venerdì 4 luglio 2025

LacMus Festival, sul Lago di Como un viaggio tra le note di Maurice Ravel

Saranno la musica del compositore francese Maurice Ravel, di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita, e il repertorio iberico da lui amato a fare da filo rosso tra i quattordici appuntamenti che compongono il cartellone di «Giochi d’acqua», ovvero la nona edizione di «LacMus Festival», in programma dal 9 al 20 luglio sul Lago di Como in Tremezzina, con uno sconfinamento in Brianza.

Il programma si aprirà con un recital pianistico del direttore artistico Louis Lortie, che porterà nell’incantevole scenario di Villa Carlotta il suo «Absolute Ravel», nel quale verranno proposti la celebre «Pavane pour une infante défunte», il monumentale «Tombeau de Couperin», la pagina giovanile «Jeux d’eau» (fonte di ispirazione per il titolo del festival comasco) e l’onirico ed enigmatico «Gaspard de la nuit».

Il giorno successivo, giovedì 10 luglio, si aprirà con «Giochi in musica», un laboratorio per i più piccoli (dai 3 ai 6 anni), al Parco di Villa Mainona – Museo del paesaggio del Lago di Como a Tremezzina. Mentre nel tardo pomeriggio, il Museo della barca lariana ospiterà il concerto «Musica tra le barche», che vedrà tornare a LacMus il clarinettista Anton Dressler, impegnato ancora una volta a cimentarsi con i live electronics in pagine da lui composte. Proseguirà, poi, il percorso dedicato a Maurice Ravel con il pianista Axel Trolese, che presenterà la «Rapsodie espagnole», nella trascrizione per pianoforte, e la giovanile «Habanera», precedute e introdotte da pagine di due compositori iberici, Turina e Albéniz, e da un cameo lisztiano, «Les jeux d’eau à la Villa d’Este», le cui immagini acquatiche preannunciano e preparano la ricerca timbrica raveliana.

Si proseguirà nella mattinata di venerdì 11 luglio con l’ormai tradizionale ascesa a piedi verso l’Abbazia di San Benedetto in Val Perlana, gioiello medioevale raggiungibile in un’ora di cammino. La fatica della salita sarà premiata dall’ascolto di «Monastic cello», un programma che accosta tre delle sei «Suite per violoncello» di Johann Sebastian Bach, affidate a Lucia Swarts, interprete di punta del repertorio barocco con strumenti d’epoca.

Di tutt’altro carattere sarà il concerto serale alla Villa del Balbianello, che fin dal titolo, «¡Granada!», promette un viaggio sonoro tra i profumi, i ritmi e i colori dell’Andalusia. Protagonista sarà il tenore Galeano Salas, accompagnato al pianoforte da Sophia Muñoz e Paolo Bressan. Da Bizet alla zarzuela, da Massenet alle canzoni messicane, il programma si dipanerà in modo vario e piacevole fra Europa e America Latina, per concludersi con l’iconica «Granada» di Agustín Lara, a lungo popolare anche in Italia nell’interpretazione di Claudio Villa.

Ci si sposterà, quindi, a Villa Lario dove, sabato 12 luglio, il Trio Wanderer, compagine francese di fama mondiale, presenterà il suo «Absolute Ravel», nel quale sarà possibile ascoltare il «Trio» da due Sonate, per violino e pianoforte e per violino e violoncello, che appartengono al periodo finale della produzione raveliana e hanno in comune la presenza di riferimenti al mondo della musica nera americana.

