giovedì 10 ottobre 2024

Giornate del contemporaneo, la parola chiave è «accessibilità»

Compie vent’anni la Giornata del contemporaneo, la grande manifestazione che nell’arco di sole ventiquattro ore apre le porte a musei, fondazioni, accademie, gallerie, atelier d’artista e siti pubblici e privati, regalando al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte dei nostri giorni. 
L’appuntamento, in agenda per la giornata di sabato 12 ottobre, è promosso da Amaci, l’associazione dei musei d’arte contemporanea italiani che vede in rete ventiquattro spazi museali, sotto la guida di Lorenzo Balbi, ed è realizzato con il sostegno della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Mostre, eventi, convegni, visite guidate gratuite alle collezioni, laboratori in presenza e on-line, tutti a ingresso gratuito, compongono il ricco cartellone della manifestazione, che coinvolgerà più di mille realtà in tutta Italia, ma che guarderà anche oltre confine con l’apertura di Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di cultura all’estero.
 
A firmare l’immagine guida di questa edizione, che ha ottenuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica, è Tomaso Binga (Salerno, 1931), al secolo Bianca Pucciarelli Menna, artista e poetessa campana, da sempre impegnata per la salvaguardia dei diritti degli esseri umani, e in special modo delle donne, che ha assunto uno pseudonimo per contestare con ironia e spiazzamento i privilegi del mondo maschile.
L’immagine proposta si intitola «Donna in gabbia» (1975-2024) ed è tratta da una performance del 1974 in cui l’artista e attivista salernitana, si presentava «con la testa racchiusa in una gabbia per canarini, facendosi imboccare da mani maschili: una riflessione – si legge nella nota stampa - sulla condizione di subalternità costrittiva della donna, ma, più in generale, sulle disuguaglianze che si fondano sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso presentate come cura e protezione. La gabbia per canarini diventa così una barriera non solo fisica, ma anche metaforica, sull'inaccessibilità alla libertà come diritto inalienabile e a tutti gli strumenti e alle possibilità che possono portare ognuno di noi a una condizione di maggiore consapevolezza ed emancipazione». E proprio il tema dell’accessibilità, intesa in senso ampio come l’abbattimento delle barriere culturali, intellettive, sensoriali e architettoniche, per garantire a tutti il pieno accesso alla cultura, è il tema scelto per questa Giornata del contemporaneo.
 
Stimolo per questa decisione sull’argomento che farà da filo conduttore alla manifestazione è stata la nuova definizione di museo di Icom (Praga, 24 agosto 2022), che recita: «Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che compie ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio culturale, materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano in modo etico e professionale e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze».
 
Tra i tanti appuntamenti in agenda merita una segnalazione quello in programma a Firenze, dove sarà possibile sperimentare il nuovo percorso tattile e polisensoriale del Museo del Novecento, realizzato con la preziosa collaborazione della locale Unione italiana ciechi e ipovedenti e del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’ateneo fiorentino. Giorgio Morandi, Arturo Martini, Fortunato Depero e Ottone Rosai sono alcuni degli artisti, presenti nella raccolta di Alberto Della Ragione, le cui opere sono state riprodotte tattilmente, offrendo così un percorso da sperimentare con le mani )mja anche con l'udito), che spazia dalla natura morta al paesaggio, dai nudi ai ritratti.
 
Altro appuntamento da segnarsi in agenda è quello al Mambo di Bologna, dove si terrà un convegno (visibile anche in streaming) su Giovanni Maria Accame (1941 – 2011), storico, critico d’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. «Critica estesa» è il titolo della giornata di studi che si propone di spiegare come anche la scrittura, quella della didascalia e quella della critica, sia uno strumento di mediazione tra il pubblico e l’opera d’arte. La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Anna Chiara Cimoli (Università degli studi di Bergamo), Maria Elena Colombo (Museo Egizio, Torino), Bernardo Follini (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino), Roberta Mansueto (Salgemma, Noci), Matteo Lucchetti (Museo delle Civiltà, Roma), Daniela Dalla e Laura Brambilla (Dipartimento educativo Mambo di Bologna).
 
