Dalla tela «La donna luna» («The Moon Woman») del 1942 all’olio «Foresta incantata» («Enchanted Forest») del 1947: sono undici le opere di Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956), il padre fondatore dell’Espressionismo astratto, conservate presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
A questi lavori, che documentano in prevalenza la stagione antecedente all’utilizzo della tecnica del «dripping» («sgocciolamento»), iniziata dall’artista americano nell’inverno del 1946, è dedicato il nuovo progetto di ricerca del museo lagunare. In questi giorni, un team internazionale di esperti sta, infatti, valutando, con il coordinamento di Luciano Pensabene Buemi e Carol Stringari, la tecnica pittorica e la stato di conservazione delle opere pollockiane inserite nella raccolta del settecentesco Palazzo Venier dei Leoni: dieci oli su tela, tra i quali «Circoncisione» («Circumcision») e «Movimento gracidante» («Croaking Movement») del 1946, e un guazzo e pastello su carta dello stesso periodo.
Oltre allo staff della Collezione Peggy Guggenheim, sono presenti in museo curatori, conservatori e scienziati del Getty Conservation Institute di Los Angeles, del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, del Seattle Art Museum, dell'Opificio delle pietre dure di Firenze, dell’Istituto di scienze e tecnologie molecolari e dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche e del Centro Smaart di Perugia.
In questa prima fase di indagine, saranno al lavoro i tecnici del laboratorio mobile MoLab, con il Centro di diagnostica di Spoleto. Dopo aver indagato opere come la «Vergine delle Rocce» alla National Gallery di Londra, la «Lamentazione su Cristo Morto» di Bronzino al Musée des Beaux Art et Archeologie di Besançon o la «Pala Baglioni» di Raffaello alla Galleria Borghese di Roma, gli esperti dell’ateneo perugino e del Cnr porteranno sul Canal Grande le loro sofisticate attrezzature per indagini non invasive sui capolavori d’arte.
«Il MoLab -spiega Costanza Milani- impiegherà strumentazioni per l’analisi elementare (fluorescenza a raggi X) e molecolare (spettroscopia Raman, Ftir, fluorescenza Uv-vis), puntuale e di imaging, di pigmenti e leganti, riflettografia multispettrale Vis-Nir con lo scopo di caratterizzare la tecnica pittorica dell’artista e lo stato di conservazione delle opere».
L’iniziativa, che potrà essere osservata anche dagli occhi curiosi dei visitatori del museo, si rivela di notevole importanza perché Peggy Guggenheim ha sempre considerato il sostegno dato a Jackson Pollock il traguardo più importante mai raggiunto durante la propria carriera di gallerista e collezionista. Fu, infatti, questa donna estrosa e colta, amica di Samuel Beckett ed Ernest Hemingway, a commissionare all’artista americano numerosi dipinti, a organizzargli personali, a vendere e donare molte delle sue opere a collezionisti e musei internazionali, tra i quali la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e il Museo d'arte di Tel Aviv.
Fu sempre Peggy Guggenheim a portare Jackson Pollock alla Biennale del 1948 e ad organizzargli, nel 1950, la prima mostra in Europa; ad ospitarla fu l'Ala napoleonica del museo Correr, in piazza San Marco a Venezia. Per queste ragioni, le opere che la mecenate americana ha scelto di tenere per sé e per la propria collezione personale hanno un valore aggiunto.
Ora, grazie a questa ricerca, si potranno scoprire anche alcune curiosità sul mondo di lavorare dell’artista americano: fu, per esempio, usato, come ipotizzano alcuni studiosi, lo smalto negli oli «Occhi nel caldo» («Eyes in the Heat») del 1946 e «Alchimia» («Alchemy») del 1947? La risposta la daranno i ‘dottori’ del MoLab, un’eccellenza tutta italiana della quale andare fieri. (sam)
Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Jackson Pollock, «La donna luna» («The Moon Woman»), 1942. Olio su tela, 175,2 x 109,3 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 141; [fig. 2] Jackson Pollock, «Senza titolo», 1946 c..Guazzo e pastello su carta, 58 x 80 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 147; [fig. 3] Jackson Pollock,«Alchimia» («Alchemy»), 1947. Olio, pittura d'alluminio (e smalto?) e spago su tela, 114,6 x 221,3 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 150
Informazioni utili
Collezione Peggy Guggenheim - Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701 - Venezia. Orari: 10.00-18.00; chiuso il martedì. Ingresso: intero € 14.00; ridotto convenzioni € 12.00; ridotto senior 65 € 11,00, studenti fino ai 26 anni € 8.00; gratuito 0-10 anni. Informazioni: tel. 041.2405411, fax 041.5206885, e-mail: info@guggenheim-venice.it. Sito web: www.guggenheim-venice.it.
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