martedì 26 maggio 2015

Venezia, «La giovinezza di Tintoretto» in un convegno di studi

Cinque realtà unite nel nome di un pittore. Il 28 e il 29 maggio, l’Istituto di storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini, assieme all’Università Ca' Foscari di Venezia, all’École Pratique des Hautes Études, all’Université Charles-de-Gaulle - Lille 3 e all’Université Lumière Lyon 2, organizza sull’isola di San Giorgio Maggiore il convegno «La giovinezza di Tintoretto», dedicato all’analisi critica e storiografica delle prime opere di Jacopo Robusti, pittore noto come il Tintoretto (Venezia, 1519–1594), uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e del Cinquecento italiano, e al fenomeno del ‘manierismo’ a Venezia intorno alla metà del secolo.
L’appuntamento di studio, che vede coinvolti docenti universitari, studiosi e rappresentanti di alcuni tra i più importanti musei italiani ed europei, prende le mosse dalle ricerche fondatrici di Rodolfo Pallucchini sulla giovinezza dell’artista e intende associare prospettiva storiografica e analisi critica.
Il periodo della formazione del Robusti (1538 ca. – 1550 ca.) è ancora poco chiaro e la mancanza di una messa a fuoco puntuale non aiuta, né sostiene, la costituzione del primo catalogo dell’artista che dovrebbe contribuire a rinnovare la percezione che abbiamo del pittore.
La prima parte del convegno intende interessarsi alla definizione di uno «stile di giovinezza» e all’identificazione delle influenze, più o meno manifeste, nelle prime opere attribuite a Tintoretto. In questa sessione ci si concentrerà in particolare su questioni di attribuzione, senza limitarsi a considerazioni di carattere stilistico, ma indagando più ampiamente la storia del contesto artistico veneziano del decennio 1530-1540.
La seconda parte del convegno si interesserà a questioni più iconografiche e storiografiche, a partire dall’analisi di opere precise. Tra gli altri, si segnala la presenza di Alessandro Gatti che parlerà della «Crocifissione» di Padova, restaurata al Centro conservazione e restauro della Venaria di Torino.
I dipinti del giovane Tintoretto propongono un linguaggio figurativo originale, attraverso cui è possibile percepire riferimenti culturali, filosofici e poetici singolari – si pensi ad esempio alla pittura a soggetto mitologico – punto di partenza per indagare più approfonditamente l’educazione intellettuale del giovane artista.
Infine la giovinezza di Tintoretto è anche quella di altri pittori e scultori di formazione tosco-romana che, intorno alla metà del Cinquecento, giocano un ruolo fondamentale nell’arte veneziana, tema a cui sarà dedicata l’ultima parte del convegno. A questi artisti, che fanno la loro apparizione sulla scena locale intorno al 1535-1550, è stata riservata in passato scarsa attenzione proprio per la loro educazione centro italiana difforme dal gusto veneziano. Lavorare sulla giovinezza del Tintoretto significa perciò riaprire il «caso» del manierismo a Venezia (o manierismo veneziano) e quello del dialogo fecondo intrattenuto dai veneziani con gli artisti fiorentini, romani o mantovani.
Tra i relatori si segnala la presenza di Miguel Falomir e González Mozo del Museo del Prado di Madrid, di Stefania Mason dell’Universita degli studi di Udine, di Michele di Monte della Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini a Roma e di Roland Krischel del Wallraf-Richartz Museum di Colonia.

Didascalie delle immagini
[Fig.1 ] Tintoretto, «Crocifissione», 1545 ca. Padova, Musei civici; [fig. 2] Tintoretto, «Crocifissione», 1545 ca. Padova, Musei civici. Particolare del quadro ripreso durante il lavoro di pulitura al Centro conservazione e restauro della Venaria di Torino; [fig. 3] Tintoretto (attribuito), «Disputa di Gesù con i dottori del tempio», post 1520 - ante 1594. Milano, Veneranda Fabbrica del Duomo. Museo del Duomo

Informazioni utili 
«La giovinezza di Tintoretto». Fondazione Giorgio Cini Onlus - Istituto di storia dell'arte, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia. Quando: giovedì 28 e venerdì 29 maggio 2015. Ingresso libero. Informazioni utili: Rossella Patrizio, tel. 041. 2710230 o arte@cini.it. Sito internet: www.cini.it.

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