Altro museo che propone un’interessante riflessione sui temi dell’accessibilità è il Mart di Rovereto, dove sono in programma un articolato seminario sul diritto alla cultura e sulla progettazione esperienziale inclusiva, incontri per conoscere i linguaggi dell’inclusività come il Braille e il Lis, oltre alla performance «Schizophonia» di Marco Secondin, che mette in scena un cortocircuito di sensi, in particolare tra ciò che è possibile vedere e ciò che, invece, è possibile udire.

Da non perdere è anche la proposta di Verona che, alla Galleria d’arte moderna «Achille Forti», dà vita a «Sensibilia – Pratiche di benessere e nuovi sguardi», iniziativa rivolta a chi ha storie di vita complesse, promuovendo in questo modo il ruolo sociale, educativo e ri-abilitativo dell’arte. In particolare, sarà proposto il frutto del workshop «Su carta bianca: creazione di un diario di viaggio interiore», rivolto a donne in difficoltà che hanno dato spazio alla propria creatività ed espressività realizzando un racconto visivo delle esperienze e delle sensazioni vissute nel museo veneto tramite collage e brevi frammenti poetici.
 
Molti saranno, poi, i musei che apriranno gratuitamente le porte delle proprie collezioni, permettendo anche di vedere le nuove proposte per la stagione espositiva autunnale, a partire da quelli della rete Amaci come il Castello di Sant’Elmo e il Madre a Napoli, il Maxxi e il Macro di Roma, il Castello di Rivoli a Torino, la Gamec di Bergamo, il Museo del Novecento a Milano, il Centro Pecci di Prato o il Musma – Museo della scultura contemporanea di Matera.
 
Il programma, che offre anche mostre interessanti come quella di Beatrice Favaretto (Premio Lydia 2023) al Pac di Milano, quella di Diego Marcon a Ca’ Pesaro – Galleria internazionale d’arte moderna di Venezia o il duplice progetto espositivo sul design (a partire da un’idea di Philippe Daverio) del Maga di Gallarate (Varese), è ancora molto lungo e può essere consultato, in modalità calendario o attraverso la mappa, sul sito https://giornatadelcontemporaneo.amaci.org/it.
 
Per festeggiare il ventesimo anniversario della Giornata del contemporaneo è stato, inoltre, ideato e curato il progetto Treccani Arte x Amaci: una collana di stampe fine art in edizione limitata realizzate da Giorgio Andreotta Calò, Stefano Arienti, Tomaso Binga, Binta Diaw, Emilio Isgrò, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Liliana Moro, Adrian Paci, Giulio Paolini, Alfredo Pirri e Michelangelo Pistoletto, tutti artiste e artisti che in passato hanno firmato l’immagine guida della manifestazione. 
Le opere del progetto saranno esposte allo Spazio Treccani Arte, attivo dal 2023 a Roma, al piano terra di Palazzo Mattei Paganica, dove saranno allestite, per l’occasione, anche una mostra sulla serie grafica «Muse» di Luca Pignatelli, esponente del Realismo visionario, e una serie di disegni di Giulia Cenci, con autoritratti sempre diversi che condividono connotati animaleschi più o meno marcati.
 
In un programma tanto ricco, soprattutto per quanto riguarda gli eventi cosiddetti off, ovvero quelli promossi da istituzioni private, gallerie e atelier d'artisti, è difficile rispondere, a domande come «Dove andare?», «Che fare?», «Cosa guardare?». Molto dipende dai gusti personali e dal luogo in cui ci si trova. L’importante è ricordarsi che tante piccole «chicche» ci aspettano a pochi chilometri da casa. Basta essere curiosi.

Didascalie delle immagini
[fig. 1] Tomaso Binga per la Ventesima Giornata del Contemporaneo, Donna in gabbia, 1975 - 2024; [fig. 2] Tomaso Binga (Salerno, 1931), al secolo Bianca Pucciarelli Menna. Foto di Andrea Chemelli; [fig. 3] Centro Pecci di Prato. Foto di Fernando Guerra; [fig. 4]  Mart di Rovereto, 2023. Foto di Roberta Segata; [fig. 5] Museo del Novecento a Milano. Sala Fontana. Foto Lonati; [fig. 6] Castello di Rivoli; [fig. 7] Museo Madre di Napoli; [fig.  8] Ca' Pesaro a Venezia. 

Informazioni utili

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