mercoledì 29 ottobre 2014

Dai tatuaggi di Lilin alla foto sensuali di Lachapelle: «Maravee» indaga il corpo umano

È il tema del corpo inteso come luogo di mutazione identitaria, mediante la ritualità del travestimento, del trucco, del tatuaggio, della performance e della creazione ambientale che sottende il principio della maschera a tessere la trama della tredicesima edizione di «Maravee», rassegna ideata e diretta da Sabrina Zannier, grazie al sostegno dell’assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, alla prestigiosa partnership dell’azienda Gervasoni e al contributo della Obalne Galerije di Capoditria e dei Comuni di Pordenone e Gemona.
Sei mostre, quattro eventi inaugurali, cinque incontri e un percorso tra generi artistici differenti, che spazia dalla performance alla pittura, dal video al tatuaggio, compongono l’offerta culturale del progetto, che verrà inaugurato il prossimo 31 ottobre al Castello di Susans, nella cittadina di Majano, con una serie di iniziative culturali. Tra di esse si segnalano uno spettacolo dell’Atelier enidUDanza di Udine, un evento di food design a cura di Kascia Raffin, una performance di azioni e parole sulla letteratura di Fernando Pessoa con Claudia Contin, Lorenza Franzoni e Rita Maffei e, dulcis in fundo, il tableaux-vivant «Clausuris. Elogio dell’immobilità», che avrà per protagonista la raffinata nobilidonna fiorentina Drusilla Foer, già attrice e jet setter negli anni Settanta, approdata di recente come opinionista in televisione, nella trasmissione «The show must go off» di Serena Dandini, e al cinema, nel film «Magnifica presenza» di Ferzan Ozpetek.
Cindy Sherman, David Lachapelle e Mustafa Sabbagh sono alcuni degli artisti internazionali che proporranno al pubblico, nella mostra fotografica «Il corpo abitato», cuore dell’iniziativa friulana, la propria visione sul tema della messa in scena della nostra fisicità quale estensione dell’anima, ovvero come luogo di mutazione identitaria che mediante la ritualità del travestimento e della maschera diviene costrutto di personaggi molteplici.
Scatti con uomini e donne affascinanti saranno, infatti, esposti lungo le pareti del secondo piano del castello e in postazioni sparse, per dimostrare come attraverso costumi e trucchi il corpo possa essere luogo da plasmare o da ri-creare. L’immagine fotografica esposta rappresenta, infatti, l’ultima tappa di una progettualità certosina, fondata sulla ricerca e la produzione di abiti, sull’attento studio di make-up, acconciature e parrucche, gesti ed espressioni, scenografie e ambientazioni.
A Majano sarà proposta anche la personale «Scritto sulla pelle» di Nicolai Lilin, scrittore russo nazionalizzato italiano, noto per il romanzo «Educazione siberiana», da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Salvatores. Al piano terra del Castello l’artista proporrà un percorso sull’antichissima arte dei tatuaggi siberiani, affrontato nel recupero dei suoi significati ancestrali, radicati nell’antropologia, senza dimenticare il suo passaggio a fenomeno di moda.
«Considerando la pelle come una membrana somatica pronta a trasformarsi in velo o in veste attraverso un processo rituale che affonda nello svelamento dell’identità e nella costruzione dell’individuo sociale», la mostra friulana, il cui progetto di allestimento è stato affidato alla scenografa Belinda De Vito, mette, infatti, in scena - si legge nella presentazione- «la ricerca segnica che il tatuaggio incide sul corpo per poi contaminare con i medesimi segni altre superfici legate alla corporeità: dal tessuto delle magliette all’oggettistica quotidiana».
Al Castello di Susans sarà, poi, possibile vedere la mostra «Nudo ma non crudo», che allinea una serie di fotografie tese ad indagare il concetto di nudità occultata e a raccontare la bellezza nel dettaglio corporeo, nel gesto e nella postura, ma anche una serie di abiti couture a cura del Mittelmoda International Lab di Gorizia, maschere e costumi scenici realizzati per il teatro da Claudia Contin e Giuseppe Maurizi, e ritratti animati di ogni artista performer che interverrà nel corso della serata inaugurale, alla cui realizzazione hanno lavorato gli studenti della sezione Multimediale e audiovisivo del liceo artistico «Sello» di Udine.
Il progetto «Maravee Corpus» prevede anche, dal 30 novembre, una mostra personale di Mustafa Sabbagh al Palazzo Elti di Gemona, nella quale saranno esposte una serie di fotografie sull'identità migrante, con corpi dipinti o velati, celati dietro maschere rituali. Alla Obalne Galerije di Capoditria sarà invece, allestita, dal prossimo 16 gennaio, la mostra «Corpi pubblici», che presenterà in prima assoluta il nuovo duo artistico CianoghaphicSisters, formato da Emanuela Biancuzzi e Debora Vrizzi, con l’inedito progetto PMC Talent Agency, riflessione su come l’immaginario generato dai media amplifichi il concetto di personaggio. Lorenza Matic risponderà a questo lavoro, costruito sull’invenzione di figure
cinematografiche, con l’installazione «Statue viventi», che inquadra in piccole cornici ritratti di artisti di strada su postazioni che alludono alle mobilie domestiche. Un «elogio del corpo come sistema sociale», stando anche a quanto dichiara il sottotitolo del progetto espositivo, caratterizza, dunque, la nuova edizione di «Maravee».

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] David LaChapelle, «Awakened Daniel», 2007. Courtesy Poggiali e Forconi, Firenze; [fig. 2] Cindy Sherman, «Untitled # 136», 1984. Courtesy Metro Pictures, New York City e Le case d'arte, Milano; [fig. 3] Mustafa Sabbagh, «Senza Titolo», 2012, 100x80 cm., Courtesy dell'artista; [fig. 4] Nicolai Lilin, «Solide fondamenta», Disegno a matita su carta, 32,50 x 24 cm

Informazioni utili
«Maravee Corpus. L’elogio del corpo come sistema sociale: l’identità plurale in fotografie, video, costumi, performance e tatuaggi».
- Castello di Susan - Majano (Udine). Orari: martedì-domenica, ore 15.00-19.00; chiuso il lunedì - per gruppi e scolaresche sono disponibili anche visite in altri orari, previa prenotazione al numero 0432.948090 o all'indirizzo e-mail info@progettomaravee.com. Ingresso libero. Informazioni: info@atemporarystudio.com. Inaugurazione: venerdì 31 ottobre 2014, ore 19.00. Dal 1° al 30 novembre 2014.
- Palazzo Elti, via Blini, 9 - Gemona (Udine). Orari: martedì-domenica,ore 10.00–12.30 e ore 14.30–18.00; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Informazioni: info@atemporarystudio.com. Inaugurazione: sabato 29 novembre 2014, ore 18.00. Dal 30 novembre al 1° febbraio 2015.
- Galleria Loggia, piazza Tito, 1 - Capodistria (Slovenia). Orari: martedì-sabato, ore 11.00-16.00; chiuso domenica e lunedì. Ingresso libero. Informazioni: info@atemporarystudio.com. Inaugurazione: venerdì 16 gennaio 2015, ore 18.00. Dal 16 gennaio al 14 marzo 2015.

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