martedì 13 ottobre 2020

«Fragili come la Terra»: il teatro Menotti di Milano punta i riflettori sul nostro «tempo incerto»

È stato il primo teatro in Italia a riaprire le porte dopo il lockdown per l’emergenza sanitaria da Covid-19. Nella notte tra il 14 e il 15 giugno la sala del teatro Menotti di Milano ha preso vita grazie alle note di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, nell’interpretazione di Andrea Mirò, Enrico Ballardini e Musica Da Ripostiglio.
A quella prima azione «simbolica e concreta» è seguita un’interessante stagione estiva nel cortile d’onore di palazzo Sormani: il «Capitolo 1» della «nuova normalità» che stiamo vivendo, fatta di mascherine e distanziamento sociale. Giobbe Covatta, Maddalena Crippa e Omar Pedrini sono alcuni degli artisti che hanno riscaldato il cuore dei milanesi, regalando qualche ora di cultura, un vero e proprio farmaco antivirale per rendere più sopportabile l’inedita e imprevista situazione attuale, nella quale diventa quasi impossibile, per il mondo del teatro (e non solo per quello), progettare il futuro.
Il Coronavirus -spiega, infatti, il direttore Emilio Russo- «ci costringe ad essere più che mai concentrati sul presente. E il presente significa anche rispetto delle regole e dello ‘stato delle cose’, consapevolezza e sostenibilità». Per questo motivo la nuova stagione del teatro Menotti, più attenta alla qualità della proposta che all’aritmetica dei numeri, è strutturata -racconta ancora il numero uno della sala milanese, che un anno fa rischiava la chiusura- in «capitoli autonomi, ognuno con la propria narrazione, ognuno modulato e modulabile rispetto alle diverse situazioni che saranno imposte». 
Il «Capitolo 2», intitolato «Fragili come la terra», ha come immagine guida quella della Blue Marble, la famosa fotografia del nostro pianeta, sospeso tra l’immensità dello spazio e l'inafferrabilità del tempo, scattata il 17 dicembre 1972 dagli astronauti dell’Apollo 17 nel viaggio verso la Luna, a una distanza di circa 45mila chilometri.
Temi legati alla crisi ambientale, sociale e culturale sono al centro del programma che parlerà della nostra fragilità e precarietà attraverso spettacoli, letture sceniche, proiezioni cinematografiche e incontri per un’attività che -promette lo staff del Menotti- «invaderà quotidianamente il teatro», consentendo così al più alto numero possibile di persone di partecipare agli appuntamenti, nel rispetto delle norme emergenziali sanitarie.
«Fragili come la terra» vuole anche essere una risposta alla crisi occupazionale del settore. Gli appuntamenti saranno, infatti, animati nella loro quasi totalità dal «Collettivo Menotti», una compagnia under 35, formata da una decina di attori e musicisti professionisti, che sarà impegnata, tra novembre e dicembre, per le prove e la realizzazione degli spettacoli, anche collaborando alla regia e alla drammaturgia.
Questi giovani artisti metteranno in scena quattro capolavori della letteratura contemporanea che hanno raccontato il controverso rapporto tra la Terra e i suoi abitanti. Si spazierà dal divertente e dissacrante
«Un marziano a Roma» di Ennio Flaiano (24-25-30-31 ottobre-1° novembre) al cult generazionale «Guida galattica per gli autostoppisti» (5-15 novembre), tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza umoristica firmato da Douglas Adams. Ci si farà ammaliare dai viaggi temporali e surreali raccontati in «Mattatoio n. 5» da Kurt Vonnegut (19-29 novembre) e si rifletterà, infine, con Jonathan Safran Foer e il suo «Possiamo salvare il mondo prima di cena» (19-20 dicembre), nel quale viene raccontata, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica del nostro pianeta alternando, in modo originale, storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici e suggestioni futuristiche.
Ad arricchire il cartellone del «Capitolo 2» del teatro Menotti sarà la compagnia catalana «Agrupación Señor Serrano» con il suo pluripremiato spettacolo «The mountain» (2 e 3 dicembre).
Già pronto è anche il cartellone del «Capitolo 3», intitolato «Lo stato delle cose», che dovrebbe animare la sala da gennaio a maggio 2021, fatto salvo -ha spiegato lo stesso Emilio Russo in conferenza stampa- eventuali «decisioni governative e locali che saranno prese rispetto all’andamento della situazione epidemiologica».
Saverio La Ruina
, attore calabrese tra i più premiati della scena italiana, e il suo teatro potente e necessario apriranno la programmazione. Il focus sull’artista, più volte vincitore dei premi Hystrio ed Ubu, si articola in quattro appuntamenti: «Mario e Saleh», spettacolo sul tema dell’immigrazione (dal 19 al 31 gennaio 2021), «Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria» (26 e 27 gennaio 2021), «La Borto» (28 e 29 gennaio 2021) e «Polvere» (30 e 31 gennaio 2021), tre testi in cui domina la figura della donna vittima dell’egoismo maschile.
Seguirà, quindi, lo spettacolo «Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti» (4-14 febbraio 2021), un’immersione leggera e stravagante nel mondo del Bardo, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo seicentesco, che vedrà in scena Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti.
Il Menotti ospiterà, poi, «Mater dulcissima» (25 febbraio – 7 marzo 2021), spettacolo di Amedeo Guarnieri, per la regia di Alessandro Averone, liberamente ispirato alla vita di Leonarda Cianciulli, la «saponificatrice di Correggio», che, a quasi cinquant’anni dalla morte (1970), resta una delle figure più affascinanti e controverse della cronaca nera della storia recente.
I riflettori saranno, quindi, puntati sulla comicità dissacrante e sempre attuale degli «Uccelli» di Aristofane (18-28 marzo), sui monologhi e le canzoni indimenticabili di Giorgio Gaber con lo spettacolo «Far finta di essere sani» (8 -18 aprile 2021), su Milvia Marigliano e la vita e i versi di Alda Merini (6-16 maggio 2021), su Mariangela D’Abbraccio e la poesia contemporanea della rock star americana Bruce Springsteen, al centro dello spettacolo «Come un killer sotto il sole» (20-23 maggio 2021).
È, dunque, un ventaglio ampio di proposte quello che il teatro Menotti di Milano ha messo in cantiere per la stagione 2020/2021. Parlano chiaramente i numeri: quindici titoli tra produzioni e spettacoli ospiti, un focus su un autore e regista, un premio teatrale («Scintille 2020»), che il 16 e il 17 ottobre vedrà in scena alcune delle migliori giovani compagnie under 35, per oltre centodieci alzate di sipario
A fare da fil rouge alla programmazione è il nostro tempo incerto, raccontato con sguardi differenti e riflessioni serie e semi-serie, per ritornare così a vivere il teatro, spazio della collettività e dell’incontro, luogo del sogno e della riflessione.

