Giunge alla trentesima edizione l’«Asolo Art Film Festival», la rassegna internazionale di produzioni cinematografiche dedicate alle arti e alle biografie d’artista, nata nel 1973 da un’idea della critica
Flavia Paulon (per ben quarant’anni funzionario di punta della Mostra
internazionale d’arte cinematografica di Venezia) e riportata in auge nel 2001, dopo alcuni anni di
stop, dall’associazione
«Aiaf – Asolo International Art Festival».
Dal 20 al 28 agosto, la piccola cittadina della Marca trevigiana che diede i natali ad
Eleonora Duse farà, dunque, da scenario alla proiezione di
cinquantasei pellicole (cinquantadue delle quali in concorso), selezionate tra le oltre quattrocentonovanta opere pervenute nei
mesi scorsi agli uffici del festival.
Scenario della manifestazione, presieduta per il 2011 dall’artista
Hermann Nitsch e diretta da
Steve Bisson, sarà il
teatro «Eleonora Duse», dove domenica 28 agosto si terranno anche le premiazioni dei film in gara, suddivisi in sette sezioni: film sull’arte, biografie d’artista, opere sull’architettura, pellicole sul
design, lavori di video-arte e
computer art, produzioni di scuole di cinema e filmati sullo sviluppo armonico del territorio.
A giudicare i lavori in concorso sarà una giuria presieduta da
Vittorio Dalle Ore, già assistente di
Akira Kurosawa e produttore cinematografico, e composta da
Mikkel Maltha, supervisore musicale di produzioni cinematografiche,
Prati Kulshreshtha, giornalista e docente universitaria indiana,
Jui-Jen Shih, critico d’arte e direttore del Museum of Contemporary Art di Taipei, e da
Simona Caraceni, docente di Informatica museale presso l’Università degli studi di Bologna.
Oltre alle statuette per le migliori opere di ciascuna sezione del festival, verranno assegnati tre riconoscimenti speciali: il premio «Eleonora Duse» all’attrice
Anna Maria Guarnieri (la cerimonia si terrà giovedì 25 agosto alla presenza di
Maurizio Scaparro), il premio «Flavia
Paulon» all'artista del tessuto
Renata Bonfanti e il premio «Arte e Cultura» al professor
Roberto De Feo (noto per le sue ricerche sull’autografia del dipinto «La Visione di Ezechiele» di Raffaello) e ad
Adriano Goldschmied, imprenditore co-fondatore del marchio «Diesel» e creativo di successo nel settore del design del
jeans.
I film in concorso –quasi tutti
italian premiere– provengono da cinquantadue Paesi differenti, a dimostrazione del fatto che l’«Asolo Art Film Festival» è ormai conosciuto come uno degli appuntamenti di riferimento per la comunità cinematografica internazionale indipendente. Tra gli appuntamenti in programma, tutti a ingresso gratuito, vanno segnalati la proiezione della pellicola «Over your cities grass will grow», girata dalla regista inglese
Sophie Fiennes nello studio di
Anselm Kiefer, e del lavoro «The Colour of Your Socks – A Year with Pipilotti Rist», con il quale lo svizzero
Michael Hegglin svela il lavoro di
Pipilotti Rist nel suo studio a Zurigo e al Museum of Modern Art di New York.
Tra le biografie d’artista si avrà, invece, modo di apprezzare «Nam June Paik: Open Your Eyes» della regista tedesca
Maria Anna Tappeiner e «Hans Zimmer – The sound of Hollywood» della tedesca
Ariane Riecker. Mentre tra i film sull’architettura e sul design sono da segnarsi in agenda le proiezioni di «Every Speed» delle statunitensi
Lindsey Martin e
Julia Fuller, un cortometraggio sperimentale che esplora in modo molto coinvolgente e mai banale il problema delle barriere architettoniche, e del lavoro «Sessanta fermacarte», con il quale
Pietro Menditto racconta
Enzo Mari. Due anche le opere da segnalare nella sezione video-arte, che darà modo di confrontarsi con il corto «Touch» dell’ungherese
Ferenc Cakó, particolare animazione realizzata con la sabbia, e con «Paths of Hate», film già vincitore del premio della giuria al «Siggraph 2011» di Vancouver, nel quale il polacco
Damian Nenow combina l’attrattiva visiva del cinema d’azione americano e il carattere riflessivo del cinema d’autore europeo per raccontare in modo dinamico l’odio. Meritano, inoltre, una menzione il film breve «Conformis» dei tedeschi
Martin Groetzschel e
Benjamin Manderbach sulla danza, proposto nell’ambito della sezione dedicata alla produzione delle scuole di cinema, e l’affascinante «Mbambu and the Mountains of the Moon» dei serbi
Nataša e Lucian Muntean.
