ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 28 aprile 2021

Dal balletto «Pippi Calzelunghe» al tango argentino: Arte Tv celebra la Giornata mondiale della danza

L’incontro tra musica e movimento o, come affermava Federico García Lorca, il «camminare sull’acqua, ma dentro una fiamma» ha una sua giornata internazionale. Dal 1982, grazie a una decisione dell’Unesco, il 29 aprile di ogni anno si celebra la danza, una delle arti più antiche e quella che permette al corpo umano nella sua interezza di esprimersi con un linguaggio universale che non conosce barriere o confini.
In occasione della trentasettesima edizione, Arte Tv, canale culturale europeo presente anche in Italia, propone nove spettacoli di danza da guardare gratuitamente, che celebrano le diverse sfumature di questa disciplina, in un viaggio che spazia dal tango argentino alla performance contemporanea che sfrutta le potenzialità della tecnologia.
In attesa di poter ammirare nuovamente le performance di artisti e ballerini dal vivo e all’interno dei teatri, luoghi che in Italia hanno appena riaperto al pubblico e che hanno avuto poco tempo per organizzare eventi per questa data, la danza può, dunque, essere celebrata da casa.
Tra le proposte di Arte Tv c’è il balletto classico «Pippi Calzelunghe», andato in scena all’Opera di Helsinki e disponibile sulla piattaforma fino al 25 maggio. Il mondo fantasioso e straordinario della forzuta bambina con le trecce rosse e le lentiggini nata dalla penna dell’autrice svedese Astrid Lindgren è raccontato per l’occasione dal ballerino e coreografo svedese Pär Isberg e dalle musiche di Georg Riedel e Stefan Nilsson.
Tra gli spettacoli da vedere su Arte Tv c’è anche un balletto equestre: «Il Requiem di Mozart», disponibile fino al 17 maggio. Bartabas, celebre regista e coreografo di animali francese, e l’Accademia nazionale di Versailles invitano il pubblico a uno spettacolo pieno di poesia, con Marc Minkowski a dirigere l’orchestra «Les Musiciens du Louvre», il coro Salzburger Bachchor e i solisti Genia Kühmeier, Elisabeth Kulman, Julien Behr e Charles Dekeyser.
Dal mondo equestre si passa a quello della boxe con «La pugile innamorata», uno spettacolo musicale dove musica, danza e sport si incontrano tra emozioni, fisicità e ambiguità. Fonte di ispirazione è «La Boxeuse amoureuse», del cantautore francese Arthur H, una canzone del 2017, accompagnata da un videoclip suggestivo nel quale si affrontavano - simbolicamente - la ballerina étoilée Marie-Agnès Gillot e Roschdy Zem. A distanza di tre anni «La Seine Musicale» è stato adibito a ring per accogliere il ‘combattimento’ tra la stessa Gillot e il pugile professionista Souleymane Cissokho, sottolineato dalle note di H.
