«La grande bellezza» del nostro sport, come recitano i cartelloni pubblicitari, va in scena al Foro italico di Roma. Da giovedì 8 a domenica 18 maggio il vasto complesso sportivo ideato e realizzato dall'architetto Enrico Del Debbio ai piedi di Monte Mario torna ad ospitare gli Internazionali di tennis, evento che ogni anno catalizza le attenzioni di migliaia di sportivi, fan e curiosi. Tra gli ospiti della settantunesima edizione, la settima consecutiva sponsorizzata dalla Bnl - Banca nazionale del lavoro, ci sono top player come Rafael Nadal, Novak Djokovic, Roger Federer, Andy Murray e, ovviamente, alcuni beniamini di casa nostra, da Fabio Fognini a Andreas Seppi, passando per Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Sara Errani e Roberta Vinci.
Fra palle e racchette anche l’arte si affaccerà al torneo. Nella splendida cornice della Casa delle Armi, progettata nella prima metà degli anni Trenta da Luigi Moretti e considerata tra i più straordinari esempi di architettura razionalista, sarà, infatti, ospitata la mostra-laboratorio «Playground», a cura di Maria Alicata e di Bartolomeo Pietromarchi, nuovo direttore della Fondazione Antonio Ratti di Como, dopo anni trascorsi a capo del Macro di Roma, conosciuto al grande pubblico per aver curato il Padiglione Italia alla passata edizione della Biennale di Venezia.
Per una settimana, dal 9 al 16 maggio, l’edificio sportivo capitolino, denominato anche Accademia della scherma, sarà trasformato in una palestra dell’arte, in un campo da gioco con opere di grandi dimensioni site-specific, interattive e relazionali, e con workshop aperti al pubblico, soprattutto a quello in età scolare dai 5 ai 15 anni.
Quattro gli artisti coinvolti nel progetto: Gabriele De Santis (Roma, 1983), Ruth Proctor (Gran Bretagna, 1980), Giuseppe Stampone (Cluses, Francia, 1974) e il duo Sten e Lex.
Ad accogliere i visitatori in mostra saranno proprio questi due street artist romani che, su una delle pareti esterne della Casa delle Armi, utilizzeranno la tecnica dello stencil-poster, da loro ideata per combinare l’utilizzo della mezzatinta e la pratica dello stencil, e realizzeranno un «Arazzo» raffigurante un disegno ispirato al loro repertorio iconografico classico, nel quale si moltiplicano i riferimenti al cinema, all’arte sacra e al ritratto, per arrivare, nell’ultima fase della produzione, all’esplorazione di pattern geometrici e lineari.
Gabriele De Santis esporrà, invece, l'opera «I want to be like water and never have a doubt and reflect what is around my pool», titolo che fa riferimento a un brano del gruppo rock sperimentale «Animal Collective». Il progetto, inedito, trasformerà lo spazio in un luogo dall’atmosfera bizzarra e straniante, «in cui -spiegano gli organizzatori- i riferimenti al gioco si intrecceranno per fare da sfondo a un universo popolato da elementi caratteristici del lavoro dell'artista: plinti,tele, icone dello sport, che prendono vita su pattini a rotelle». Punta, invece, su un’opera già vista nel 2013 a Londra e quest’anno alla Norma Mangione Gallery di Torino Ruth Proctor che proporrà, nell’ambito di «Playground» e fissata su una rete da pallavolo, «I see you liking everything», un’installazione realizzata da un insieme di bandierine colorate luccicanti che formano una gigantesca maschera.
