mercoledì 2 dicembre 2020

Un’edizione on-line per la sedicesima Giornata del contemporaneo

Parola d’ordine: community. In un’epoca caratterizzata dal distanziamento sociale e dove l’arte si vede attraverso lo schermo di un computer, la Giornata del contemporaneo indica la rotta per le politiche museali del futuro: fare rete, fare comunità anche nella dimensione digitale. In realtà Amaci, l’associazione che da sedici anni propone l’iniziativa, quest’anno in agenda nella giornata di sabato 5 dicembre, ha sempre messo insieme progetti e realtà diverse -musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista- per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese.
Quest’anno la pandemia da Coronavirus ha, però, costretto gli organizzatori a rivedere la formula della giornata, che sfrutterà, per forza di cose, le potenzialità del Web e dei canali social.
Per l’occasione si è voluto affidare l’identità stessa della manifestazione a un mosaico digitale composto dalle opere di venti artisti, proposti da altrettanti musei della rete Amaci, presieduta da Lorenzo Giusti. Si tratta di Paola Angelini (Ca’ Pesaro), Meris Angioletti (Gamec), Barbara and Ale (Pac), Cristian Chironi (Museion), Patrizio Di Massimo (Castello di Rivoli), Andrea Facco (Gam Verona), Giovanni Gaggia (Musma), Barbara Gamper (Kunst Merano), Silvia Giambrone (Museo del Novecento), Andrea Mastrovito (Palazzo Fabroni), Marzia Migliora (Maga), Nunzio (Icg), Nicola Pecoraro (Macro), Luca Pozzi (Fmav), Alessandro Sambini (Mart), Marinella Senatore (Centro Pecci), Francesco Simeti (Man), Justin Randolph Thompson (Madre) ed Emilio Vavarella (Maxxi). 
A questi diciannove autori si unisce, infine, la Comunità artistica Nuovo Forno del Pane, uno dei progetti più belli di questa difficile stagione, ideato dal Mambo di Bologna, che da questa estate ha aperto i suoi spazi ai giovani creativi del territorio trasformandosi in un centro di produzione e di residenza.
Più di cinquecento le realtà che hanno finora aderito a questa ricca edizione della Giornata del contemporaneo, che offrirà un profluvio di mostre, performance, video, ma anche tavole rotonde, lezioni, dibattiti e incontri con gli artisti: un insieme di eventi da assaporare davanti allo schermo di un computer, nella sicurezza della propria casa, come vogliono le nuove regole della vita sociale.
Anche se è vero che Amaci spera ancora in un’edizione ibrida, a doppio binario, con eventi off-line e l’apertura anche fisica ai visitatori per alcune realtà presenti sul territorio nazionale. Molto dipenderà dal Dpcm in uscita e dalla vivacità delle gallerie private che, in base all’attuale Decreto, possono rimanere aperte nelle zone gialle e arancioni.
La giornata del 5 dicembre vedrà anche la partecipazione della Direzione generale creatività contemporanea del Mibact con il suo progetto «I Luoghi del contemporaneo», una piattaforma che attraverso pillole video, visibili su YouTube, mapperà spazi, mostre e iniziative che raccontano lo scenario artistico attuale, dal Broletto di Pavia alla Fondazione Ebris di Salerno, dal Gran Cretto di Gibellina a Villa Panza di Varese, solo per fare qualche nome.
Anche per questa edizione è confermato, poi, il coinvolgimento del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con la sua rete di ambasciate, consolati e Istituti italiani di cultura.
La promozione della nostra arte all’estero proseguirà on-line fino all’11 dicembre con vari eventi, tra cui sette webinar, che vedranno confrontarsi direttori italiani e stranieri, artisti e rappresentanti degli Istituti di cultura.
Da Adis Abeba, con l’opera site-specific di Eugenio Tibaldi, a Stoccolma, dove, sul tetto dello splendido edificio progettato dal grande Gio Ponti per l'Istituto di cultura italiana, sarà montata una installazione di Monica Bonvicini, sono tanti i centri stranieri che hanno dato la propria adesione alla Giornata del contemporaneo 2020: Lisbona, Abu Dhabi, Copenaghen, Hanoi, Tel Aviv, Tirana, Helsinki e altri ancora, ma l’elenco è destinato inevitabilmente ad allungarsi.
Dal 5 all'11 dicembre è, inoltre, prevista la diffusione di speciali contenuti sulla collezione Farnesina, con visite guidate virtuali, Instagram stories sulle opere e la presentazione dell’e-book con il nuovo catalogo.
Un cartellone, dunque, ricco quello della nuova edizione della manifestazione di Amaci, i cui eventi saranno veicolati sulla pagina Web www.giornatadelcontemporaneo.org. Un cartellone che mostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la capacità del mondo dell’arte di reagire alla pandemia, la voglia della cultura di esserci e di raccontare il nostro presente e come potrebbe essere il nostro futuro.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Immagine promozionale della Giornata del contemporaneo 2020; [fig. 2] Nuovo Forno del Pane, Mambo di Bologna. Foto di Federico Landi; [fig. 3] Pac di Milano. Foto di Giudo Cataldi; [fig. 4] Marinella Senatore, Soundtrack. Prato, Centro Pecci. Foto di Margherita Villani; [fig. 5] Mart di Rovereto. Foto di Jacopo Salvi; [fig. 6] Museion. Foto di Othmar Seehauser

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