Domenica 13 luglio, in piazzetta Brenna, andrà in scena «Vive les amateurs!», un concerto collettivo di pianoforte con medici, avvocati, impiegati e ingegneri, originari di diversi paesi del mondo, dal Giappone al Brasile, riuniti nell’associazione PianoLink. Mentre lunedì 14 luglio il festival farà tappa, come ormai da alcuni anni, negli spazi all’aperto del maestoso Castello Durini ad Alzate Brianza, con «Rhapsody in Black», un programma che prevede ben tre concerti per pianoforte, affidati al solista e compositore Vyacheslav Gryaznov e a un’orchestra virtuale, la G-Phil, un’applicazione sviluppata dallo stesso artista nel periodo della pandemia. Il programma esprime appieno lo spirito modernista e ottimistico del primo Novecento: il «Concerto per la mano sinistra» di Ravel e il «Primo Concerto» di Shostakovich sono attraversati dal fremito ritmico di quell’epoca, in cui gli echi guerreschi si mescolano a quelli del jazz che si stava diffondendo in Europa. Completa il programma la «Rhapsody in Black» dello stesso Vyacheslav Gryaznov, che, sebbene scritta pochi anni fa, guarda alla stessa epoca e alle stesse influenze, rielaborando materiale tematico tratto da George Gershwin.

Ci si sposterà, poi, a Villa del Balbianello dove, martedì 15 luglio, si esibirà il giovane mezzosoprano Teresa Iervolino, versatile interprete dell’opera barocca come del Novecento e vincitrice a Como del concorso As.Li.Co.. Al pianoforte siederà Andrea Del Bianco. Un florilegio di arie di ispirazione iberica, tratte da Rossini, Verdi, Bizet e Massenet - accostate alle melodie spagnole di Albéniz, Granados e Falla - compone il programma di «Olas españolas», concerto nel quale verrà proposto anche «L’heure espagnole» di Ravel.
 
Sarà, quindi, la volta di «Folk Songs», un appuntamento musicale costruito intorno alla voce di Christiane Karg, che mercoledì 16 luglio vedrà in scena, al Parco Teresio Olivelli, anche la Sinfonia Smith Square Orchestra, diretta da Paolo Bressan. Durante il concerto verrà ricordato Luciano Berio, nel centenario della nascita.

La Sinfonia Smith Square sarà, inoltre, protagonista degli appuntamenti di giovedì 17 luglio: la «Musical Greenway», con l’arpista Stefania Scapin, e l’«Absolute Ravel – Symphonic», con Louis Lortie e la giovane chitarrista toscana Carlotta Dalìa, vincitrice di numerosi premi internazionali. In questa serata dedicata al Ravel orchestrale si potranno riascoltare la «Pavane» e il «Tombeau de Couperin», già uditi in versione pianistica, ma anche il «Concerto in sol», capolavoro di aerea levità, punteggiato di schegge di jazz, e il «Concierto de Aranjuez» di Joaquín Rodrigo, pagina chitarristica di perenne popolarità grazie al celeberrimo «Adagio».

La Spagna dominerà incontrastata nel concerto di venerdì 18 luglio al Parco Teresio Olivelli: «¡Bolero!», che ci porterà quattro illustri interpreti del flamenco: la danzatrice Sara Jiménez, la cantante Teresa Hernández e i chitarristi Juan Miguel Giménez e José «El Peli» Muñoz.
Sabato 19 luglio ci si sposterà al Santuario della Beata Vergine del Soccorso a Ossuccio per le consuete «Meditazioni musicali» con «The Dawn of the Cello», un viaggio tra le prime composizioni solistiche per violoncello con Lucia Swarts, personalità di spicco nel campo dell’interpretazione con strumenti originali, e il clavicembalista Riccardo Doni.

Il cartellone si chiuderà domenica 20 luglio, al Grand Hotel Tremezzo, come era iniziato, ovvero con Louis Lortie e un suo «Absolute Ravel», con capolavori quali i «Miroirs», le «Valses nobles et sentimentales», «La Valse» e la «Sonatine», pagina percorsa da ritmi ora volutamente arcaici ora folklorici.

Il festival comasco si configura, dunque, come un omaggio a tutto tondo alla natura caleidoscopica di Ravel, amante della musica per clavicembalo come del jazz, non dimentico del folklore basco e protagonista di un’epoca in cui ogni autore forgia da sé le regole del proprio linguaggio.

Didascalie delle immagini
LacMus Festival, immagini di repertorio. Foto di Daniele Fontana

Per saperne di più
Iformazioni e biglietti: https://www.lacmusfestival.com

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