giovedì 15 aprile 2021

Al via la V edizione di «kunst.stück», il concorso che premia le etichette dei vini

«Un progetto serio, bello, giovane, e al tempo stesso anche ironico, democratico e innovativo»: viene raccontato con queste parole il bando di concorso «kunst.stück» (in italiano: «opera d'arte»), lanciato per il quinto anno consecutivo dalla Cantina Kaltern, una delle aziende vitivinicole più importanti dell'Alto Adige con i suoi 450 ettari e circa 1.200 vigneti. La call to action, aperta fino al 25 aprile, alle ore 23.59, è rivolta ad artisti e designer affermati o emergenti, chiamati a realizzare un'etichetta d'arte che sappia interpretare il vitigno più rappresentativo dell’anno.
In questa edizione l’incoronazione a «kunst.stück» è andata a una parcella di Pinot Grigio, vitigno che è un po’ la «cenerentola» – se così si può dire – dei vitigni autoctoni e non, presenti nelle ripide vigne dell’Alto Adige e del lago di Caldaro. Anche se non sempre l'eccezione è la regola: «in alcune parcelle molto vocate e in certe annate, si può cogliere la vera grandezza del Pinot Grigio e il suo splendore», ci insegna l'enologo Andrea Moser. Questo è successo nell’annata 2019, dal ritmo sui generis, che, tra pioggia e sole, ha permesso a Cantina Kaltern di raccogliere uve Pinot Grigio di altissima qualità. Il tema del concorso di quest'anno è così «Il grande momento di Cenerentola».
A ogni edizione, infatti, l'argomento del concorso cambia e, in questi cinque anni, è nata una collezione di vini «opere d’arte della natura», vestiti con altrettante opere d’arte e prodotte in edizione limitata.
Le edizioni passate hanno visto, per esempio, nel 2014 le varietà di Pinot Bianco interpretate da Claudio Paternoster, artista che ha convinto sia la giuria sia il pubblico con la sua elegante interpretazione creativa. Margit Pittschieler ha, invece, vinto il concorso per l'etichetta del «kunst.stück» Cabernet Sauvignon Riserva 2015; la giovane di Bressanone è stata in grado di convincere il pubblico della votazione on-line con la sua interpretazione del tema «Un vino di mondo, di casa a Caldaro». Mentre il Kalterersee classico superiore 2016 porta un’etichetta creata dal designer e docente milanese Stefano Mandato, che ha concepito un’opera d’arte tesa a raccontare la «gioia di vivere al lago di Caldaro». Infine, il Merlot dalla vendemmia 2018 porta il vestito di Anita Ladurner, che ha lavorato sul tema «Baciato dal sole».
Le opere realizzate diventano così un fermo immagine del tempo che scorre. «Gli acini, come perle, - raccontano, a tal proposito, dalle Cantina Cantina Kaltern, che premierà il vincitore con mille euro - racchiudono un tesoro che verrà svelato dalla mano dell’uomo e rinchiuso nuovamente, stavolta in una bottiglia. Resterà lì, in silenziosa attesa del momento in cui si alzerà il sipario e verrà il suo momento da protagonista, un assolo, al centro della scena. E l’esperienza diventerà memoria, impresso ricordo nel cuore e nella mente: kunst.stück». 

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