mercoledì 30 luglio 2025

Da Caravaggio a Maiorca: un viaggio tra le sale di Siramuse, il nuovo museo multimediale di Siracusa

Nell'antico grembo di Ortigia, tra pietre greche, respiri barocchi e la luce del mare, si è appena aperta una nuova «porta di ingresso» da cui partire per scoprire le stratificate e millenarie vicende di Siracusa, città Unesco - Patrimonio dell’Umanità. Negli spazi dell’ex Galleria civica d’arte contemporanea Montevergini, nota per aver ospitato importanti mostre di Enzo Cucchi ed Ettore Sottsass e sorta all’interno di un antico convento benedettino di origine tardo cinquecentesca, a pochi metri da piazza Duomo, è stato inaugurato Siramuse. Non si tratta del solito museo con teche impolverate e reperti antichi, ma di uno spazio multimediale e immersivo, con ambienti da vivere, nato da un accordo decennale di partenariato speciale tra pubblico e privato, tra il Comune e l’impresa Civita Sicilia, che, anche grazie al sostegno economico dell’Istituto per il Credito sportivo e culturale, mette in scena il patrimonio immateriale della città, in un percorso lungo 2.500 anni, dove arte, scienza e mito si intrecciano e si raccontano a chi ha sete di storia, ma ama anche tutto ciò che parla di sperimentazione e futuro. E così, come dentro a una macchina del tempo, Caravaggio dipinge ancora il silenzio con ombre sacre, il genio limpido di Archimede gioca con l’acqua e la luce, Eschilo si racconta nel teatro della sua città ed Enzo Maiorca si fa custode del blu profondo e respira l’abisso.

Tecnologie multimediali
, scenografie d’avanguardia e attori virtuali danno, infatti, vita a una galleria narrativa, articolata in sei sale immersive all’interno delle quali prendono parola, come in teatro della memoria, otto personaggi e personalità, protagonisti di varie epoche, che, a Siracusa e grazie ad essa sono stati capaci di dare vita a opere di straordinario valore. Il percorso, della durata di circa un’ora, intende stimolare anche una riflessione su temi attuali come la violenza sulle donne, la salvaguardia dell’ambiente e il turismo sostenibile.

Interpretando le linee guida di organismi internazionali come Unesco e Icom, il progetto vuole, inoltre, essere fortemente inclusivo e partecipativo. Ogni contenuto è fruibile in tre lingue straniere (inglese, francese e spagnolo), oltre all’italiano e alla Lis (la lingua dei segni). La visita include elementi pensati per i bambini e le famiglie, e, grazie al prezioso lavoro di Michela D’Agata, il museo presenta percorsi facilitati per accogliere persone con disabilità visive, uditive e cognitive.

Lo storytelling di Siramuse - che nella sua fase progettuale ha visto all’opera un qualificato comitato scientifico comprendente studiosi di archeologia, teatro antico, storia barocca e memoria locale come Monica Centanni, Giovanni Di Pasquale, Lorenzo Guzzardi, Patrizia Maiorca, Pucci Piccione, Cettina Pipitone Voza e Lucia Trigilia - è stato supervisionato dalla museologa e storica dell’arte Anna Villari. Mentre il progetto di brand identity è stato curato dalla graphic designer Francesca Pavese, con Vito Della Speranza e Gianni Napoleone, e, in una logica di attenzione alle eccellenze del territorio, ha coinvolto gli allievi del terzo anno del triennio in Arti visive dell’Accademia di belle arti «Rosario Gagliardi» di Siracusa.

Il percorso espositivo - lungo il quale si ascoltano le voci di Davide Bardi, Sergio Grasso, Massimo Popolizio e Gaetano Rizzo in qualità di narratori - parte con la sala «La luce e l’apparizione», dove Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, racconta il suo primo lavoro siciliano, il «Seppellimento di Santa Lucia», eseguito nel 1608, dietro commissione della Confraternita dei Ministri degl’Infermi, per il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro. L’immersione nel capolavoro del maestro milanese, con la sua forza drammatica enfatizzata da un gioco di contrasti fra luci e ombre e con la sua palette cromatica nei toni dei rossi e dei bruni terrosi, introduce al racconto della vita della santa siracusana, giovane cittadina sotto l’impero di Diocleziano, morta martire nel 304 d.C. per la sua fede cristiana. Attraverso tecnologie innovative e l’interpretazione attoriale di Ilenia Antonizzi, il visitatore scopre anche l’evoluzione iconografica della figura di Santa Lucia nel corso dei secoli e l’apparato di usanze, riti e pratiche che ruotano intorno alla grande festa patronale del 13 dicembre.

Segue la sala «La scienza», che - attraverso ricostruzioni storiche, episodi biografici e un focus sulle macchine belliche - restituisce vita e opere di Archimede, matematico, fisico e inventore siracusano, universalmente riconosciuto come una delle figure più geniali dall’antichità a oggi.