Vedi anche

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Immagine guida dello spettacolo Guida galattica per gli autostoppisti; [fig. 2] Saverio Ruina in «Mario e Saleh». Foto: Le Pera; [fig. 3] Saverio Ruina in «Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria» ; [fig. 4] Milvia Marigliano nello spettacolo su Alda Merini. Foto: Bepi Caroli; [fig. 5] Una scena dello spettacolo «Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti». Foto: Marco Borrelli; [fig. 6] Una scena di  «Mater dulcissima»; [fig. 7] Una scena di «Come un killer sotto il sole». Foto: Salvator Pastor; [fig.8] Una scena dello spettacolo Uccelli di Aristofane. Foto: Gianfranco Ferraro

Informazioni utili 
Teatro Menotti, via Ciro Menotti, 11 - Milano, tel. 02 36592544, biglietteria@tieffeteatro.it | stampa@teatromenotti.org. Orari della biglietteria: dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00; domenica ore 14.30-16.00 solo nei giorni di spettacolo. Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org. Orari degli spettacolo: martedì, giovedì e venerdì ore 20.30 | mercoledì e sabato ore 19.30 (salvo diverse indicazioni) | domenica ore 16.30 | lunedì riposo. Ingresso: Capitolo 2: intero - 15.00 €, ridotto over 65/under 14 - 10.00 € | Capitolo 3, intero 30.00 € + 2.00 € prevendita, ridotto over 65/under 14 15.00 € + 1.50 € prevendita. Abbonamento: card ricaricabile per 4 spettacoli a 40 €.

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