Mentre Giuseppe Stampone sarà presente in mostra con «L’ABC dell’arte – Global Education», un gioco per tutte le età che si propone di costruire una prima alfabetizzazione sull’arte contemporanea e che, per l'occasione, verrà prodotto in serie limitata e distribuito sul circuito museale internazionale e sul sito bcomebox.com. «Avanzando lungo un percorso fatto di caselle in forma di abbecedario e svolgendo specifiche attività, il giocatore -si legge nella presentazione del progetto- farà la conoscenza di artisti, opere, movimenti rappresentativi della storia dell’arte e della cultura visiva del XX secolo: da Duchamp a Warhol, da Ai Weiwei a Cattelan, alle diverse figure e istituzioni che governano il sistema dell’arte». Un modo simpatico, questo, per ripassare le storie di pittori e scultori contemporanei in attesa di vedere all’opera sul tappeto verde le grandi star internazionali del tennis.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Giuseppe Stampone, «L’ABC dell’arte – Global Education», 2014. Materiali vari, 6x4 mt. Courtesy l'artista e prometeogallery di Ida Pisani; [fig. 2] Sten e Lex, «Arazzo», 2014; [fig. 3] Gabriele De Santis, «Prova d'artista», 2014. Materiali vari, dimensioni variabili
Informazioni utili
«Playground». Foro Italico - Casa delle Armi, viale delle Olimpiadi - Roma. Orari: 10.00-21.00. Ingresso: libero, previo acquisto del biglietto d’ingresso degli Internazionale BNL d’Italia 2014. Orari laboratori: dal 10 al 15 maggio, ore 10.00-12.00 e ore 15.00-19.00; il 16 aprile 2014, ore 10.00-12.00 (non è richiesta la prenotazione). Programma dei laboratori: sabato 10 e domenica 11 maggio, Giuseppe Stampone; lunedì 12 e martedì 13 maggio, Gabriele De Santis; mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 maggio, Ruth Proctor. Visita guidata alla mostra: ore 12.00–15.00. Sito web: www.internazionalibnlditalia.it
Info laboratori: Elisabetta Dusi, mostraplayground@gmail.com o cell. +39.340.2694756. Inaugurazione: giovedì 8 maggio 2014, dalle ore 19.00; a seguire concerto dei Commodity Place e djset di Rawmance. Dal 9 al 16 maggio 2014
ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com
mercoledì 7 maggio 2014
martedì 6 maggio 2014
«Navigando tra gli ex-voto», il mare e la fede in mostra a Milano
«Trattieni i venti e placa le tempeste»: è un verso della Preghiera del marittimo quello che la Fondazione per Grazie ricevute ha scelto come sottotitolo della mostra «Navigando tra gli ex-voto», che allinea a Milano, al primo piano della Casa del Manzoni, una settantina di tavolette votive, provenienti da tutto il mondo e la cui realizzazione data tra il XV secolo e gli anni Venti del Novecento.
Il percorso espositivo, visibile fino al prossimo 20 dicembre, si configura come una sorta di «mappa privilegiata» per comprendere come una forma d’arte considerata «minore» come quella degli ex-voto, testimonianza di una fede struggente e prova tangibile del ringraziamento per un miracolo invocato e avvenuto, si sia relazionata con il mondo marinaro.
Onde impetuose e barche alla deriva, alberi spezzati e sartie allentate, relitti e scogli minacciosi battuti dai flutti, tempeste e naufragi, ma anche cieli limpidi e acque tornate tranquille grazie all’intervento divino scorrono davanti agli occhi del visitatore di Casa Manzoni. I pericoli e la bellezza della navigazione, i momenti in cui non resta altro che affidarsi alla preghiera e quelli in cui ci si stupisce della meraviglia del Creato sono, dunque, i soggetti raffigurati su queste tavolette votive, testimonianza di un pathos rappresentato in modo semplice e ingenuo, ma sicuramente efficace agli occhi di tutti.
Le scene dipinte a mano su ardesia, legno e tela raccontano così di un mare amico da rispettare, da ringraziare ogni giorno, ma anche da temere, tant’è che, ancora oggi, è diffuso il proverbio tra i marinai delle nostre coste «si vaje e tuorne già he fatto ‘nu buono viaggio».
Tra i manufatti più curiosi in mostra si segnala una tavoletta dai colori allegri, recante la data del 1881 e ritraente il pericolo scampato da due messicani a bordo di una barchetta piccolissima, quasi un guscio di noce, rovesciatasi tra onde piene di pescecani con la bocca spalancata.
