ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 30 gennaio 2017

«Mercoledì d’essai», Max Croci ospite al cineforum del Manzoni di Busto

Prosegue al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio la seconda parte di «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017», rassegna di cinema d’autore e di qualità promossa nell’ambito del progetto cittadino «Sguardi d’essai – Sale cinematografiche culturali a Busto Arsizio».
Dopo l’avvio con la commedia romantica «In guerra per amore» di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, la sala di via Calatafimi ospiterà nella giornata di mercoledì 1° febbraio, alle ore 16 e alle ore 21, il film «Al posto tuo» del regista bustese Max Croci, che vede nel cast Luca Argentero, Ambra Angiolini e Stefano Fresi.
La commedia, distribuita da 01 Distribution, gioca sul tipico cliché dei buddy movies, narrando la storia di due uomini diversi per carattere e stile di vita, ma con il comune obiettivo di diventare direttore creativo della stessa azienda, costretti per una settimana a vestire i panni l’uno dell’altro.
«Luca Molteni –si legge nella sinossi del film- è un uomo affascinante, single per scelta e ha un gran successo con le donne. Rocco Fontana è sposato con Claudia, ha tre figli, una casa in campagna ed è perennemente a dieta. Uno è un preciso geometra, l'altro un estroso architetto. Hanno in comune solo una cosa: il lavoro. Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull'orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l'unico posto di responsabile nella nuova società. Le qualità dell'uno sembrano mancare all'altro e proprio per questo l'azienda decide di far loro una «proposta indecente»: un vero e proprio «scambio di vite» per cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli immancabili i segreti».
La proiezione serale sarà introdotta da una presentazione di Max Croci e di Paolo Castelli, tra i coordinatori del progetto «Sguardi d’essai – Sale cinematografiche culturali a Busto Arsizio» e direttore esecutivo del B.A. Film Festival.
L’appuntamento offrirà anche l’occasione per presentare il nuovo film del regista bustese: «La verità, vi spiego, sull’amore», con Ambra Angiolini e Carolina Crescentini, in uscita in primavera nelle sale italiane.
La commedia -tratta dal libro omonimo di Enrica Tesio, edito nel 2015 da Mondadori- affronta con leggerezza e un taglio del tutto moderno il ruolo di una giovane mamma multitasking, che si divide quotidianamente tra figli, lavoro, mutuo, genitori e una separazione in corso, e che in tutto questo caos cerca anche di ritrovare sé stessa.
Alla proiezione pomeridiana, pensata per il pubblico della terza età, seguirà, invece, un momento conviviale con tè e dolci.
La programmazione della rassegna «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017» proseguirà mercoledì 15 febbraio con il film «La famiglia Fang» di Jason Bateman, basato sull'omonimo best seller di Kevin Wilson, pubblicato in Italia da Fazi editore e adattato per il grande schermo dallo sceneggiatore e premio Pulitzer David Lindsay-Abaire. Protagonista di questa singolare commedia drammatica, che segna il ritorno sul grande schermo di Nicole Kidman, è una famiglia disfunzionale e sui generis, nella quale il padre e la madre sono due affermati artisti al centro di performance scioccanti per il pubblico, ma graditissime dai critici d'arte.
Il cartellone, che al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio si accosta all’usuale programmazione settimanale di prime visioni, prevede, poi, la proiezione dei film «La ragazza del treno» di Tate Taylor (mercoledì 22 febbraio), «Lettere da Berlino» di Vincent Perez (mercoledì 1° marzo), «7 minuti» di Michele Placido (mercoledì 8 marzo), «Sing Street» di John Carney (mercoledì 15 marzo), «Free State of Jones» di Gary Ross (mercoledì 29 marzo), «Non c’è più religione» di Luca Miniero (mercoledì 5 aprile), «Il viaggio di Fanny» di Lola Doillon (mercoledì 12 aprile), «La la land» di Damien Chazelle (mercoledì 19 aprile) e «Mister Felicità» di Alessandro Siani (mercoledì 26 aprile).
L’abbonamento per la seconda sezione della rassegna cinematografica «Mercoledì d’essai – Stagione 2016/2017», ancora in vendita al botteghino di via Calatafimi, ha un costo complessivo di 30,00 euro; mentre il biglietto per la proiezione singola, in vendita anche on-line, è fissato a € 5,00.
Le schede e i trailer di tutti i film in programmazione sono consultabili sul sitowww.cinemateatromanzoni.it, da poco rinnovato nella grafica e migliorato nell’usabilità grazie alla professionalità dell’azienda Crea Informatica Srl di Milano.
Per maggiori informazioni sulla programmazione cinematografica della sala è possibile contattare lo 0331.677961 (in orario serale, dalle ore 20.30 alle ore 21.30, tranne il martedì) o scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it.