Altro balletto da non perdere è «Maria de Buenos Aires», un omaggio ad Astor Piazzolla visibile fino al 31 maggio. Lo spettacolo, che porta all’Opera nazionale del Reno di Strasburgo le musiche e le movenze del tango argentino, è diretto e coreografato da Matias Tripodi, affiancato per l’occasione dall’orchestra «La Grossa», diretta da Nicolas Agullo.
«Nomad», disponibile sulla piattaforma fino al 15 ottobre 2022, è, invece, un viaggio danzante nel deserto con Sidi Larbi Cherkaoui. Nato a Praga, il progetto ha ottenuto una fisionomia definitiva al Teatro nazionale della Bretagna di Rennes grazie alla mente visionaria del coreografo belga che ha unito il ritmo dei canti tradizionali delle musiche sufi, interpretate dalla compagnia Eastman, a quello della musica elettronica di Felix Buxton. Lo spettacolo evoca tutti gli elementi tipici di un ambiente tanto inospitale quanto affascinante e in grado di stimolare tra gli uomini aiuto reciproco, spiritualità e ricerca di libertà.
Dalle dune del deserto ci si può spostare virtualmente davanti alle onde del mare con «Acqua alta», spettacolo del duo francese Adrien M e Claire B (Adrien Mondot e Claire Bardainne) in cui poesia ed estetica si mescolano alla realtà virtuale grazie alle performance di realtà aumentata e dove la danza viene proiettata verso il futuro. Visibile sulla piattaforma fino al 6 gennaio 2022, la performance espone le tribolazioni di un uomo e una donna alle prese con l’alta marea e porta in scena un incontro fiabesco, tra danza e animazioni, e all’insegna del rispetto dell’ambiente.
Tra gli spettacoli da vedere su Arte Tv c’è anche, fino al 14 maggio, una rilettura del «Viaggio d’Inverno» di Franz Schubert, coreografato da Christian Spuck. Lo spettacolo, andato in scena nel 2021 all’Opera di Zurigo, si basa sul riarrangiamento del 1993 di Hans Zender (1936-2019), una versione per tenore e piccola orchestra.
Non manca un omaggio alla musica techno con «Work», visibile fino al 6 ottobre, un lavoro del duo tedesco Modeselektor per il suo quinto album pubblicato nell’aprile 2021. Le nuove tracce sono state, infatti, svelate sotto forma di «album visivo». Il film musicale è un’esperienza, un vero e proprio viaggio artistico che fa da palcoscenico alla surreale performance del ballerino statunitense Corey Scott-Gilbert.
Su Arte Tv si può, infine, vedere, fino al 5 febbraio 2022, «Prix de Lausanne 2021 - La finale», la quarantanovesima edizione di uno tra i più prestigiosi premi internazionali: venti i candidati in lizza provenienti da ogni parte del pianeta, ma pochissimi posti a disposizione per poter realizzare il proprio sogno e fare della danza il proprio lavoro.

