ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 13 gennaio 2017

Fondazione Giorgio Cini: da Muniz a Boetti, un 2017 all’insegna del contemporaneo

Sarà l’artista e fotografo Vik Muniz a inaugurare la stagione espositiva dedicata all’arte contemporanea della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Dal 21 aprile il secondo piano della galleria di Palazzo Cini a San Vio aprirà, infatti, le porte alla rassegna «Afterglow: Pictures of Ruins», a cura di Luca Massimo Barbero, che esporrà una serie di fotografie inedite e una scultura vitrea dell’artista.
La peculiarità di questo progetto artistico è la rielaborazione in chiave personale di opere già note all’immaginario collettivo. Per questa mostra Vik Muniz ha tratto, infatti, ispirazione dalle opere di grandi maestri della tradizione veneta e lagunare, come Francesco Guardi e Canaletto, che il pubblico ha potuto ammirare proprio a San Vio nella scorsa stagione espositiva, durante la mostra «I Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini».
Altra mostra d’arte contemporanea che la Fondazione Giorgio Cini propone il prossimo anno, negli spazi dell’isola di San Giorgio, è quella dedicata ad Alighiero Boetti: «Minimo Massimo» (12 maggio - 30 luglio).
Anche questa esposizione, come la precedente, sarà a cura di Luca Massimo Barbero e verterà sull’oscillazione tra i due concetti di minimum e maximum: verranno, infatti, messi a confronto i più grandi e i più piccoli formati esistenti di tutti i principali cicli di opere dell’artista torinese, grazie alla collaborazione con l’Archivio Alighiero Boetti. All’interno del percorso sarà compreso un progetto speciale, a cura di Hans Ulrich Obrist, sul tema della fotocopia.
In contemporanea con la mostra di Boetti, l’isola di San Giorgio ospiterà l’installazione «Yesterday/Today/Tomorrow» dell’irlandese Bryan Mc Cormack (12 maggio-13 agosto).
Cuore del progetto è la visualizzazione della crisi europea dei migranti e l’avvio di un programma di ricerca per la raccolta, conservazione e interpretazione di questi dati visivi.
L’artista, trascorrendo del tempo in alcuni campi per rifugiati, ha chiesto a chi desiderava partecipare al progetto di disegnare tre schizzi su tre fogli di carta con dei pastelli colorati: uno della loro vita passata («Yesterday-Ieri»), uno della loro vita presente («Today-Oggi») e uno di come si immaginano quella futura («Tomorrow-Domani»). I disegni così raccolti saranno come blocchi visivi per formare il pezzo centrale dell’installazione «Yesterday/Today/Tomorrow», visibile per tutta estate alla Fondazione Cini.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Alighiero Boetti, Mappa, 1989-94, ricamo su tessuto, cm 254 x 588, Courtesy Tornabuoni Art; [fig. 2 ] Bryan Mc Cormack, Tomorrow: 17 years old, Pakistani Boy, Currently living in Samos Hotspot Refugee Camp, Samos Island, Greece; [fig. 3] Vik Muniz, Landscape with Ruins, after Francesco Guardi (Repro), 2017

Informazioni utili 
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore - Venezia, tel. 041.2710357, fax 041.2710221. Sito internet: www.cini.it.

giovedì 12 gennaio 2017

«StreetAland», quando le fiabe incontrano la street art

La letteratura infantile incontra il mondo della street art. L’idea è di Espressione, casa editrice torinese «attenta alle famiglie contemporanee, eco e slow» che pubblica la rivista «Giovani genitori» e stampa anche guide sui migliori locali baby friendly.
Dopo il debutto nel dicembre 2015 con il libro «Il giardino in tasca», la collana «StreetAland», nata appunto per avvicinare i più piccoli a una forma di espressione innovativa come la street art, si arricchisce di un nuovo volume. È, infatti, da poco in distribuzione «L'elefantino dei sogni», una favola scritta dal giornalista Luca Indemini, firma del quotidiano «La Stampa», e illustrata da Mr Fijodor, nome d’arte di Fijodor Benzo, street artist sulla scena dal 1994 il cui lavoro, dallo stile spontaneo e diretto, ha da sempre un’impronta ecologica e sociale.
Il protagonista di questo libro (così come degli altri volumi della collana) si chiama Giacomino, in omaggio al più famoso Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari. Dalle storie dello scrittore piemontese, conosciuto per le sue «Favole al telefono» e per «Le avventure di Cipollino», sono nati i racconti di fantasia di Luca Indemini per sua figlia, la piccola Rebecca, e da questi racconti hanno preso forma prima le immagini di Ale Puro per il libro «Il giardino in tasca» e poi quelle di Mr Fijodor per «L'elefantino dei sogni».
Il libro, realizzato con il sostegno di Coop Lombardia, ha una tiratura volutamente limitata. Le prime cinquecento copie sono numerate e firmate dall’artista; autori ed editore hanno, inoltre, deciso di comune accordo di rifiutare il copyright e utilizzare le licenze Creative Commons.
Il libro, riservato ai bambini dai 3 anni in su, si propone, dunque, di avvicinare i più piccoli a una forma d’arte altamente comunicativa come quella della street art che, attraverso un linguaggio semplice e giocoso, veicola messaggi scomodi e pungenti contro la guerra, il capitalismo e l’uso delle armi, giusto per fare qualche esempio. Il mondo di Keith Haring e di tanti altri street artist diventa così a misura di bambino perché certe volte «le storie –come recita lo slogan di «StreetAland»– crescono sui muri» e finiscono in un libro.