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mercoledì 25 gennaio 2017

Giornata della memoria, a Busto Arsizio un laboratorio teatrale per bambini

Che cosa vuol dire sentirsi rifiutati ed essere costretti ad abbandonare il proprio Paese, i propri affetti e la propria cultura, per confrontarsi con una nuova realtà e ambientarsi in una nuova situazione? Prova a rispondere a questa domanda «Anna, una bambina nella Shoah», laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 12 anni ideato da «Culturando», con il cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio, in occasione della Giornata internazionale della memoria 2017.
L’appuntamento, inserito nel cartellone delle iniziative cittadine per commemorare il settantaduesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, è proposto nell’ambito del progetto «Il cantiere delle arti», nuova scuola multidisciplinare di teatro, danza, musica e scrittura creativa per bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, articolata nei corsi «Attori in erba» e «I giovani artisti», che vede tra i propri insegnanti gli attori Davide De Mercato e Gerry Franceschini, la coreografa Elisa Vai, la giornalista Annamaria Sigalotti e il giovane animatore Stefano Montani.
Venerdì 27 gennaio, dalle ore 17 alle ore 19, il cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio offrirà, dunque, ai più piccoli l’occasione per confrontarsi con il romanzo «Quando Hitler rubò il coniglietto rosa» di Judith Kerr, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1971 dalla Puffin Books e uscito in Italia nel 1976 per i tipi della Rizzoli - «Bur dei ragazzi», con la traduzione di Maria Buitoni Duca.
Nel libro, in parte ispirato alle vicende realmente vissute dall’autrice tedesca naturalizzata britannica, si raccontano il nazismo e l’odio antisemita attraverso gli occhi di una bambina ebrea berlinese di nove anni, Anna, la cui famiglia fu costretta nel 1933, poco prima della vittoria elettorale di Adolf Hitler in Germania e prima della promulgazione delle leggi razziali, ad abbandonare la sua casa di Berlino e a vivere una vita di profuga in giro per l’Europa, tra Svizzera, Francia e Inghilterra.
In queste pagine, la tragedia dell’Olocausto è raccontata in maniera delicata, solo accennata attraverso la figura dello «zio Julius» che, con le sue visite e le sue lettere spedite dalla Germania, informa degli effetti della dittatura nazista: tutti i beni della famiglia di Anna, compreso l’amato coniglio rosa di pezza, vengono confiscati; i libri del padre della bambina, scrittore e giornalista inviso al regime hitleriano, sono messi all’indice e vengono bruciati insieme con quelli di altri autori famosi come Einstein e Freud. Quello che appare centrale nella narrazione è, però, il racconto di come una situazione difficile e dolorosa quale l’esilio, affrontata con coraggio e fiducia nel futuro, possa anche diventare un’avventura, se si sta tutti insieme, perché -come racconta Judith Kerr- «se non hai una casa tua, allora devi stare con la tua famiglia». Ed ecco così che mentre si scrive una delle pagine più tristi del Novecento, la piccola Anna impara usi e costumi dei posti in cui si trova a vivere, studia le lingue, conosce nuovi amici e -proprio perché si trova a vivere tra disagi e ristrettezze- impara a fare tesoro delle tante cose belle che l’esistenza le regala: il sole nelle strade di Parigi, le paste con tanta panna, un paio di scarpe nuove, un cappotto verde fatto su misura, un premio per un tema in francese.
Il laboratorio al cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio proporrà un percorso attraverso la storia raccontata da Judith Kerr: la lettura drammatizzata di alcuni brani del libro, realizzata dai bambini sotto la supervisione degli insegnanti di «Culturando», sarà intervallata da giochi del tempo come mondo e ludo, movimenti coreografici sulle note della canzone ebraica «Gam Gam» e dell’inno francese «La Marsigliese» e disegni con l’intento di offrire anche ai più piccoli un momento di riflessione sulla persecuzione razziale e la Shoah.

