La programmazione spazierà dal teatro contemporaneo di Carrozzeria Orfeo, con «Miracoli metropolitani» (mercoledì 20, ore 21, al teatro Petrarca), al monologo eco – sostenibile di Mulino ad arte, con «Mi abbatto e sono felice» (sabato 23, ore 21.30, alle case popolari di via Malpighi), passando per l’originale omaggio dantesco dello spettacolo «Nel mezzo dell’inferno» (da giovedì 21 a domenica 24, dalle ore 9:30 alle ore 22:30 alla sala Sant’Ignazio), ideato da Fabrizio Pallara per CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Lac - Lugano arte e cultura. Riservato a uno spettatore per volta, il progetto teatrale pone il pubblico a contatto, grazie all’utilizzo di un casco per realtà virtuale, «con la possibilità – si legge nella sinossi - di un altrove, di una dimensione fantastica che non sia però alternativa e dissociata da quella reale, ma a questa interconnessa, nella convinzione che il fantastico e il virtuale siano immersi nel reale molto più di quanto non si creda».
Grande spazio avrà anche la programmazione dedicata ai più piccoli, promossa in collaborazione con il Festival meno alti dei pinguini, che vedrà in scena «La famiglia Mirabella» della compagnia Il teatro viaggiante (domenica 24, ore 11:30, in piazza Risorgimento), «Il teatro alla finestra» di Nata teatro (venerdì 22, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, in piazza San Jacopo), «Lo sbernecchio del Bubbù» di Pindoc (sabato 23, ore 18:30 e ore 21:30, al teatro Pietro Aretino) e «La bella e la bestia» di Stivalaccio teatro (domenica 24, ore 17.30, al teatro Petrarca). Non mancherà anche nella programmazione riservata ai bambini un omaggio a Dante Alighieri, a settecento anni dalla morte. A portarlo in scena sarà Tommaso Taddei nello spettacolo «Bambini all’Inferno» (mercoledì 20, ore 9, al cinema Odeon) di Renzo Boldrini per Giallo Mare Minimal Teatro, nel quale l’attore si trasformerà in una sorta di Virgilio per «incontrare Paolo e Francesca, Ulisse, diavoli di ogni risma e creature fantastiche e mitologiche di ogni genere».
Fra gli appuntamenti classici del festival ritornerà, poi, il Pullman dello spettatore, che quest’anno porterà il pubblico a Terranova Bracciolini per «Hess» di KanterStrasse Teatro (giovedì 21, ore 19 e ore 21:30, all’auditorium le Fornaci), un appuntamento per non dimenticare gli orrori della Seconda guerra mondiale, e al teatro Verdi di Monte San Savino per la «Cenerentola» di Zaches Teatro (venerdì 22 ottobre, ore 21:30), un viaggio alla scoperta di una delle figure più conosciute delle fiabe, un'eroina dai mille volti, artefice del proprio destino, capace di passare dalla cenere alla corte.
Numerosi sono, poi, all’interno del programma i momenti dedicati alla riflessione sulla figura dello spettatore, ideati con il Festival teatro fra le generazioni: la tavola rotonda «Fare e vedere teatro a scuola nell’era post-pandemica» (mercoledì 20, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, all’Aula magna del Liceo Piero della Francesca) e le giornate di studi «Spettacolo dal vivo e linguaggi digitali, un nuovo patto spettatoriale» (giovedì 21, dalle ore 15 alle ore 18:30, al teatro Pietro Aretino) e «Sostenibilità della cultura - Cultura della sostenibilità» (venerdì 22, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30, al teatro Pietro Aretino).
Completano la programmazione la presentazione del libro «Lavoro culturale e occupazione» di Franco Angeli editore, con gli autori Antonio Taormina e Valentina Montalto (sabato 23, ore 11, alla libreria Feltrinelli), la proiezione del film «Rastrelli. Arte, teatri e attori al tempo della peste», di e con Andrea Merendelli (domenica 24, ore 17:30, al cinema Eden), il laboratorio «Orme – danze selvatiche e domestiche» (venerdì 22 ottobre, ore 15:30 e ore 17, al Centro Camu), con Sosta Palmizi, e «Spettatori la gran reunion #6», appuntamento nazionale dei gruppi di spettatori in Italia, (sabato 23, ore 14:30, al teatro Pietro Aretino).
Dopo «Lo spettatore digitale», ovvero l’edizione del 2020 interamente dedicata al tema del rapporto tra spettacolo dal vivo e linguaggi e mezzi digitali, il Festival dello spettatore si concentra, dunque, su due tematiche, tra loro connesse: la prosecuzione del percorso sulla «questione digitale», sempre più oggetto di studio dopo la pandemia da Covid-19, che ha rivisitato il nostro modo di vivere, e il rapporto tra cultura e sostenibilità.
Dopo «Lo spettatore digitale», ovvero l’edizione del 2020 interamente dedicata al tema del rapporto tra spettacolo dal vivo e linguaggi e mezzi digitali, il Festival dello spettatore si concentra, dunque, su due tematiche, tra loro connesse: la prosecuzione del percorso sulla «questione digitale», sempre più oggetto di studio dopo la pandemia da Covid-19, che ha rivisitato il nostro modo di vivere, e il rapporto tra cultura e sostenibilità.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Locandina del Festival dello spettatore 2021; [fig. 2] Immagine guida dello spettacolo «Cenerentola» di Zaches Teatro; [fig. 3] Cover dello spettacolo «Nel mezzo dell’inferno»; [fig. 4] Carrozzeria Orfeo in «Miracoli metropolitani»
Informazioni utili
segreteria@reteteatralearetina.it, tel. 331.7880087 | Sito web: festivaldellospettatore.it
Nessun commento:
Posta un commento