Informazioni utili 
«L'elefantino dei sogni» di Luca Indemini, con illustrazioni di MrFijodor. Espressione editore, Torino 2015. Prezzo: 19,90 euro. In vendita su: www.giovanigenitori.it/prodotto/elefantino-dei-sogni-street-art-per-bambini

mercoledì 11 gennaio 2017

Pistoia, un anno da Capitale italiana della cultura tra musica, teatro, arte e riqualificazione del territorio

Promuovere il sapere come strumento di coesione sociale e leve per la crescita, ma anche investire su un’economia verde e uno stile di vita ecosostenibile: sono questi gli obiettivi che si propone Pistoia nel suo anno da Capitale italiana della cultura.
Piccolo gioiello conosciuto da pochi estimatori, da sempre crocevia di incontri e scambi, la città «aspra», come la definì Gabriele D’Annunzio, è oggi pronta per farsi scoprire dai visitatori di tutto il mondo. Con la convinzione, tuttavia, che in quest’anno importante, durante il quale sarà sotto i riflettori, non dovrà presentarsi diversa da com’è, ma piuttosto impegnarsi a mettere in luce le caratteristiche e le peculiarità che la rendono preziosa. L’Amministrazione comunale ha scelto così di non puntare sulla spettacolarizzazione con grandi eventi effimeri, ma ha ideato strategie a lungo raggio per uno sviluppo coerente e reale della città e del suo territorio, puntando sulla valorizzazione e la riqualificazione del patrimonio artistico e architettonico.
Dall’arte alla musica, dall’antropologia al teatro, dall’animazione degli spazi urbani alle iniziative per i più piccoli e per la riscoperta del verde e del paesaggio, tutte le attività sono state pensate appositamente per condividere percorsi di riflessione con i cittadini e i visitatori e per dare vita a nuovi modelli di produzione culturale.
Al centro del progetto -ideato da un comitato scientifico composto da Giulia Cogoli, Virgilio Sieni e Carlo Sisi- vi è, quindi, il tema della rigenerazione urbana che negli anni passati ha già portato a una valorizzazione delle aree agricole poste ai margini della città storica, con il recupero di 40.719 mq di territorio agricolo e 11.330 mq a verde privato, con un totale di oltre cinque ettari (51.509 mq) di terreno sottratti alla cementificazione.
Dal punto di vista del patrimonio storico-architettonico, sono in cantiere i lavori per restituire all’uso pubblico le chiese di San Pier Maggiore, San Salvatore, San Jacopo in Castellare, quest’ultima destinata alla funzione di nuovo spazio culturale cittadino.
Progetto cardine della riqualificazione cittadina è il recupero dell’area dell’antico Ospedale del Ceppo, in pieno centro storico, che sarà trasformato in un quartiere di elevata qualità ambientale, urbanistica e architettonica, completamente pedonale e immerso nel verde. È già visitabile il padiglione di emodialisi, progettato dall’architetto Giannantonio Vannetti, che ha lavorato con artisti di levatura internazionale: Daniel Buren, Dani Karavan, Sol Lewitt, Hidetoshi Nagasawa, Claudio Parmiggiani e Gianni Ruffi.
Elemento di assoluta unicità dell’Ospedale del Ceppo è il Fregio robbiano, pregiata opera cinquecentesca di Santi Buglioni, recentemente restituita al suo splendore originario. L’opera trae il suo nome dalla tecnica con cui è stato realizzato, definita «robbiana» in omaggio al suo inventore Luca Della Robbia, che nel Quattrocento applicò alle sculture in terracotta l’antichissima tecnica dell’invetriatura.
Per quanto riguarda l’arte, si segnalano le due esposizioni in cartellone a Palazzo Fabroni: «Prêt-à-porter» del pittore Giovanni Frangi, a cura di Giovanni Agosti (5 febbraio-2 aprile) e «Marino Marini. Passioni visive», curata da Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli (16 settembre 2017-7 gennaio 2018). Pistoia dedicherà un omaggio anche a due figure emblematiche della sua storia: l’architetto di fama mondiale Giovanni Michelucci e il missionario gesuita Ippolito Desideri.
Anche il teatro avrà un ruolo importante nel 2017. L’Associazione teatrale pistoiese, da due anni Centro di produzione riconosciuto dal Mibact, animerà la città con vari progetti, tra cui il Pistoia Teatro Festival (19-25 giugno) con ospiti di fama internazionale come il coreografo Virgilio Sieni o il regista Federico Tiezzi, e il Progetto T, che a dicembre realizzerà un vagone-teatro adattato a spazio scenico. Il cartellone del teatro Manzoni proporrà la migliore drammaturgia classica riletta alla luce della contemporaneità, come lo spettacolo «Odissea A/R» di Emma Dante. Mentre il Funaro continuerà a coniugare il capillare lavoro sul territorio cittadino alle migliori esperienze internazionali dello spettacolo dal vivo. Tra i progetti del 2017 si segnalano il ritorno in residenza di Daniel Pennac per lo sviluppo dello spettacolo «Un amore esemplare», la prima assoluta per l’Italia di «Terre Noire», per la regia di Irina Brook e con testo di Stefano Massini, e «A Fury Tale» di Cristiana Morganti, volto noto del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Grande protagonista sarà anche la musica, che avrà il suo palcoscenico più raffinato con il Festival del Maggio musicale fiorentino che, nel suo ottantesimo anniversario, renderà omaggio a Pistoia, uscendo per la prima volta dai confini fiorentini, con la messa in scena dell’«Idomeneo» di Mozart al teatro Manzoni (26 e 30 aprile, 3 e 6 maggio). Il 5 luglio, nella piazza del Duomo, l’Orchestra e il Coro del Maggio si esibiranno, invece, nella «Sinfonia n.2 in Do minore Resurrezione» di Mahler.