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martedì 27 aprile 2021

«Artonauti» pubblica «Tutto Mondo», il terzo album di figurine sulla storia dell’arte

Le figurine da collezione non sono più riservate solo al mondo dei calciatori e dei cartoni animati. Dalla primavera del 2019 per i più piccoli c’è anche un album dedicato alla storia dell’arte. Si chiama «Artonauti» ed è già uscito nelle edicole con due numeri. Il primo era incentrato sui grandi artisti e sulle opere celebri dei secoli compresi tra la preistoria e la pittura di Paul Gauguin (Parigi 1848 – Hiva Oa 1903), il secondo trattava del primo Novecento, proponendo un viaggio dall’Avanguardie storiche all’avvincente storia dei Monuments Men, gli eroi silenziosi che durante la Seconda guerra mondiale hanno salvato il patrimonio artistico europeo da uno dei più grandi furti della storia.
Grazie alla creatività e alla passione di Daniela Re e di Marco Tatarella, fondatori dell’impresa sociale non-profit WizArt, sta per uscire un nuovo album per i bambini dai 7 ai 14 anni: «Tutto Mondo», un fantastico viaggio alla scoperta dei più grandi capolavori realizzati da famosi artisti internazionali, che celebra l'arte come linguaggio universale, capace di creare ponti e non muri.
Scoperta, gioco, apprendimento auto-costruttivo e accessibilità: sono le parole chiave che hanno dato vita a questo progetto educativo, ideato con l’intento di avvicinare i più piccoli alla bellezza e alla storia, ma anche di farli appassionare alla vita di grandi pittori e scultori come fossero eroi della televisione o amici di sempre. Con lo scambio delle figurine – e l’immancabile «ce l’ho, ce l’ho, manca» - i bambini iniziano, infatti, a memorizzare e riconoscere le opere, i monumenti, i nomi degli artisti e «l’arte – si legge nella nota stampa - diventa un gioco da ragazzi».
Il termine «Artonauti» ben spiega l'intento del progetto, diventato, numero dopo numero, un vero caso editoriale, con svariate ristampe. Si tratta, infatti, di un neologismo nato dall’unione tra le parole arte, astronauti - per identificare un viaggio avventuroso - e Argonauti - per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi -: una perfetta sintesi, dunque, tra l’aspetto ludico e quello didattico che ogni gioco dovrebbe avere.
Centosedici pagine
, quindici tavole di illustrazione, ben novantanove tra opere d’arte e monumenti da ricostruire grazie a duecento e ottantotto figurine compongono il nuovo numero di «Artonauti».
Il titolo «Tutto Mondo», che esprime un senso di collettività e di unione, è un omaggio all’omonima opera di Keith Haring, dedicata proprio all’umanità intera, che l’artista dipinse sul muro esterno della chiesa di Sant’Antonio a Pisa.
La storia inizia con una scena molto attuale: i bambini protagonisti del serie - Ale e Morgana – stanno seguendo le lezioni on-line, da casa. All’improvviso scompare il loro simpatico gatto cicciottello Wizart (chiamato così in omaggio alla casa editrice che ha creato l’album) e i due ragazzi partono alla sua ricerca, accompagnati dalla nonna Artemisia e dall’inseparabile cane Argo.
Tutti insieme viaggeranno per il mondo - cosa che oggi è quasi impossibile fare - partendo dalla Russia, attraversando l’Asia, esplorando l’Australia e l’Africa, per arrivare in America Latina, dove risaliranno il continente per, poi, fare ritorno in Europa e confrontarsi, infine, con una delle opere più simboliche dell’arte italiana: la «Nascita di Venere» di Botticelli, emblema del Rinascimento.
Ale e Morgana si avvicineranno così alle tradizioni, ai miti e alle leggende delle più grandi civiltà del mondo, scoprendo come differenti culture hanno risposto alle grandi domande dell'uomo.
Durante il viaggio avranno, inoltre, modo di conoscere i monumenti più famosi sparsi per il globo: il Taj Mahal in India, gli scavi archeologici in Siria, l’arte aborigena in Australia, i grandi murales in Brasile, i coloratissimi dipinti della giungla in Centro America e gli artisti contemporanei in Africa.
Antonio Canova
, Pieter Paul Rubens, Tiziano Vecellio, Raffaello Sanzio, Natalia Goncharova, Diego Rivera, Frida Kahlo, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring e Jackson Pollock sono solo alcuni degli artisti che i più piccoli avranno modo di incontrare durante il loro appassionante viaggio tra i continenti e le epoche storiche.
Anche in questa edizione ci sarà il gioco nel gioco: le coppie di «Twin Cards» collezionabili per consentire ai bambini di allenare la memoria, riconoscendo le opere a partire dai dettagli. Non solo, l’album proporrà anche tanti contenuti extra accessibili tramite Qr code, tra cui tutorial per attività da fare a casa che permetteranno di creare un mandala, un acchiappasogni, una matrioska, un dado daruma o una lanterna cinese
Non mancano, poi, una ventina di indovinelli e tanti approfondimenti sulle culture del mondo: dalla leggenda del monte Fuji al mito di Bacco e Arianna, passando per le storie dei cavalieri medievali. L’album ha anche un messaggio segreto, che si potrà scoprire decifrando un antico linguaggio sumero. Curiosi di scoprirlo? Non resta che correre in libreria o collegarsi al sito www.artonauti.it il prossimo 4 maggio, giorno di uscita di «Tutto Mondo».

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lunedì 26 aprile 2021

«L’arca di vetro» attracca all’isola di San Giorgio Maggiore. A «Le stanze del vetro» lo zoo di Pierre Rosenberg

