ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

mercoledì 21 maggio 2014

Trasferta veneziana per il «Ritratto di giovane con liuto» del Bronzino

Sarà un ospite illustre a tenere a battesimo l’apertura della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, straordinaria casa-museo veneziana che la Fondazione Giorgio Cini restituisce alla fruizione del pubblico grazie al sostegno delle Assicurazioni Generali e in occasione del sessantesimo anniversario del suo Istituto di storia dell’arte. Dal 24 maggio al 20 luglio l’elegante palazzo lagunare che fu dimora di Vittorio Cini ospiterà, infatti, uno straordinario capolavoro di Agnolo di Cosino detto Bronzino proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze: il «Ritratto di giovane con liuto» (1532-1534).
Il dipinto, nel quale è raffigurato il poeta e musicista Giovanni Battista Strozzi, è un’opera affascinante della giovinezza del pittore fiorentino, massimo esempio di un manierismo inteso come esasperazione della norma classica e dei codici visivi rinascimentali.
L’opera si relaziona perfettamente con la ritrattistica del maestro Jacopo Pontormo, in particolare con il «Doppio ritratto di amici», uno dei capolavori del Rinascimento toscano della collezione Cini, con cui ha profonde tangenze culturali e sottili relazioni simboliche.
Seguendo il filo rosso di queste affinità il «Doppio ritratto di amici» è ora esposto nella meravigliosa mostra «Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della ‘maniera’» (Firenze – Palazzo Strozzi, 8 marzo – 20 luglio 2014), all’interno di una collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini, la Galleria degli Uffizi e la Fondazione Palazzo Strozzi che getta un ponte ideale tra due grandi città d’arte italiane: Venezia e Firenze.
Si inaugura così la serie espositiva «L’ospite a Palazzo», un’operazione che, grazie a nuove intese con istituzioni internazionali, vedrà le sale della collezione permanente della Cini accogliere ogni anno un’opera ospite, intrecciando relazioni visive, dialogiche e di contenuto con gli altri lavori conservati nella galleria veneziana.
Dalla fine di luglio il dipinto del Bronzino lascerà il posto alla tela del Pontormo, che ritornerà tra le pareti della Galleria di Palazzo Cini, casa-museo nella quale sono conservate opere straordinarie di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi, e che potrà così essere ammirata dal pubblico veneziano.
Il dipinto, realizzato tra il 1522 e il 1523 guardando come riferimento costante alla lezione di Raffaello, viene citato da Giorgio Vasari nelle sue «Vite»: Jacopo «ritrasse in uno stesso quadro due suoi amicissimi: l'uno fu il genero di Becuccio Bicchieraio ed un altro, del quale parimente non so il nome».
I due uomini sono ritratti in piedi; il giovane di destra guarda, con occhi penetranti, l'osservatore, l'altro volge il capo e guarda altrove, richiamando l'attenzione sul foglio che regge con la mano sinistra e indica con la destra. A rimarcare il rapporto che lega i due uomini tra di loro e con il pittore è proprio questo scritto, un brano del trattato «De amicitia» di Cicerone.
Nei prossimi mesi, il visitatore avrà anche l’occasione di vedere le sale del primo piano nobile del palazzo, arredate con mobili e oggetti d'arte che riflettono il carattere originario dell'abitazione e il gusto personale di Vittorio Cini. In questi spazi sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana, donati da Yana Cini alla fondazione veneziana nel 1984. Accanto alle opere pittoriche, tra le quali spiccano «Il giudizio di Paride» di Sandro Botticelli, la «Madonna con il Bambino e due angeli» di Piero di Cosimo e vari dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento, come il «San Giorgio» di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate: un servizio completo di porcellana della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi, placchette e cofanetti d'avorio della Bottega degli Embriachi, smalti rinascimentali, oreficerie, sculture in terracotta, credenze, cassapanche di notevole importanza, tra cui un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento, e una portantina napoletana del Settecento.
Un’occasione, quella della riapertura di Palazzo Cini a San Vio, per scoprire il raffinato gusto collezionistico di Vittorio Cini, imprenditore e politico che Federico Zeri definì «un vero raccoglitore di pittura antica».

Per saperne di più 
Venezia, riapre al pubblico Palazzo Cini a San Vio 

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Agnolo di Cosimo detto Bronzino, «Ritratto di giovane con liuto», c.1532-1534. Tempera su tavola, 94 x 79 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi, Inv. 1890 n. 1575;[fig. 2] Pontormo (Jacopo Carucci; Pontorme, Empoli 1494-Firenze 1557), «Doppio ritratto di amici», 1523-1524. Olio su tavola e lacche. cm 88,2 x 68. Venezia, Fondazione Giorgio Cini 

Informazioni utili 
«L’ospite a Palazzo» - «Ritratto di giovane con liuto» del Bronzino. Palazzo Cini, Campo San Vio, Dorsoduro 864 – Venezia. Orari: ore 11.00–19.00, chiuso il martedì (ultimo ingresso ore 18.15). Ingresso: intero € 10,00, ridotto € 8,00. Informazioni: info@cini.it. Sito web: www.cini.it. Note: la vernice stampa si terrà il 22 maggio 2014, dalle ore 11.00 alle ore 13.00. Dal 24 maggio al 20 luglio 2014.

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