Grande spazio avranno nel cartellone di Pistoia Capitale italiana della cultura anche i festival, a partire da «Dialoghi sull’uomo», in programma dal 26 al 28 maggio, che tratterà il tema «La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi». Mentre a giugno e a luglio spazio al blues, che vedrà un’anteprima eccezionale in febbraio con il concerto, al teatro Manzoni, di John Mayall.
Pistoia, riconosciuta dall’Unicef «città amica delle bambine e dei bambini», rivolge, inoltre, da sempre grande attenzione al diritto all’educazione dei più piccoli, visti non come cittadini di domani, ma come cittadini di oggi. Forte è il ruolo dei Servizi educativi, eccellenza italiana nel settore della pedagogia, nel programma di Pistoia capitale italiana della cultura 2017, con progetti di inclusione sociale per promuovere la partecipazione dei genitori e dell’intera comunità al progetto educativo rivolto ai più piccoli, perché la città, in tutte le sue espressioni, sia davvero a misura di bambino. Tra le principali iniziative, si segnalano il convegno «La cultura dell’infanzia come risorsa della città» (al teatro Bolognini il 31 marzo e 1 aprile) e la mostra «La città letta con lo sguardo dei bambini» (più sedi espositive in città, con inaugurazione il 31 marzo).
A chiudere il cartellone dedicato ai più piccoli, tra settembre e ottobre, è il progetto «Infanzia e città: il futuro ti passa accanto» dell’Associazione teatrale pistoiese, dedicato a Pinocchio e incentrato sul rapporto tra infanzia e spazi pubblici della città, che unisce teatro, danza, musica, cinema e illustrazione.
Pistoia offrirà per il nuovo anno molte altre occasioni di confronto e di conoscenza, grazie ad incontri di approfondimento, fiere e rassegne dedicate all’antiquariato, all’enogastronomia e alla valorizzazione dei sapori e dei prodotti locali, con l’intento di valorizzare un territorio che offre allo sguardo magnifici scenari: dalle montagne degli Appennini con le stazioni sciistiche alla riserva naturale dell’Acquerino, dall’osservatorio astronomico di San Marcello alle colline del Montalbano, dalla straordinaria riserva naturale del Padule di Fucecchio fino alla casa di Pinocchio a Collodi.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1]Logo di Pistoia Capitale italiana della cultura 2017; [fig. 2] Campanile di San Zeno a Pistoia; [fig. 3] Fregio robbiano di Pistoia, particolare; [fig. 4] Teatro Manzoni di Pistoia; [fig. 5] Lillo di Benivieni, Compianto del Cristo morto, Pistoia, Museo civico; [fig. 5] Il festival blues a Pistoia 

Informazioni utili
www.pistoia17.it