È di due anni dopo, del 1883, un olio su tavola raffigurante in modo quasi infantile un vascello a vela e vapore, molto stilizzato, giunto nel porto di Rio de Janeiro: il «Savoja», pilotato da due soli uomini che ringraziano la Madonna delle Grazie per averli accolti all’entrata dell’estuario.
In porto è ambientato anche un ex-voto, datato 1888, che documenta l'angoscia di alcuni emigranti napoletani per il viaggio oltremare e che raffigura quattro immagini della Madonna, leggermente diverse.
Sempre alla Madonna, o meglio alla Nostra Signora di Monteallegro, nelle vicinanze di Rapallo, rivolgono le loro preghiere i marinai del brigantino «Innocenza», rimasto intrappolato tra onde gigantesche, in preda a un temporale sul Mar Nero nella giornata del 20 novembre 1856, come prova un ex-voto donato dal capitano Benedetto Olivari al santuario ligure.
La mostra documenta, inoltre, le difficoltà del navigare sul lago, esponendo alcune lettere originali di Teresa Stampa Manzoni al figlio Stefano. Una rassegna,dunque, curiosa quella milanese per conoscere una tradizione popolare antica, che unisce fede, superstizione e sacro.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Immagine promozionale della mostra «Navigando tra gli ex-voto». (Ex voto per la Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Forio d’Ischia); [fig. 2] 1616 - Campania, Pomigliano d'Arco - Madonna dell'Arco - Tempera su tavola, cm 29 x 26; [fig. 3] 1881 - Messico, Tequizquac - Parrocchia Santiago Apostolo - Olio su tela, cm 49 x 37
Il percorso espositivo, visibile fino al prossimo 20 dicembre, si configura come una sorta di «mappa privilegiata» per comprendere come una forma d’arte considerata «minore» come quella degli ex-voto, testimonianza di una fede struggente e prova tangibile del ringraziamento per un miracolo invocato e avvenuto, si sia relazionata con il mondo marinaro.
Onde impetuose e barche alla deriva, alberi spezzati e sartie allentate, relitti e scogli minacciosi battuti dai flutti, tempeste e naufragi, ma anche cieli limpidi e acque tornate tranquille grazie all’intervento divino scorrono davanti agli occhi del visitatore di Casa Manzoni. I pericoli e la bellezza della navigazione, i momenti in cui non resta altro che affidarsi alla preghiera e quelli in cui ci si stupisce della meraviglia del Creato sono, dunque, i soggetti raffigurati su queste tavolette votive, testimonianza di un pathos rappresentato in modo semplice e ingenuo, ma sicuramente efficace agli occhi di tutti.
Le scene dipinte a mano su ardesia, legno e tela raccontano così di un mare amico da rispettare, da ringraziare ogni giorno, ma anche da temere, tant’è che, ancora oggi, è diffuso il proverbio tra i marinai delle nostre coste «si vaje e tuorne già he fatto ‘nu buono viaggio».
Tra i manufatti più curiosi in mostra si segnala una tavoletta dai colori allegri, recante la data del 1881 e ritraente il pericolo scampato da due messicani a bordo di una barchetta piccolissima, quasi un guscio di noce, rovesciatasi tra onde piene di pescecani con la bocca spalancata.
È di due anni dopo, del 1883, un olio su tavola raffigurante in modo quasi infantile un vascello a vela e vapore, molto stilizzato, giunto nel porto di Rio de Janeiro: il «Savoja», pilotato da due soli uomini che ringraziano la Madonna delle Grazie per averli accolti all’entrata dell’estuario.
In porto è ambientato anche un ex-voto, datato 1888, che documenta l'angoscia di alcuni emigranti napoletani per il viaggio oltremare e che raffigura quattro immagini della Madonna, leggermente diverse.
Sempre alla Madonna, o meglio alla Nostra Signora di Monteallegro, nelle vicinanze di Rapallo, rivolgono le loro preghiere i marinai del brigantino «Innocenza», rimasto intrappolato tra onde gigantesche, in preda a un temporale sul Mar Nero nella giornata del 20 novembre 1856, come prova un ex-voto donato dal capitano Benedetto Olivari al santuario ligure.