Farfalle, tartarughe, elefanti, gatti, balene, polipi, volpi, orsi, ippopotami, pesci, mammut, pappagalli, giraffe e cani: è uno zoo, ricco e variopinto, quello che andrà in scena a Venezia, dal 26 aprile al 1° agosto, nella mostra «L’arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg», a cura di Giordana Naccari e Cristina Beltrami, con un allestimento scenografico firmato da Denise Carnini e Francesca Pedrotti. Nonostante il clima incerto dettato dall’andamento della pandemia, «Le stanze del vetro», il progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per promuovere lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del Novecento e contemporanea, ha messo a punto il programma espositivo per i prossimi mesi e ha deciso di iniziare in maniera originale e coinvolgente, raccontando la storia delle vetrerie muranesi attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro.
Gli oltre 750 pezzi in esposizione, tra cui ci sono anche minuscoli insetti realizzati a lume in scala reale da Bruno Amadi, appartengono alla collezione personale che Pierre Rosenberg, storico direttore del Museo del Louvre di Parigi, ha messo insieme in trent’anni d’assidua frequentazione di Venezia.
Quando questo genere di produzione vetraria era ancora relegato all’ambito del souvenir o considerata come una sorta di divertissement da fornace, lo studioso francese ha dimostrato una passione autentica, svincolata dalle mode, e ha creato una collezione quanto mai originale e vasta, della quale questa mostra dà parzialmente conto.
La Murano del Novecento ha prodotto un repertorio assai vasto di animali di vetro, che da un lato incantano per le infinite interpretazioni del soggetto e dall’altro si fanno testimoni di una tecnica millenaria e dei quali questa mostra offre uno scorcio assai personale e originale.
L’animale in vetro ha, infatti, due caratteristiche che lo distinguono dai bestiari realizzati in altri materiali: non ha mai atteggiamenti feroci, che sono invece tipici della scultura animalier più tradizionale, e soprattutto non è mai pensato come un gioco.
Eppure un senso ludico aleggia talvolta in questa collezione di rara ecletticità, raccolta mescolando animali celeberrimi a quelli di vetrerie meno note o persino sconosciute, seguendo il filo, certamente della qualità tecnica, ma anche dell’ironia e di un gusto completamente personale e distante da schemi e attese.
Non mancano esemplari delle serie più note come i pulegosi di Napolene Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per la Venini. Accanto a esemplari noti della Seguso Vetri d’Arte, agli zebrati di Barovier e Toso, agli acquari di Alfredo Barbini, la mostra propone un vasto campionario di animali realizzati da vetrerie meno note ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento. A dimostrazione dell’inesauribile ispirazione del soggetto animalier, la mostra include anche sculture di artisti viventi come Cristiano BianchinMarcantonio Brandolini d’AddaFranck EhrlerMassimo NordioIsabelle PoilprezMaria Grazia Rosin e Giorgio Vigna.
A corredo della mostra, di cui rimarrà documentazione in un catalogo di Skira, verrà proiettato un video d’animazione realizzato da Giulia Savorani, artista visiva e regista che, partendo da disegni su vetro, ha dato vita a una fiaba ideata per quest’occasione da Giordana Naccari
«L’arca di Vetro» sarà visitabile non solo in presenza, ma anche in modalità digitale grazie al nuovo virtual tour 3D, che sarà lanciato nella giornata del 26 aprile - accessibile, sia da desktop che da mobile - che darà la possibilità di approfondire, sala dopo sala, le straordinarie opere esposte grazie ai numerosi contributi testuali, fotografici e video dedicati alla produzione veneziana degli animali di vetro. Un’occasione in più, questa, per immergersi nel mondo leggero e fragile, giocoso e sognante messo insieme da Pierre Rosenberg in tanti anni di passeggiate veneziane, tra campielli, calli, fondaci e rii.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Farfalle di Bruno Amadi, anni ottanta. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 2]  Due galli e un pappagallo di Dino Martens per la vetreria Aureliano Toso, anni cinquanta. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 3] Balene in vetro di Murano, dagli anni cinquanta agli anni ottanta. Courtesy Le stanze del vetro. Ph. Enrico Fiorese; [fig. 4] Due Polipi in vetro di Murano con dettagli in murrina e in pasta bianca e nera, anni trenta e cinquanta. Courtesy Le stanze del vetro. Ph. Enrico Fiorese; [fig. 5] Volpe, Flavio Poli per Seguso Vetri d’Arte, 1936c. Courtesy Le stanze del vetro; [fig. 6] Gatto della serie Moonlight, disegnata da Antonio Da Ros per la vetreria Gino Cenedese & Figlio, 1964 c. Courtesy Le stanze del vetro . Ph. Enrico Fiorese

Informazioni utili 
L’arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg. Le stanze del vetro – Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia. Orari: 10.00 – 19.00, chiuso il mercoledì. Ingresso libero. Informazioni:  info@lestanzedelvetro.org | info@cini.it. Sito web: www.lestanzedelvetro.org | www.cini.it. Dal 26 aprile al 1° agosto 2021. La mostra è stata prorogata fino al 1° novembre 2021