Si entra, poi, in una struttura scenografica abitabile che ricalca una porzione della cavea di età arcaica del teatro greco di Siracusa. Qui si incontrano il drammaturgo Eschilo e il filosofo Platone, due figure che hanno segnato profondamente la cultura e il pensiero occidentale, interpretate, a video, da Gaetano Rizzo e Davide Bardi.

Dalla sala «Il teatro e la tribuna politica» si passa, quindi, a quella successiva, dedicata all’archeologo Paolo Orsi, che contribuì in modo straordinario alla ricostruzione della storia antica della città. In questa stanza, soprannominata «Lo scavo», il visitatore si trova a confrontarsi con un’installazione ludico-esplorativa, all’interno della quale sono collocate copie dei reperti conservati al Museo archeologico regionale di Siracusa, manufatti che abbracciano un ampio arco temporale, che spazia dall’età del bronzo antico sino al IV secolo d.C..

Non manca, quindi, un omaggio a Federico II di Svevia, il sovrano medioevale passato alla storia come lo «stupor mundi», noto per aver favorito nel Duecento la nascita della scuola poetica siciliana e amato a Siracusa per aver fatto costruire, sulla punta estrema dell’isola, il castello Maniace, roccaforte difensiva simbolo del prestigio e della forza del potere imperiale svevo. «Il volo del falco di Federico II» è il titolo della stanza a lui dedicata, nella quale si svela il suo rapporto con la falconeria, disciplina alla quale il re dedicò anche un trattato, oggi una dei diciannove elementi italiani iscritti nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale Unesco.
In questo spazio, due «finestre» immersive invitano a entrare nel mondo federiciano attraverso un’esperienza di gaming che combina sonoro e immagini per restituire un’interpretazione poetica e dinamica della sua eredità.

Chiude il percorso espositivo la sala «Il profondo blu», un omaggio al mare e al legame profondo che unisce la città siciliana a questo elemento attraverso la memoria delle imprese straordinarie di Enzo Maiorca, il campione di apnea più volte detentore del record mondiale d’immersione. Un grande schermo circolare avvolge visitatrici e visitatori, offrendo un’immersione totale, molto scenografica, nelle profondità marine, che permette anche di interagire con elementi animati.

Fuori dal museo, nel cortile, si può vedere, infine, un intervento dell’artista romano Claudio Palmieri, che ha immaginato lo spazio - si legge nella presentazione scritta dallo stesso autore - come «un piccolo teatro dove potesse accadere una fantasia alchemica», ospitando «una danza scenografica suggerita dall'utilizzo delle reti dei pescatori, omaggio alle tradizioni marinare ma anche alla visione di Maiorca e al suo impegno per la difesa dell’ecosistema marino, green, ecosostenibile». 
In questa danza ondosa appaiono delle «”rose” a vortice, metalliche, di natura altra, come modellate dal vento, dalle forme barocche che alludono anche alle forme armoniose delle creature marine che abitano il mare». Quel mare che fa da cornice alla città e alle sue vestigie antiche, la cui bellezza ha conquistato, nel corso dei secoli, molti, da Cicerone a Gabriele D’Annunzio, da Tito Livio a Edmondo De Amicis.

Informazioni utili
Siramuse. Museo Multimediale delle storie di Siracusa, Via Santa Lucia alla Badia, 4 – Siracusa (pochi metri da Piazza Duomo).Orari: ► Dal 1° maggio al 30 settembre 11.00 - 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00) - Tutti i giorni aperto; ► Dal 1° ottobre al 30 aprile  10.00 - 17.00 (la biglietteria chiude alle 16.00) – Chiuso il martedì; ► Dal 7 gennaio al 28 febbraio apertura su prenotazione per scuole e gruppi; aperto sabato e domenica 10.00 - 17.00 (la biglietteria chiude alle 16.00). Chiusure: 1° gennaio, 13 dicembre, 25 dicembre (15 agosto aperto). Modalità di visita: ► percorso completo: 60 minuti; ► 40 persone per fascia, gruppi o singoli; ► la visita si svolge in autonomia con audioguide contemporaneamente in IT/EN/FR/ES. Biglietti:  intero € 12,00,tidotto € 8,00 (giovani dai 6 ai 25 anni e residenti), ridotto speciale € 6,00 (Scuole di ogni ordine e grado) Università? O intero o ridotto a seconda dell’età; integrazione di € 2,00 per la visita dell’Artemision (sito archeologico distante 100 metri); famiglie con 1 figlio € 25,00; famiglie con 2 figli € 30,00; gratuito: bambini 0/6 anni; Soci Icom; diversamente abili e accompagnatore; guide turistiche abilitate; giornalisti iscritti all’Ordine o accreditati dalla testata. Biglietti online: https://siramuse.madeticket.it/it/shop/biglietti. Prevendita online €1,50 a biglietto. Contact Center: +39 091 8488813

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