La mostra documenta, inoltre, le difficoltà del navigare sul lago, esponendo alcune lettere originali di Teresa Stampa Manzoni al figlio Stefano. Una rassegna,dunque, curiosa quella milanese per conoscere una tradizione popolare antica, che unisce fede, superstizione e sacro.
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Immagine promozionale della mostra «Navigando tra gli ex-voto». (Ex voto per la Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Forio d’Ischia); [fig. 2] 1616 - Campania, Pomigliano d'Arco - Madonna dell'Arco - Tempera su tavola, cm 29 x 26; [fig. 3] 1881 - Messico, Tequizquac - Parrocchia Santiago Apostolo - Olio su tela, cm 49 x 37
Informazioni utili
«Navigando tra gli ex-voto». Casa del Manzoni,via Morone, 1 – Milano. Orari: martedì – venerdì, ore 9.00-16.00; chiuso il lunedì, il sabato, i festivi e tutto il mese di agosto. Ingresso libero. Informazioni: tel. 02.86460403 o info@pergraziericevute.it. Sito internet: www.pergraziericevute.it. Fino al 20 dicembre 2014
lunedì 5 maggio 2014
Torino, tre incontri su «Visione e missione» della fotografia
Sarà Nili Goren (Gerusalemme, 1965), per anni docente alla Bezalel Academy of arts and design di Gerusalemme e attualmente curatrice al Tel Aviv Museum of Art, ad aprire la seconda edizione della rassegna «I lunedì dell’arte», promossa dalla Fondazione De Fornaris alla Gam – Galleria d’arte moderna di Torino.
Da lunedì 5 maggio il prestigioso museo piemontese -che vanta una collezione di oltre quarantamila opere di autori come Fontanesi, Fattori, Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Morandi, Casorati, Martini e De Pisis – aprirà, infatti, le porte a tre incontri con altrettanti esperti di fotografia. L’iniziativa –ideata da Antonella Russo, allieva di Beaumont Newhall e autrice di un volume stimolante per gli studi del settore come «Storia culturale della fotografia italiana» (Einaudi, Torino 2011)- nasce con l’intento di aggiornare il pubblico su programmi espositivi e attività di importanti musei o festival internazionali e sulle diverse strategie di circolazione istituzionale dell’immagine fotografica contemporanea in capitali europee ed extra–europee, nell’epoca della tecnologia avanzata, di internet e dei social media.
A presentare la rassegna, intitolata «Fotografia. Visione e missione II», sarà la stessa Antonella Russo, che vanta in curriculum attività didattica al Moma e al Metropolitan di New York e che ha curato mostre come «Mario Giacomelli» (1992) al Castello di Rivoli e «Viewpoints Italy in Black and White» (2005) alla Estorick Collection di Londra, con la collaborazione di Riccardo Passoni, vicedirettore del museo torinese.
Lunedì 5 maggio, alle 21, Nili Goren intratterrà i presenti con una conferenza dal titolo «Contemporary Israeli Photography: from landscape to land-escape», nella quale verrà tracciata una ricognizione sulla fotografia israeliana odierna e sarà proposta una riflessione sul ruolo d’indagine e diffusione che il Tel Aviv Museum of Art svolge nel rappresentare le tendenze della fotografia nazionale moderna e contemporanea, nel contesto della storia del mezzo fotografico.
Il secondo incontro, in agenda per lunedì 19 maggio, vedrà al tavolo dei relatori Paul di Felice (Differdange, Lussemburgo, 1953), professore di Storia dell’arte all’Università del Lussemburgo, co-direttore dell’European Month of Photography, co-editore di Café Créme édition e socio fondatore della rivista on-line «lacritique.org», che parlerà di «Trenta anni di fotografia contemporanea internazionale in Lussemburgo».
