Il fotografo modenese Franco Fontana (Modena, 1933), riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi «maestri del colore», ha donato uno dei suoi paesaggi tipici, «Los Angeles, 1990», dove tonalità squillanti, reali e nello stesso tempo astratte, di giallo, blu, verde e rosso mattone disegnano strutture geometriche essenziali. Il bolognese Nino Migliori (Bologna, 1926) ha, invece, scelto di regalare un suo scatto in bianco e nero del 1956, «Frati volanti», dove due monaci cappuccini appaiono sospesi nell’aria, con le vesti gonfie di vento, e intenti a giocare a pallavolo. Mentre dal reggiano Bruno Cattani (Reggio Emilia, 1964) è giunto uno scatto del 1997, appartenente alla serie «L’arte dei luoghi», nella quale l’artista ha fotografato musei, italiani e stranieri, quali affascinanti contenitori di emozioni. Le tre opere, simbolo della vivace creatività emiliana, sono state donate dai loro autori alla Fondazione di Venezia e sabato 1° dicembre, alle ore 17.30, verranno battute all’asta con l’intento di dare un aiuto concreto alle popolazioni dei territori di Ferrara, Modena, Bologna e Reggio, ma anche di Mantova e Rovigo, duramente colpite dal sisma del maggio scorso.
L’asta, che vedrà in qualità di battitore Filippo Lotti, amministratore delegato di Sotheby’s, prevede quarantuno lotti e raccoglierà proventi anche per la popolazione veneziana, in particolare quella delle isole di Sant'Elena, Certosa e Sant'Erasmo, sulle quali martedì 12 giugno si è abbattuta una violenta tromba d’aria.
Non meno generosi nel donare proprie fotografie per l’evento di solidarietà promosso dalla fondazione presieduta da Giuliano Segre sono stati così gli artisti dell’area veneta. Dall’archivio di Renato Begnoni (Villafranca di Verona, 1956) è uscita, per esempio, la fotografia «Sguardi verso la natura, 2003», un nudo femminile dalle tonalità ocra e bluastre. Paolo Gioli (Sarzano di Rovigo, 1942) ha regalato alla fondazione una sua stampa su carta del 1999 («Senza titolo, 1999»), che sembra raffigurare la lastra di una mano. Mentre Francesco Barasciutti (Venezia, 1969), con «Onda, Venezia, 1996», e Roberto Salbitani (Padova, 1945), con «Venezia circumnavigazioni e derive, 1976-96», hanno voluto rendere omaggio all’aurea magica della Laguna.
Quattordici in tutto le opere giunte da fotografi che collaborano con la Fondazione di Venezia e che partecipano alle sue attività per quest’asta, della quale saranno protagonisti anche Francesco Radino (Bagno a Ripoli, 1947), con una suggestiva veduta notturna dell'aeroporto milanese di Linate, e Giorgio Lotti (Milano, 1968) con il gioco di onde e linee di «Luce-mare, 1968».
A queste immagini se ne affiancano altre sei provenienti da collezionisti privati, tra le quali un intenso ritratto di Bob Hoskins firmato Nigel Parry e due paesaggi, «Veneto, 1998» e «Parigi, 1991», tratteggiati dal sapiente bianco e nero di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930), che ci regala così respiri di vita di gente comune.
Nella sezione «Fotografia contemporanea» di «Venezia/Emilia insieme per la ricostruzione», il cui valore di base delle opere varierà dai 400 ai 1500 euro, verranno battute anche nove immagini di proprietà della Fondazione di Venezia, provenienti dal Fondo Italo Zannier (Spilimbergo, 1932), come «Vecchi di Andogna» di Piero Racanicchi (Visso, 1929) e «Lavandaie in Valcellina, 1954» dello stesso Italo Zannier.
Sempre di proprietà della Fondazione di Venezia sono i dodici dipinti di arte classica che verranno battuti all’asta, tutti acquistati nel 2000 con la Casa dei Tre Oci. Le opere, il cui valore varia dai 2.000 ai 35.000 euro, coprono una finestra temporale che spazia dal XV al XVIII secolo e sono stati attribuiti, tra gli altri, a Lorenzo Costa («Ritratto di gentiluomo»), Giovan Battista Moroni («Ritratto d’uomo seduto») e Justus Sustermans («Ritratto di gentiluomo»).
Il pezzo più pregevole in asta è senz’altro la «Crocifissione con San Francesco» del Maestro del Dossale Correr, pittore tardogotico veneziano che crebbe nella stretta cerchia di Nicolò di Pietro, ma non meno interessante per gli appassionati del genere sacro è la «Madonna con il Bambino e un angelo» di Bonifacio de’ Pitati detto Bonifacio Veronese, il cui schema compositivo, arcaicizzante e con un esiguo numero di figure, fa supporre che l’opera fosse stata realizzata per devozione privata.
Spenti i riflettori della cronaca nazionale, nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto (ma anche nelle isole veneziane flagellate dalla tromba d’aria) servono ancora molti fondi per la ricostruzione e resta tantissimo da fare per la ripresa della vita normale. L’arte può dare il suo piccolo aiuto: il ricavato dalla vendita delle opere battute all'asta sabato 1° dicembre sarà devoluto alle iniziative dell’Acri, associazione delle Casse di risparmio italiane, che sta raccogliendo per i territori emiliani terremotati fondi destinati al sostegno di iniziative nel settore dell’istruzione.
Didascalie delle immagini
[fig. 1] Nino Migliori, «Frati volanti», 1956. Pure pigmented print su carta cotone, 2012. cm 40 x 30. Proveniente dall’artista [«Venezia/Emilia insieme per la ricostruzione» / Lotto n. 21]; [fig. 2] Franco Fontana, «Paesaggio urbano, Los Angeles, 1990». <i>Fujicolor Cristal Archive Paper Supreme</i>. Edizione 7/25, cm 45x30. Proveniente dall’artista [«Venezia/Emilia insieme per la ricostruzione» / Lotto n. 19]; [fig. 3] Maestro del Dossale Correr (Attivo a Venezia all’inizio del XV secolo, forse identificabile con un maestro Benedetto), «Crocifissione con San Francesco», s.d. Tempera e oro su tavola, cm 53,5 x 45 [«Venezia/Emilia insieme per la ricostruzione» / Lotto n. 12].
Informazioni utili
«Venezia/Emilia insieme per la ricostruzione». Fondazione di Venezia , Rio novo, Dorsoduro 3488/U - Venezia. Catalogo d’asta: www.fondazionedivenezia.org/it/attivita/arte-e-cultura/Venezia+Emila+Asta+benefica. Informazioni: dott.ssa Alessandra Gini, tel.041.2201233 o dott.ssa Adriana Stradella, tel. 041.2201235. Data dell'asta: Sabato 1° dicembre 2012, ore 17.30.
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