venerdì 25 settembre 2020

Otto secoli d’arte, quattro musei e un sestiere: a Venezia torna a vivere il «Dorsoduro Museum Mile»

«L’unione fa la forza». Il vecchio adagio trova casa a Venezia, dove è stato appena rilanciato, su basi più solide e concrete, un progetto di rete nato nel 2015: il «Dorsoduro Museum Mile». Itinerari integrati, comunicazione condivisa e sconti sui biglietti d’ingresso alle realtà afferenti al circuito sono le principali novità che, da qualche giorno, accolgono i turisti e gli amanti dell’arte nel sestiere veneziano di Dorsoduro.
Qui, tra il Canal Grande e il canale della Giudecca, ci sono quattro musei che propongono un viaggio lungo otto secoli nella storia dell’arte mondiale: dai capolavori della pittura veneziana medievale e rinascimentale delle Gallerie dell’Accademia ai protagonisti della scena dell’arte contemporanea esposti a Punta della Dogana, passando per le storiche case-museo di due grandi mecenati come Vittorio Cini e Peggy Guggenheim con le loro collezioni.
La prima iniziativa, nata per far fronte alla crisi economica che si sta vivendo in questi tempi mutevoli e complessi a causa del Covid-19, riguarda l’attivazione di una speciale scontistica a beneficio dei visitatori di ognuno dei musei del circuito. Dal 18 settembre è, infatti, sufficiente esibire un biglietto a pagamento di una delle istituzioni coinvolte nel progetto per avere accesso alle altre a tariffe esclusive. Nella fattispecie, chi compra il biglietto in uno dei musei di Dorsoduro o possiede la membership card di una delle istituzioni partner godrà di una speciale riduzione sull’acquisto del titolo di accesso: da 15 euro a 13 euro alla Collezione Peggy Guggenheim, da 15 euro a 12 euro a Punta della Dogana (ma anche nell’altro museo della fondazione Pinault, il vicino Palazzo Grassi), da 10 euro a 7 euro alla Galleria di Palazzo Cini a San Vio, da 12 euro a 9 euro alle Gallerie dell’Accademia.
La speciale scontistica è un invito a godere «dal vivo» i capolavori di una delle città più belle del mondo, confrontandosi con una pluralità di linguaggi artistici che non può che arricchire il pensiero.
Il percorso può partire dalle Gallerie dell’Accademia, una delle più importanti istituzioni museali d’Italia, che conserva al proprio interno la più completa raccolta di arte veneta del mondo, con capolavori realizzati tra il Trecento e l’Ottocento. Bellini, Piero della Francesca, Mantegna, Bosch, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Tiepolo e Canova sono solo alcuni degli artisti che compongono la raccolta, situata nel complesso comprendente l’ex chiesa e Scuola di Santa Maria della Carità e il convento dei Canonici lateranensi, progettato da Palladio.
Da qui ci si può spostare a Palazzo Cini, raffinata casa-museo sorta nel 1984, che custodisce un prezioso nucleo di opere di Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Piero di Cosimo e Pontormo, oltre a un raro nucleo di dipinti del Rinascimento ferrarese, con capolavori di Ercole de’ Roberti, Cosmè Tura e Dosso Dossi.
Da questo museo, unico nel paesaggio veneziano, ci si può spostare alla casa di Peggy Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, un edificio «non finito» in pietra d’Istria affacciato sul Canal Grande, che al suo interno annovera una delle più complete collezioni per l’arte europea ed americana del XX secolo. Pablo Picasso, Vasily Kandinsky, René Magritte, Jackson Pollock, Joan Miró, Alexander Calder, Marc Chagall, Giorgio de Chirico sono solo alcuni degli artisti presenti nella collezione della mecenate americana.
A chiudere il percorso è un altro museo frutto di mecenatismo: quello di François Pinault a Punta Dogana, che esplora senza sosta i nuovi territori della creatività. 
Un bel progetto di sinergia, dunque, quello rinato a Venezia in uno degli angoli più caratteristici della città, dove le osterie e i bacari, la movida giovanile e i colori vivaci delle piccole attività commerciali fanno da cornice a quattro musei che credono nel potere lenitivo della cultura e hanno capito che, unendo le forze, si può continuare a educare al bello nonostante il Coronavirus. Rete, circuito, sinergia -parole fin troppo abusate nel nostro Paese e spesso vuote di un reale significato- diventano così realtà a Venezia, andando a incidere concretamente sulla vita dei turisti perché in tempi di crisi anche un piccolo sconto può fare la differenza.

Didascalie delle immagini 
[fig. 1] Promo del «Dorsoduro Museum Mile»; [fig. 2] Punta della Dogana. © Thomas Mayer; [fig. 3] © Collezione Peggy Guggenheim. Photo Matteo De Fina; [fig. 4] Gallerie dell'Accademia di Venezia. ©G.A.VE Archivio fotografico – Foto Maddalena Santi  2016. Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Gallerie dell’Accademia di Venezia; [fig. 5] Jacopo Pontormo, Doppio ritratto di amici, 1523-1524. Opera conservata a Palazzo Cini a San Vio. 

Informazioni utili
GALLERIE DELL’ACCADEMIA, Campo della Carità, Dorsoduro 1050 – 30123 Venezia | www.gallerieaccademia.it. PALAZZO CINI A SAN VIO, Campo San Vio, Dorsoduro 864 – 30123 Venezia | www.palazzocini.it. PEGGY GUGGENHEIM COLLECTION, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 – 30123 Venezia | www.guggenheim-venice.it. PUNTA DELLA DOGANA, Fondamenta Salute, Dorsoduro 2 – 30123 Venezia | www.palazzograssi.it

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