Informazioni utili
«Anna, una bambina nella Shoah», laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 12 anni. Cinema teatro Manzoni, via Calatafimi, 5 - Busto Arsizio. Quando: venerdì 27 gennaio 2017, dalle ore 17 alle ore 19. Ingresso: € 10,00 per i bambini della città di Busto Arsizio e dei paesi limitrofi; gratuito per gli iscritti al corso «Attori in erba». Informazioni e prenotazioni: associazione «Culturando», tel. 347.5776656 o info@associazioneculturando.com.

martedì 24 gennaio 2017

Cremona festeggia Monteverdi a 450 anni dalla nascita

Musica, arte, masterclass, incontri, convegni: è un programma fitto di appuntamenti quello messo in cantiere da Cremona, con il Ministero dei beni e delle attività culturali, in occasione dei quattrocentocinquanta anni dalla nascita di Claudio Monteverdi. A essere coinvolta in questa grande celebrazione del compositore cinquecentesco, padre del melodramma, sarà l’intera città, dai palazzi storici alle chiese barocche, senza dimenticare giardini e cortili poco conosciuti. Le iniziative prenderanno il via il prossimo aprile e, grazie a una crociera musicale, toccheranno anche le altre due terre amate dall’artista: Mantova e Venezia.
Un capitolo a parte meritano le mostre pensate per rendere omaggio non solo all’autore cremonese, ma anche alla cultura musicale e figurativa di quel periodo. Per l’occasione sarà esposto a Cremona, negli spazi del Museo del violino, «Il suonatore di liuto» di Caravaggio.
La tela originale approderà in Italia dalla Galleria Whitfield di Londra e, dall’8 aprile al 23 luglio, intorno al prezioso dipinto verrà costruito un percorso di applicazioni multimediali che permetteranno interessanti confronti con le altre versioni del quadro. Nella rassegna -intitolata «Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica» e curata da Fausto Cacciatori, Renato Meucci, Virginia Villa e Clovis Whitfield-, verrà, inoltre, ricostruita l’orchestra de «L’Orfeo», la prima opera della storia, attraverso strumenti originali dell’epoca, selezionati seguendo le indicazioni annotate nelle prime edizioni a stampa del libro, eseguita per la prima volta quattrocentodieci anni fa.
La partitura prevede infatti un organico ben definito: «duoi gravicembali, duoi contrabassi de viola, dieci viole da brazzo, un’arpa doppia, duoi violini piccoli alla francese, duoi chitaroni, duoi organi di legno, tre bassi da gamba, quattro tromboni, un regale, duoi cornetti, un flautino alla vigesima seconda, un clarino con tre trombe sordine». L’elenco non solo testimonia le consuetudini musicali dell’epoca ma anticipa le tendenze del barocco in Italia, con l’affermazione delle viole da braccio su quelle da gamba.
Dal 29 settembre al 6 gennaio la Pinacoteca ospiterà, invece, una mostra dedicata a Luigi Miradori, una delle figure di eccellenza del panorama figurativo del barocco nell'Italia settentrionale. «Genovesino tra le eleganze del barocco e il naturalismo del Caravaggio» è il titolo della rassegna, che metterà in luce aspetti centrali nella produzione dell’artista come l’abilità ritrattistica, il tema della Vanitas e il gusto picaresco.
Chiude il ciclo di mostre ideate in occasione dei quattrocentocinquanta anni dalla nascita di Monteverdi la rassegna «Cremona nel Seicento: a peste, a bello, a fame, a libera nos Domine», in agenda dal 6 ottobre al 31 dicembre al Palazzo comunale.
Ma il cuore degli eventi è senz’altro il Festival Monteverdi, con tanti eventi da segnarsi in agenda. A tenere a battesimo la kermesse sarà, per esempio, «L’Orfeo» dell’Accademia bizantina, diretta da Ottavio Dantone, in cartellone nella serata del 5 maggio al teatro Ponchielli. Nello stesso mese la scena sarà occupata da Jordi Savall con un concerto intitolato «Istanbul». Tra gli appuntamenti da non perdere c’è anche quello con la compagnia Carlo Colla che il 27 maggio metterà in scena la drammatizzazione, con musica, dei lavori «Il ballo delle ingrate» e «Il combattimento di Tancredi e Clorinda». Mentre John Gardiner, il 24 giugno, dirigerà il «Vespro della Beata Vergine» nella cornice unica del Duomo di Cremona. Un’occasione, dunque, interessante quella offerta da Cremona per gettare nuova luce su Monteverdi, un autore che ha influenzato gli artisti suoi contemporanei e dei secoli successivi, ma anche nomi del nostro presente.

Informazioni utili 
www.monteverdi450.it