Al gotico le fabbriche delle cattedrali, al Rinascimento le botteghe dei maestri, al
pop la
Factory del
marketing: di fatto in arte l’unione ha fatto la forza lavoro. Giotto o Warhol che fossero, ingegni e mani si sono nei secoli incrociati (tra loro) nella -e per la- creazione, attraversando figurativismi e concetto, fondi oro e arti povere, ma sempre e comunque nel segno della collaborazione, disponendo di eccellenza e virtù di ciascuno. Oggi il
co-working si chiama
hub, ma il principio basale rimane lo stesso. Da questo pensiero è nato a
Carrara, per iniziativa dell’
associazione BlitzArt, il primo incubatore delle professioni dell’arte, che si avvale del partenariato dell’
Amministrazione comunale carrarese e della collaborazione del
Centro per l’arte contemporanea «Luigi Pecci», nell’ambito del progetto regionale
«Cantiere Toscana contemporanea».
L'iniziativa -che verrà presentata alla stampa e al pubblico con una tre giorni di conferenze e incontri, in programma
dal 28 al 30 maggio- nasce da un’idea di
Giorgia Passavanti e
Christian Marinari, con il critico
Cinzia Compalati, lo storico dell’arte
Sebastiano Collu, l’artista
Andrea Ferrari e
Andrea Pugliese, esperto in politiche del lavoro.
L’obiettivo di questo nuovo incubatore di professioni, denominato
«Art Hub Carrara», è quello di colmare un
gap, quello che vede la città toscana votata per tradizione millenaria, con le sue cave di marmo e il loro indotto, all’arte, ma non del tutto capace di mettere in relazione tradizione e contemporaneità, manifatturiero e digitale in una logica di arricchimento e di accrescimento reciproco. In sostanza, a Carrara sculture e scultori ci sono: mancano i contatti tra loro e i mestieri nuovi. Eppure sono indispensabili, in un mondo come quello della creazione artistica sempre più gestito da
registrar di collezioni e collezionisti,
social media strategist,
web editor, curatori e specialisti di bandi europei, figure professionali che muovono oggi globalmente l’arte a servizio del manufatto facendo dell’opera un’esperienza totale che scavalca la sola percezione estetica e concettuale.
Con «Art Hub Carrara» si costruisce, dunque, un ponte tra
lab (inteso come laboratorio) e
hub, creando uno spazio di
co-working e di socialità professionale, in cui profili diversi, ma complementari –spesso così insoliti e nuovi da non figurare nei percorsi formativi ufficiali- si relazionino e collaborino alla creazione e progettazione di iniziative culturali contemplandone la produzione e l'esito a 360°: dal manufatto all'
hashtag, per dirla con un
tweet.
Ad aprire le attività di questo progetto pilota in Italia, che avrà luogo al
Cap - Centro arti plastiche di Carrara, convento secentesco riconvertito in museo dal 2006, saranno una serie di conferenze con esperti del settore, tra i quali si segnalano
Fabio Cavallucci (direttore del Centro «Luigi Pecci» di Prato),
Francesca Alix Nicoli (
producer, tra gli altri, di Vanessa Beecroft),
Salvatore Filippini La Rosa (avvocato, esperto in legislazione sui beni e le attività culturali), la
crowdfunder Chiara Spinelli,
Sara Dolfi Agostini (
contributor del dorso «Art Economy» del quotidiano «Il Sole 24 Ore»), lo scultore
Filippo Tincolini di Torart (l’innovatore che realizza sculture con robot 3D per Gormley, Zaha Hadid e altri ancora), l’addetto stampa
Rosi Fontana e la gallerista
Renata Bianconi. In tutto saranno quindici gli esperti che racconteranno riti e virtù del loro lavoro e lo presenteranno a un pubblico vario per il quale probabilmente certe professioni sono ancora inusuali, quando non ignote.
Fase attuativa di «Art Hub Carrara» sarà il
«Summer CAmP» , un corso di progettazione culturale, in programma dall’8 al 12 settembre, in cui studenti e giovani lavoratori saranno affiancati da
tutor e professionisti del circuito del contemporaneo nell'ideazione di progetti ed eventi da proporre a istituzioni pubbliche e private.
Prima, però, si terrà, dal 10 luglio al 4 ottobre, l'
«Hub exhibition», in cui le opere della collezione permanente del Cap – Centro arti plastiche saranno rilette in chiave lavorativa, evidenziando quanti e quali braccia e menti -oltre a quelle dello scultore- abbiano lavorato su uno stesso lavoro.
Kounellis,
Aldo Mondino,
Nunzio,
Perino e Vele,
Vangi,
Aldo Mangiarotti,
Guadagnucci,
Kenneth Armitage,
Viani e altri sono gli autori al centro del progetto, che sarà arricchito dalle video-testimonianza di
Whatchado,
web tv svizzero/tedesca alla quale è stato affidato il compito di fare la cronaca di quanto succederà dal 28 al 30 maggio a Carrara.
Ad affiancare la fase preliminare del progetto -che si propone come incubatore vivo e attivo nel quale maestri e maestranze possano misurarsi in concreto e nell’immediato, passando a strettissimo giro dalla formazione al lavoro vero, dal contatto al contratto- ci sarà, inoltre, una
campagna di affissioni giocata sul paradosso lessicale.
Informazioni utili
Art Hub Carrara. Cap - Centro arti plastiche, via Canal del Rio - Carrara. Case History: giovedì 28 – venerdì 29 – sabato 30 maggio 2015. Hub Exhibition: dal 10 luglio al 4 ottobre 2015. Summer Camp: dall’8 al 12 settembre 2015. Informazioni: arthubcarrara@gmail.com o cell. 331.7671163. Sito internet: arthubcarrara.wordpress.com. Facebook: Art Hub Carrara. Twitter: @arthubcarrara