«Van Gogh celo, Gauguin celo, Monet manca»: il mondo delle figurine sta per riservare una sorpresa ai suoi estimatori. Da venerdì 15 marzo nelle edicole italiane arriva «Artonauti», un album interamente dedicato alla storia dell’arte. Calciatori, principesse e personaggi dei cartoni animati avranno così -si spera- dei nuovi rivali tra i piccoli ammiratori di un passatempo che sembra non conoscere la crisi.
L’idea e il progetto, riservato ai bambini dai 7 agli 11 anni, sono stati sviluppati da Daniela Re -insegnante, mediatrice culturale ed esperta in riabilitazione cognitiva, con ampia esperienza nel mondo educativo della scuola primaria- e da Marco Tatarella, editore di 22Publishing, casa editrice che si occupa di libri di arte e architettura, di periodici musicali e di servizi editoriali.
Insieme i due hanno fondato Wizart S.r.l.i.s., un’impresa sociale no profit, che con «Artonauti» ha vinto la quarta edizione del bando «Innovazione culturale» di Fondazione Cariplo.
Scoperta, gioco, apprendimento auto-costruttivo e accessibilità: sono le parole chiave che hanno dato vita a questo progetto educativo, ideato con l’intento di avvicinare i più piccoli alla bellezza e alla storia, ma anche di farli appassionare alla vita di grandi pittori e scultori come fossero eroi della televisione o amici di sempre.
Il termine «Artonauti» ben spiega questo intento. Si tratta, infatti, di un neologismo nato dall’unione tra le parole arte, astronauti -per identificare un viaggio avventuroso- e Argonauti -per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi: una perfetta sintesi, dunque, tra l’aspetto ludico e quello didattico che ogni gioco dovrebbe avere.
Arte e creatività svolgono, inoltre, un ruolo fondamentale per lo sviluppo evolutivo dei bambini. «Numerosi studi -raccontano gli ideatori di «Artonauti»- dimostrano, infatti, che l’arte contribuisce a sviluppare le capacità espressive, il ragionamento logico, matematico e linguistico. Leggendo i più importanti esperti nel campo evolutivo si scopre l’importanza di avvicinare i bambini alle opere artistiche fin dalla più tenera età».
«Maria Montessori -raccontano ancora gli ideatori- pensava che la cultura fosse assorbita dal bambino attraverso esperienze individuali in un ambiente ricco di occasioni, di scoperta e di lavoro. Bruno Munari sosteneva che invece di lunghe spiegazioni è preferibile far vedere come si fa attraverso ‘azioni-gioco’, perché con il gioco il bambino partecipa attivamente, al contrario se ascolta si distrae. Loris Malaguzzi, ideatore del metodo Reggio Emilia, elaborò la teoria secondo la quale l’apprendimento è un processo ‘auto-costruttivo’, cioè il frutto dell’attività dei bambini stessi».
«Artonauti», che sarà in edicola al costo di tre euro (con tre bustine di figurine subito in omaggio), sembra, dunque, un perfetto strumento per incuriosire i più piccoli e allontanarli, almeno per qualche ora, da tablet e smartphone. Si tratta, intatti, molto più di un semplice album di figurine, è la storia di due bambini e un cane che compiono un fantastico viaggio nel tempo alla scoperta dei tesori dell’arte.
L’album è composto, nello specifico, da sessantaquattro pagine che contengono un racconto introduttivo, ventotto illustrazioni, sessantacinque opere d’arte, venti quiz e indovinelli e due pagine di giochi.
Le figurine, in tutto duecentosedici, compongono affreschi, dipinti, sculture, svelando ognuna un particolare di un’opera.
Dalle grotte di Lescaux alle piramidi degli Egizi, passando per i templi greci e l'arte romana, fino ad arrivare a Leonardo, Michelangelo, Raffaello e agli impressionisti ed espressionisti: sono molti i momenti storici che i più piccoli potranno conoscere, seguendo le avventure di Argo, Ale e Morgana.
Inoltre c’è il gioco nel gioco: ogni bustina contiene cinque figurine e una Twin Card. Collezionando tutte le venticinque coppie di Twin Card, i bambini le mischieranno coperte per divertirsi con il tipico gioco di memoria, scoprendole due a due. Ciascuna coppia di carte gemelle raffigura un’opera d’arte contenuta nell’album.
Tutto, sulla carta, fa pensare che «Artonauti» possa conquistare i più piccoli, facendo vincere anche ai più scettici un pregiudizio: l’arte non è un argomento troppo difficile per i bambini, basta trovare il linguaggio giusto.
Per saperne di più
www.artonauti.it
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