Da Milano a Mumbai nel segno dell’arte: vola all’estero la Fondazione Antonio Mazzotta per rappresentare l’Italia ad «[en]counters», manifestazione di arte pubblica che ogni anno, dal gennaio 2010, anima la megalopoli indiana con opere, installazioni, performance e interventi di arte partecipativa.
Accanto a istituzioni, curatori e artisti autoctoni, la quarta edizione della rassegna, ideata e prodotta dal gruppo indipendente ArtOxygen e da Asia Art Projects, con la collaborazione di StudioX e Celebrate Bandra Trust, presenterà, infatti, per la prima volta una realtà italiana, ma anche protagonisti dell’arte provenienti da Hong Kong, dall’Australia e dalla Germania.
L’iniziativa, in programma da venerdì 11 a domenica 20 gennaio, elegge annualmente un tema, una linea-guida che miri a risvegliare il senso di identità collettiva, promuovere dibattiti e sviluppare idee per rendere la città un luogo più vivibile, con ricadute in termini culturali, economici e sociali sulla comunità.
Nelle prime tre edizioni, «[en]counters» ha affrontato grandi argomenti quali le diversità identitarie (2010, «Talking Sites»), l’acqua (2011, «The Fluid City») e ha investigato l’idea di territorio nelle sue diverse declinazioni di suolo, terreno, paesaggio e patrimonio artistico (2012, «land(of)mine»). Per il 2013 il tema proposto riguarda l’energia, intesa come potenza, luce e connessione tra le persone. L’ambizione è quella di creare attraverso l’arte punti di intersezione e incontro in spazi quali spiagge e giardini, in un paesaggio urbano che si sta sviluppando in verticale e attraverso il cemento, con conseguente spostamento del centro nella city. L’intento è quello di mettere in luce come gli spazi pubblici possano essere utilizzati quali aree interattive che influenzino positivamente i nostri stili di vita.
Per articolare il contributo italiano a questa manifestazione, unica nel panorama internazionale, Martina Mazzotta ha scelto di coinvolgere Pietro Pirelli. La loro recente collaborazione nell’ambito della mostra «Pelle di donna. Identità e bellezza tra arte scienza» (Triennale di Milano, gennaio-febbraio 2012), con l’ormai noto idrofono «Pelle di donna» appositamente realizzato, ha riscosso enorme successo di critica e di pubblico. Per «[en]counters-powerPLAY 2013», il musicista e artista visuale milanese, poeta del suono e della luce che ha spesso viaggiato in India, ha studiato l’installazione «Idrofoni/Mumbai Traffic Flowers», che trasformerà il paesaggio sonoro della megalopoli indiana in melodie visive attraverso suono, acqua e luce. Nel dettaglio, «il suono della città – spiegano gli organizzatori- entrerà in ‘lampade sensibili’ per riemergerne in forma luminosa in piscine sonore: si tratta di dischi, recipienti sospesi e trasparenti riempiti con un velo d’acqua che, captando i suoni della metropoli e del traffico, si metteranno in movimento e moduleranno il fascio di luce che l’attraversa. Il moto ondoso scolpirà una serie di immagini in divenire che si proietteranno a terra e sulle superfici circostanti».
Accanto a quest’opera, della quale si parlerà a Milano in febbraio durante un incontro interamente dedicato alla manifestazione indiana, i visitatori di «[en]counters-powerPLAY 2013» potranno vedere, nei quattro luoghi della città coinvolti nel progetto (Horniman Circle Garden, Studio X, Juhu Beach e Carter Road Promenade), anche molti altri lavori incentrati sul tema dell’energia intesa come potenza e connessione tra le persone.
Il duo australiano Telepathy (Sean Peoples e Veronica Kent) esplorerà, per esempio, vie alternative, oniriche e telepatiche, di comunicazione, realizzando un concerto su un lungomare della città: i testi dei loro brani si ispireranno ai sogni che la coppia farà durante il soggiorno in India e la musica sarà rivolta a un immaginario ascoltatore dall’altra parte del mare. Mentre Il collettivo C&G-Artpartment di Hong Kong proporrà un approccio partecipativo all’arte contemporanea. Wai Ian Chung raccoglierà, nel suo «Ghost Stories», le storie di una piccola comunità di pescatori, i cui racconti verranno, poi, dipinti con vernice fluorescente sulle loro imbarcazioni, che al calar del sole si illumineranno. Clara Cheung creerà, invece, un’installazione raffigurante la skyline di Mumbai, usando bottiglie di plastica riciclate e lattine di alluminio, che il pubblico potrà riempire con acqua di mare e che saranno illuminate di notte.
L’indiana Vibha Galhotra interverrà sul fiume Mithi, un tempo fonte di energia vitale per la città, criticando la noncuranza e lo stato di irrimediabile inquinamento in cui esso versa oggi. Mentre Mansi Bhatt presenterà una sua performance, «Kalkinama», nella quale, vestita come una sposa guerriera, guiderà quindici guardie in uniforme in un’esercitazione militare scandita da canti inneggianti all’amore inteso come energia vitale. Sharmila Samant organizzerà, invece, una discussione con un gruppo di studenti di architettura e attivisti della città per creare una biblioteca, intesa come spazio aperto al pensiero e all’energia intellettuale. Mentre Reena Kallat giocherà con l’idea delle gerarchie e delle relazioni di potere attraverso una scultura-puzzle a forma di cubo, formata da venti podi sportivi con numeri e livelli mischiati. Al tema del gioco guarderà anche Sourav Biswas con le sue installazioni-altalena. Infine Tobias Megerle, tedesco che vive a Mumbai, creerà una poltrona ‘invisibile’ che farà apparire in levitazione quelli che vi siederanno sopra.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Logo di «[en]counters-powerPLAY 2013»; [fig. 2] Pietro Pirelli, «Idrofoni/Mumbai Traffic Flowers», 2012. Courtesy Fondazione Antonio Mazzotta, Milano; [fig. 3] Reena Kallat, «Podium /Cube», 2013; [fig. 4] Il progetto di Telepathy (Sean Peoples e Veronica Kent) per «[en]counters-powerPLAY 2013»
Informazioni utili
«[en]counters-powerPLAY 2013». Horniman Circle Garden, Studio X, Juhu Beach< e Carter Road Promenade, Mumbai – India. Informazioni sul progetto e sui singoli interventi: info@artoxygen.org. Sito web: http://asiaartprojects.net/encounters. Dall’11 al 20 gennaio 2013.
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