Tre, poi, saranno i film fuori concorso: «Figli negati» di
Giovanni Cilluffo, «Hands and eyes» dello statunitense
Michael Meredith (corto sul complicato rapporto tra artista e critico) e «Santo de la Guitarra: la Historia Fantàstica de Augustìn Barrios Mangoré» di
Carlos Salcedo Centurión, il primo documentario mai realizzato sulla figura dell’artista paraguaiano
Augustìn Barrios Mangoré, considerato lo «Chopin o il Paganini dell’America Latina». Sarà, infine,
possibile rivedere anche «Andrej Rublëv» del regista sovietico
Andrej Tarkovskij, prima pellicola vincitrice del
festival nel 1973.
Come da tradizione, la trentesima edizione dell’«Asolo Art Film Festival» sarà affiancata dalla sezione «Fuori», con eventi che coinvolgeranno l’intera cittadina. Domenica 21 agosto, alle 4 del mattino, si potrà, per esempio, attendere l’alba presso la scenografica Rocca asolana con la
performance per soli fiati «Aurora Asolana – Ricercari e Ritrovari», che vedrà gli ottoni dell’Orchestra Mittel-europea «Lorenzo da Ponte», diretti da
Roberto Zarpellon, eseguire musiche di
Claudio Monteverdi,
Pal Esterházy,
Giovanni Gabrieli e
Georg Friederich Haendel.
Novità assoluta di quest’anno sarà, invece, la sezione «Art Shift ↑», a cura dell’artista e curatrice
Chen Mei-Yuan, all’interno della quale verrà proposto il ciclo di proiezioni «There, we live», organizzate dal
Taiwan Independent Production Film, in collaborazione con il
MoCA (Museum of Contemporary Art) di Taipei.
Questa parentesi dedicata all’arte contemporanea porterà ad Asolo anche varie mostre, a partire dalle proiezioni di video-arte cinese e taiwanese sulle finestre dei palazzi cittadini. La piazza centrale verrà, invece, animata da
performance di danza. Tra le rassegne che trasformeranno il piccolo centro veneto in un unico grande contenitore espositivo all’aperto si segnalano: «It Isnae Disney», con immagini che il fotografo
Dustin Shum, ha dedicato a parchi tematici cinesi ispirati agli occidentalissimi «Disneyland» ed «Eurodisney», e «Cinema ieri», con immagini d’epoca della
Magic Vision, tra le quali quelle dedicate a
Livio Cesare Pavanelli, attore del cinema muto che ha soggiornato per nove anni ad Asolo con la compagnia teatrale di Eleonora Duse.
Il
festival pensa, infine, anche ai più piccoli con una mostra di film d’animazione della serie «Classici Walt Disney». Un appuntamento, dunque, capace di soddisfare tutti i gusti quello con la XXX edizione dell’«Asolo Art Film Festival», che focalizzerà anche l’attenzione su Cina e Taiwan con la rassegna «Two Points 2011» e con un
tour delle migliori pellicole in programma ad Asolo presso università e musei di Taipei, Taichung e di altre città d’Oriente.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Una scena del film «Over your cities grass will grow», girata dalla regista inglese Sophie Fiennes nello studio di Anselm Kiefer; [fig. 2] Una scena del film «The Colour of Your Socks – A Year with Pipilotti Rist», girato dal regista Michael Hegglin nello studio di Pipilotti Rist; [fig. 3] Una scena del video «Dacing Time» di Huang Ning e Dancecology, presentato nell’ambito della sezione «Fuori» della trentesima edizione dell’«Asolo Art Film Festival 2011»; [fig. 4] Una sequenza del video Infinite Landscape di Yang Yong Liang, presentato nell’ambito della sezione «Fuori» della trentesima edizione dell’«Asolo Art Film Festival 2011»; [fig. 5] Una scena del film «Mbambu and the Mountains of the Moon» di Nataša e Lucian Muntean.
Informazioni utili
«Asolo Art Film Festival 2011». Asolo (Treviso), sedi varie. Programma e orari: http://www.asolofilmfestival.it/it/festival-2011/catalogo-xxx-edizione. Ingresso libero e gratuito. Informazioni: A.I.A.F. – AsoloInternationalArtFestival. tel. 0423.1995235-36, info@asolofilmfestival.it. Sito web: www.asolofilmfestival.it. Da sabato 20 a domenica 28 agosto 2011.