Nello stesso anno, il 23 novembre 1960, lo spettacolo debuttava al Lirico di Milano, nell’allestimento della Compagnia del teatro popolare italiano; il debutto, con Vittorio Gassman nel ruolo del marziano Kunt, veniva accolto dal pubblico con fischi e pernacchie. Quella commedia anticipatrice dei nostri tempi e satira sui costumi italiani finiva così per essere il più grande fiasco nella storia teatrale recente.
Ennio Flaiano -ricorda l’attrice Ilaria Occhini nel suo libro di memorie «La bellezza quotidiana» - non la prese benissimo, ma, pur nello stordimento per la situazione inattesa, se ne uscì con una delle sue battute caustiche e stranianti: «l’insuccesso mi ha dato alla testa».
Al di là dell’aneddoto, che racconta molto dello spirito divertente e divertito dello scrittore, e malgrado l’infelice “prima”, lo spettacolo è stato più volte riproposto nel corso degli anni da varie compagnie e nel 1983 è diventato anche un film per la televisione, prodotto dalla Rai, con la regia di Bruno Rasia e Antonio Salines. A questa storia, che ha colpito anche l’attenzione di Federico Fellini, guarda il teatro Menotti di Milano per l’apertura della rassegna «Fragili come la terra», dedicata alle crisi ambientale, sociale e culturale che stiamo vivendo.
L’appuntamento è fissato per sabato 24 ottobre e sono già in calendario delle repliche per altre quattro giornate: il 25, il 30, il 31 ottobre e il 1° novembre.
Sul palco salirà un’attrice di talento e spessore come Milvia Marigliano, più volte candidata al Premio Maschere del teatro italiano, accompagnata dal trombettista Raffaele Kohler, diventato famoso nei giorni del lockdown per il video, virale sui social, nel quale suona «O Mia Bela Madunina» dietro a un’inferriata, alla finestra, in occasione di un flashmob.
Al di là dell’aneddoto, che racconta molto dello spirito divertente e divertito dello scrittore, e malgrado l’infelice “prima”, lo spettacolo è stato più volte riproposto nel corso degli anni da varie compagnie e nel 1983 è diventato anche un film per la televisione, prodotto dalla Rai, con la regia di Bruno Rasia e Antonio Salines. A questa storia, che ha colpito anche l’attenzione di Federico Fellini, guarda il teatro Menotti di Milano per l’apertura della rassegna «Fragili come la terra», dedicata alle crisi ambientale, sociale e culturale che stiamo vivendo.
L’appuntamento è fissato per sabato 24 ottobre e sono già in calendario delle repliche per altre quattro giornate: il 25, il 30, il 31 ottobre e il 1° novembre.
Sul palco salirà un’attrice di talento e spessore come Milvia Marigliano, più volte candidata al Premio Maschere del teatro italiano, accompagnata dal trombettista Raffaele Kohler, diventato famoso nei giorni del lockdown per il video, virale sui social, nel quale suona «O Mia Bela Madunina» dietro a un’inferriata, alla finestra, in occasione di un flashmob.
Firma la regia e l’adattamento dello spettacolo, una produzione Tieffe Teatro, Emilio Russo; il disegno luci porta la firma di Mario Loprevite.
«Un marziano a Roma» anticipa l’idea, oggi molto attuale, di società effimera, omologata e in bilico, tra il reale e l’immaginario, alla vana ricerca di un senso al nulla virtuale che ci circonda.
Il testo racconta l’epopea tragicomica di Kunt, un marziano arrivato sulla terra, con l’idea di fare un viaggio in un pianeta accogliente, placido e blu.
«Un marziano a Roma» anticipa l’idea, oggi molto attuale, di società effimera, omologata e in bilico, tra il reale e l’immaginario, alla vana ricerca di un senso al nulla virtuale che ci circonda.
Il testo racconta l’epopea tragicomica di Kunt, un marziano arrivato sulla terra, con l’idea di fare un viaggio in un pianeta accogliente, placido e blu.
La sua storia si consuma in pochi giorni, dal 12 ottobre 1953 al 6 gennaio 1954.
Al suo atterraggio è il caos: il marziano è la novità, la notizia da raccontare a tutti.
In poco tempo, Kunt diviene una superstar, tutti lo conoscono e tutti vogliono incontrarlo. Le televisioni lo invitano nei loro talk show. I giornali fanno «titoloni» sulle sue avventure. Le donne, infatuate, gli scrivo appassionate lettere d’amore. I cittadini romani si aspettano che lui risolva tutti i loro problemi e renda migliore la vita della città.
Passata la curiosità iniziale, il marziano viene dapprima ignorato, costretto ad aggirarsi solo e malinconico per la città. Poi viene addirittura deriso.
Quel mondo pieno di intellettuali annoiati, giornalisti venditori di fumo, gente che dibatte sul nulla, con la sua superficialità e la sua vanità, non è adatto a Kunt. Il marziano lo capisce e non gli resta che una scelta: fare ritorno nello spazio in silenzio e di nascosto senza nemmeno salutare. Così va la vita.
Vedi anche
Un marziano a Roma. Teatro Menotti, via Ciro Menotti, 11 – Milano. Orari biglietteria: dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 | domenica, ore 14.30- 16.00 solo nei giorni di spettacolo | i biglietti sono acquistabili anche on line, con carta di credito, sul sito del teatro. Orari spettacolo: sabato 24 ottobre ore 20.00, domenica 25 ottobre ore 16.30, venerdì 30 ottobre ore 20.00, sabato 31 ottobre ore 19.30, domenica 1 novembre ore 19.30 Ingresso: intero 15,00, ridotto € 10,00. Informazioni: tel. 02.36592544 – biglietteria@tieffeteatro.it