Il teatro incontra il mondo del cibo e della convivialità. Succede in Piemonte dove, per l’ottavo anno consecutivo, va in scena il festival «Play with food». In questa nuova edizione l’appuntamento, che vede ancora una volta all’organizzazione il Collettivo Canvas / Associazione Cuochilab e alla direzione artistica Davide Barbato (ideatore della rassegna, nel 2010, insieme con Chiara Cardea), è in cartellone dal 29 settembre al 6 ottobre.
Torino, Moncalieri e Asti sono le tre piazze che faranno da scenario al festival, il cui titolo cita e sovverte ironicamente il vecchio monito «non giocare con il cibo», invitando gli artisti e il pubblico non solo a divertirsi, ma anche a recitare, a suonare, a creare con le pietanze e i loro ingredienti, facendone emergere significati e valori inaspettati e sorprendenti.
Novità di questa edizione, che esce per la prima volta fuori dai confini del capoluogo, sarà una nuova coproduzione, realizzata con «Le Sillabe» di Torino. Si tratta di un pranzo e di una cena in silenzio, una performance nata da un'idea dell'artista Fabio Castello, che mette insieme movimento, atto performativo, meditazione e convivialità.
«Settanta spettatori/commensali, guidati da otto performer, -raccontano gli organizzatori- assisteranno e parteciperanno ad un vero e proprio rito, un momento in cui le parole lasciano spazio al silenzio e il silenzio diventa la parola».
L'esperienza verrà replicata due volte: a pranzo, nella giornata di domenica 29 settembre, con scenario la suggestiva cornice del Giardino delle rose del Castello di Moncalieri, e a cena, nella serata di martedì 1°ottobre, sul palco del teatro Astra di Torino.
Altra novità in programma è la serata dedicata al vincitore del primo premio di drammaturgia per testi inediti sul cibo, indetto lo scorso anno da «Play with Food» con «Torino Arti Performative». Lunedì 30 settembre, nell’inconsueta cornice dell'Osteria Enoteca Rabezzana (tra i Maestri del gusto di Torino e provincia 2019-2020), la compagnia «Il Mulino di Amleto» metterà in scena, sotto la regia di Marco Lorenzi, lo spettacolo «La fauna batterica», opera del giovane autore pugliese Antonio Casto, apprezzata per la sua scrittura incalzante ed esilarante.
Barbara Mazzi, Alba Porto e Angelo Tronca metteranno in scena la storia di Rufo, giovane artista in crisi, protagonista, insieme alla madre e alla fidanzata, di una serie di dialoghi e situazioni paradossali, che ruotano intorno all'ossessione per il cibo.
Ampio spazio verrà, poi, dato quest'anno a una serie di appuntamenti che il pubblico ha dimostrato in passato di gradire molto: le «Undeground Dinner», cene teatrali per piccoli gruppi di spettatori, programmate in luoghi segreti il cui indirizzo viene svelato solo ai partecipanti, poche ore prima dell'evento. Ad inaugurare il programma sarà Mariella Fabbris, mercoledì 2 ottobre, con lo spettacolo di narrazione «Cibo Angelico». L'attrice -armata di una valigia carica di patate e di una sporta piena di farina, pomodori, formaggi, pesto e cannella- preparerà gli gnocchi per trenta spettatori, mentre darà vita al racconto «Beato Angelico» di Antonio Tabucchi. Trasformerà così il racconto originale fondendo insieme due antiche passioni: quella per il cibo e quella per il teatro di parola. Da questa intuizione nasce una narrazione nuova: la cucina tradizionale, i ricordi familiari e la forza di un teatro del fare che mette in scena gesti semplici e quotidiani: pelare le patate, portarle a bollore, impastare la farina, cucinare.
Sarà poi il turno di «Terre Spezzate» con la prima assoluta di «Marinara», un evento davvero originale che mette insieme performance e cucina attraverso la pratica del gioco di ruolo dal vivo. Dodici giocatori-spettatori-commensali, invitati a calarsi nei panni dei membri di una famiglia di emigrati italiani che vive negli Stati Uniti, cucineranno e poi mangeranno insieme, ma soprattutto esploreranno, attraverso il potere evocativo del cibo, temi come l’identità e l’appartenenza culturale, lo spaesamento di vivere in un paese lontano dalle proprie radici, la difficoltà ad integrarsi, i rapporti familiari. «Marinara» debutterà mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre ad Asti, grazie alla nuova collaborazione con il Teatro di Dioniso, e replicherà a Torino, in collaborazione con Welcome Home, venerdì 4 e sabato 5 ottobre.
A chiudere il programma delle «Underground Dinner» sarà «Mali Weil», piattaforma artistica i cui progetti spaziano dal design alle pratiche relazionali, in una continua contaminazione tra arte e vita quotidiana.
«Amare Alcibiade», questo il titolo del lavoro presentato a «Play with food», è una performance che incrocia convivialità, filosofia e food design.
Dieci commensali sono invitati a prendere parte alla rievocazione di un simposio greco.
Il fil rouge narrativo è la relazione tra Socrate e il giovane Alcibiade, illustre uomo politico dell'Atene del V secolo ed irresistibile seduttore.
«La performance -raccontano gli organizzatori- è orchestrata in modo da favorire conversazioni fra gli ospiti, che pur estranei trovano modo di confrontarsi su questa insolita accezione di erotica e di politica. I commensali sono invitati, attraverso il dialogo filosofico alimentato dalla condivisione del cibo, ad allenare la propria immaginazione politica e la propria visione del futuro».
«Play with food» darà spazio anche alla musica con il musicista Fabio Bonelli che sabato 5 ottobre, a Casa Fools, presenterà «Musica da cucina», un suggestivo concerto, presentato anche in Australia, con il quale dal 2007 l'artista porta in giro per il mondo i suoni della cucina, con pentole, grattugie e mestoli accompagnati da chitarra, clarinetto e fisarmonica.
A chiudere il cartellone saranno, nella serata di domenica 6 ottobre, Roberto Abbiati e Leonardo Capuano con «Pasticceri», spettacolo che riprende la trama di «Cyrano de Bergerac» di Rostand, riscrivendola e raccontandola all’interno di un laboratorio di pasticceria.
Due fratelli gemelli, aspettando la loro Rossana, si raccontano e discutono a colpi di fulminanti battute e coreografie a orologeria, tra cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese, prelibatezze che naturalmente saranno condivise con il pubblico alla fine dello spettacolo.
Sono, inoltre, previsti tanti altri appuntamenti collaterali, che negli anni hanno incontrato il favore del pubblico, come la tradizionale cine-colazione della domenica mattina, dedicata quest’anno alla commedia all’italiana, o l’aperitivo comico, animato da Francesco Giorda. Una settimana, dunque, ricca di appuntamenti quella di «Play with food», che permetterà di scoprire quanto il teatro possa essere buono e quanto il cibo possa essere protagonista del racconto scenico.
Informazioni utili
Play with Food | cell. 347.4828338 | info@playwithfood.it | Web: www.playwithfood.it - www.facebook.com/playwithfoodfestival
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