martedì 21 dicembre 2021

Bologna, un viaggio in 3D tra i tesori del Museo medievale

Chi varca le porte del quattrocentesco Palazzo Ghisilardi – Fava, uno dei più pregevoli edifici rinascimentali di Bologna con la grandiosità dei suoi ambienti e la bellezza dei suoi affreschi, che nel Cinquecento videro al lavoro i tre Carracci, i fratelli Annibale (1560-1609) e Agostino (1557-1602) e il loro cugino Ludovico (1555-1619), si trova immerso in un’atmosfera di altri tempi. Raffinati manufatti, preziosi capolavori di Jacopo della Quercia, Francesco del Cossa, Vincenzo Onofri e altri ancora, oggetti unici – tra statuaria, manufatti lapidei, codici miniati, bronzi, armi, avori e vetri – offrono la possibilità di compiere un affascinante viaggio a ritroso nel tempo, regalando ai visitatori una visione di quello che era la città felsinea tra l’VIII e il XVI secolo.
Da qualche settimana, le porte di Palazzo Ghisilardi – Fava, dal 1985 sede del Museo civico medievale, possono essere varcate anche on-line, entrando nella versione tridimensionale, immersiva e interattiva dell’edificio di via Manzoni 4, nel centro storico della città, attraverso il collegamento presente al sito web https://museocivicomedievalebologna.publicsicc.com.
Dalla partnership tecnica tra l'Istituzione Bologna Musei e Publics ICC, start-up attiva nell’ambito della ideazione e realizzazione di software e soluzioni innovative volte alla fruizione del patrimonio artistico-culturale, è nato, infatti, 3D Art Xp, un nuovo percorso virtuale a libera accessibilità in grado di trasportare il visitatore direttamente all’interno degli spazi del museo, riprodotto fedelmente nella sua configurazione architettonica e nell’ordinamento del suo patrimonio, per un’esperienza di visita completa e dinamica grazie all'integrazione tra innovative tecnologie digitali 3D e contenuti audiovisivi. Si amplia così l'offerta informativa sul patrimonio storico-artistico del capoluogo emiliano con l’intento di rendere il pubblico più consapevole e desideroso di avvicinarsi per la prima volta alle collezioni del Museo civico medievale o di tornare a visitarle da un diverso punto di vista.
L’utilizzo di tecnologia laser a luce strutturata ha permesso di realizzare scansioni reali in alta risoluzione di tutti gli ambienti espositivi nella loro interezza, liberamente percorribili su qualsiasi tipo di device. Muovendosi all'interno dei quattro piani in cui si articola la planimetria virtuale, l’utente può esplorare lo space 3D ruotando il modello con qualsiasi angolazione a 360° per apprezzare il layout e il modo in cui ogni ambiente è correlato rispetto all'intero spazio. L’inserimento di punti di interesse dinamici tridimensionali (hotspot) consente, inoltre, un accesso veloce ad approfondimenti di carattere tecnico, storico e artistico attraverso contenuti audiovisivi di storytelling, realizzati con la consulenza scientifica dello staff del museo.
A dare il benvenuto, accogliendo idealmente il visitatore nel cortile di Palazzo Ghisilardi, è il direttore Massimo Medica, che ne ripercorre la complessa stratificazione storica, definendolo «un museo nel museo», per il radicamento nel tessuto urbano e il sedimento di accumulo plurisecolare di cui porta testimonianza. L’edificio accoglie, per esempio, una delle venti torri gentilizie di epoca medioevale, quella «dei Conoscenti», e ingloba anche reperti di epoca romana e notevoli resti murari in selenìte della Rocca imperiale che i Bolognesi distrussero nel 1115 all'indomani della morte di Matilde di Canossa, durante il processo di affermazione dell’autonomia comunale.
L'esperienza di visita si articola in sette percorsi tematici introdotti da brevi contrappunti narrativi in forma di clip, visibili anche sul canale YouTube di Publics Icc, che illuminano alcuni dei principali aspetti storici e storico-artistici di Bologna durante il Medioevo. «Una bussola giuridica per l’Europa: la Scuola bolognese dei Glossatori», «Bonifacio VIII e la lotta eterna tra Bologna e Ferrara», «Fondere l’immaginazione: l’arte del bronzo», «Un marchio per leggere la storia: i sigilli», «La società dei tornei: l’aristocrazia che guerreggia», «La micro scultura in avorio: lavori certosini e dettagli preziosi», «La ceramica artistica nel Medioevo» sono i capitoli che il visitatore può percorrere come in un avvincente romanzo storico, immergendosi nell’atmosfera di una cultura artistica di eccezionale vitalità espressiva, quella della Bologna medievale, tra la sua cospicua popolazione di glossatori e di studenti provenienti da ogni parte della Cristianità latina per frequentare l'eccellente Studium, patria medievale del diritto, e dentro le botteghe artistiche e librarie, che affermarono la città come centro preminente della produzione di manoscritti a sud delle Alpi.
Ai percorsi tematici è collegato un catalogo tridimensionale di quarantacinque manufatti artistici che permette di apprezzare dettagli e caratteristiche non visibili a occhio nudo, grazie a un processo di scansione con scanner mobili a luce strutturata, in grado di acquisire contemporaneamente forme e texture, e la riproduzione 3D con software di modellazione di ultima generazione. I pezzi selezionati sono rappresentativi della varietà delle collezioni del museo, tra i più iconici e prestigiosi che ne identificano il patrimonio ma anche tra i meno noti. La procedura di consultazione del modello prevede le principali modalità di interazione: movimento lineare, rotazione, variazione del punto di vista e la consultazione di una scheda descrittiva con le caratteristiche specifiche di ogni oggetto.
A ideale completamento del percorso virtuale 3D Art Xp, rimane consultabile sul portale www.storiaememoriadibologna.it lo scenario tematico dedicato al Lapidario, che consente una passeggiata virtuale nella raccolta di quarantuno manufatti lapidei, «fogli di pietra» in cui sono incise vicende pubbliche e private sullo sfondo della vita quotidiana bolognese tra Alto Medioevo e XVII secolo.

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