A chiudere gli appuntamenti sarà Walter Moser (Wels, 1979), capo curatore di fotografia dell’Albertina Museum di Vienna, che lunedì 26 maggio terrà una conferenza dal titolo «To see more more closely: insights into the photographic collection at the Albertina», un’articolata meditazione sulla collezione di fotografia del museo viennese, uno dei più prestigiosi del continente.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Shai Kremer, Abandoned Syrian base, View of a minefield, Golan Heights, 2007; [fig. 2] Adi Nes, Untitled (Hagar),2005
Informazioni utili
«I lunedì dell’arte - Fotografia. Visione e missione II ». Gam – Sala conferenze, corso Galileo Ferraris 30 – Torino. Conferenze: lunedì 5 maggio, ore 21 - Nili Goren; lunedì 19 maggio, ore 18 - Paul di Felice; lunedì 26 maggio, ore 21 - Walter Moser. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni: tel. 011.542491 o fdf@fondazionedefornaris.org. Sito internet: www.fondazionedefornaris.org. Da lunedì 5 a lunedì 26 maggio 2014.
Da lunedì 5 maggio il prestigioso museo piemontese -che vanta una collezione di oltre quarantamila opere di autori come Fontanesi, Fattori, Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Morandi, Casorati, Martini e De Pisis – aprirà, infatti, le porte a tre incontri con altrettanti esperti di fotografia. L’iniziativa –ideata da Antonella Russo, allieva di Beaumont Newhall e autrice di un volume stimolante per gli studi del settore come «Storia culturale della fotografia italiana» (Einaudi, Torino 2011)- nasce con l’intento di aggiornare il pubblico su programmi espositivi e attività di importanti musei o festival internazionali e sulle diverse strategie di circolazione istituzionale dell’immagine fotografica contemporanea in capitali europee ed extra–europee, nell’epoca della tecnologia avanzata, di internet e dei social media.
A presentare la rassegna, intitolata «Fotografia. Visione e missione II», sarà la stessa Antonella Russo, che vanta in curriculum attività didattica al Moma e al Metropolitan di New York e che ha curato mostre come «Mario Giacomelli» (1992) al Castello di Rivoli e «Viewpoints Italy in Black and White» (2005) alla Estorick Collection di Londra, con la collaborazione di Riccardo Passoni, vicedirettore del museo torinese.
Lunedì 5 maggio, alle 21, Nili Goren intratterrà i presenti con una conferenza dal titolo «Contemporary Israeli Photography: from landscape to land-escape», nella quale verrà tracciata una ricognizione sulla fotografia israeliana odierna e sarà proposta una riflessione sul ruolo d’indagine e diffusione che il Tel Aviv Museum of Art svolge nel rappresentare le tendenze della fotografia nazionale moderna e contemporanea, nel contesto della storia del mezzo fotografico.
Il secondo incontro, in agenda per lunedì 19 maggio, vedrà al tavolo dei relatori Paul di Felice (Differdange, Lussemburgo, 1953), professore di Storia dell’arte all’Università del Lussemburgo, co-direttore dell’European Month of Photography, co-editore di Café Créme édition e socio fondatore della rivista on-line «lacritique.org», che parlerà di «Trenta anni di fotografia contemporanea internazionale in Lussemburgo».
A chiudere gli appuntamenti sarà Walter Moser (Wels, 1979), capo curatore di fotografia dell’Albertina Museum di Vienna, che lunedì 26 maggio terrà una conferenza dal titolo «To see more more closely: insights into the photographic collection at the Albertina», un’articolata meditazione sulla collezione di fotografia del museo viennese, uno dei più prestigiosi del continente.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Shai Kremer, Abandoned Syrian base, View of a minefield, Golan Heights, 2007; [fig. 2] Adi Nes, Untitled (Hagar),2005
Informazioni utili
«I lunedì dell’arte - Fotografia. Visione e missione II ». Gam – Sala conferenze, corso Galileo Ferraris 30 – Torino. Conferenze: lunedì 5 maggio, ore 21 - Nili Goren; lunedì 19 maggio, ore 18 - Paul di Felice; lunedì 26 maggio, ore 21 - Walter Moser. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni: tel. 011.542491 o fdf@fondazionedefornaris.org. Sito internet: www.fondazionedefornaris.org. Da lunedì 5 a lunedì 26 maggio 2014.
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