L’installazione site specific, intitolata «Message in the bubble», è promossa da Advantage Première Art Fund in occasione della sesta edizione del forum «Global Perspectives Competitiveness & Growth», con l’intento di testimoniare come la sperimentazione estetica contemporanea possa essere utile ad accendere i riflettori su un tema importante come quello dell’attenzione alla sostenibilità ambientale, da sempre caro ad Advantage Financial, investment company indipendente, costituita da un gruppo di banchieri da tempo attivi sui mercati finanziari internazionali.
Nell’opera esposta a Villa Necchi, l’artista francese d’origine, brasiliana di nascita e italiana d’adozione, con studi in design industriale alla Fondazione «Armando Alvares Penteado» di San Paolo e in pittura e scultura all’Art Student League e alla National Academy Museum and School of Fine Arts di New York, rievoca creature marine primordiali, forme primigenie di vita acquatica che abitano il mondo antico degli abissi e che sono intrappolate nelle gabbie dell’indifferenza, in delicatissime bolle che la società contemporanea sembra aver costruito per non sentire le esigenze dei mari e del pianeta, del loro stato di salute.
Le sculture realizzate per l’evento di Advantage Financial, modellate con un materiale antico come la terracotta, lanciano così un grido d’aiuto che fatica a farsi comprendere e a essere colto nella sua urgenza, soprattutto da un’economia quasi del tutto priva di sensibilità ecologica.
Contaminazione è la parola chiave del lavoro esposto, così come di tutta la produzione di Louise Manzon, nella quale le lezioni dei massimi esponenti dell’Art Nouveau in relazione con il japonisme, «sedimentate in un secolo di cultura visiva francese attraverso tutto il cosmo delle arti decorative», si mescolano con le «magie infinite della natura e delle fantasmagorie d’un Brasile da sogno».
«Louise Manzon, per usare ancora le parole di Philippe Daverio, è una francese diventata barocca per via del Brasile. E nel rendersi barocca ha mutato la più francese delle lingue estetiche, quella che proviene dalle sperimentazioni della terra plasmata, cotta e colorata; esperimento che la cultura visiva e oggettuale di Francia aveva portato ai limiti del virtuosismo in quegli anni formidabili dell’innovazione perenne che furono quelli dell’Art Nouveau».
Così tra le creazioni dell’artista, la cui opera è stata esposta anche negli Stati Uniti e in Svizzera, è nato - suggerisce il critico d’arte alsaziano- «il ciclo dei pesci, plasmati come se la natura folle del tropico avesse dato loro un’energia della quale la terracotta restituisce il movimento, colorati dalla sofisticata capacità di portare le temperature del forno a colare e sedimentare l’immaginazione cromatica trasformata in materia». Un mondo curioso e magico, dunque, quello a cui dà vita Louise Manzon, da assaporare passeggiando lentamente tra le magnolie del Parco milanese di Villa Necchi.
Informazioni utili
«Message in the bubble». Villa Necchi Campiglio – Fondo ambiente italiano, via Mozart 14, Milano. Orari: mercoledì-domenica, ore 10.00-18.00. Ingresso libero (il giardino di villa Necchi è accessibile senza biglietto di ingresso).Informazioni: Advantage Premiere Art, largo Augusto, tel. 02.76007378 o premiere@advantageart.net. Inaugurazione: 14 maggio 2014, ore 18.30-22.00; per accedere è necessario accreditarsi all'indirizzo premiere@advantageart.net. Dal 15 maggio al 2 giugno 2014.
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