sue fotografie non hanno a che fare con l’effimero della nostra società, ma hanno piuttosto quella 'perennità' delle opere che si tramandano nel tempo. Il tempo non è un limite ma diventa suo alleato». 
Nerina Toci non è interessata alla realtà che ci circonda: «la sua - prosegue lo studioso - è un instancabile ricerca di un mondo che non trova, ma che è ben chiaro nella sua lucidissima immaginazione e che riesce a esprimere nelle sue fotografie anche grazie ad un grandissimo talento. Questa è la forza di Nerina Toci, il suo fascino, il suo magnetismo. E questo è il sogno dell’arte che grazie a lei si avvera».
Nerina Toci ci porta così dentro un mondo incantato dove la fantasia è libera di viaggiare, dove il dato oggettivo si trasforma in poesia.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Cover del libro Nerina Toci. Un seme di collina, Edizioni Mudima, Milano 2020; [fig. 2] Nerina Toci, ritratto; [fig. 3] Untitled, 2020 © Nerina Toci. Courtesy Fondazione Mudima

Informazioni utili
Nerina Toci. Un seme di collina, Edizioni Mudima, Milano 2020. A cura di: Davide Di Maggio. Contributi di: Davide Di Maggio, Achille Bonito Oliva, Lorand Hegyi, Dominique Stella. E uno scritto di: Nerina Toci. Pagine: 178. Lingua: Italiano/Inglese. Copertina in brossura cartonata. Dimensioni: 22x26 cm. Prezzo: 30 Euro. Il libro è acquistabile sul sito di Fondazione Mudima (www.mudima.net | sezione Shop) e in libreria

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